Politik | La polemica

Achammer vs. Köllensperger

Proposta di legge contro la propaganda fascista, l’Obmann Svp: “Posizione del M5s completamente inappropriata”. Il grillino: “Non accettiamo lezioni di antifascismo”.
Achammer e Köllensperger
Foto: Salto.bz

È una scia lunga quella delle polemiche nate intorno alla proposta di legge di Emanuele Fiano (Pd) che chiede l’introduzione dell’articolo 293-bis del codice penale, puntando a punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco”. In sostanza una sorta di estensione della legge Scelba del 1952 e poi della Mancino del 1993 che contempli anche pene per gesti individuali come il saluto romano e la diffusione di gadget con immagini e simboli dei due regimi. Un pdl che ha ricevuto, come noto, il plauso della Svp secondo cui è assolutamente necessario un aggiornamento della legge vigente, come già sottolineato dal deputato Daniel Alfreider. E a fargli eco è ora anche l’Obmann della Volkspartei Philipp Achammer che attacca gli alfieri del Movimento 5 stelle: “Parlano di legge liberticida, ma questa posizione è incomprensibile e completamente inappropriata e i rappresentanti locali del Movimento farebbero bene a prenderne le distanze. Non dovrebbe esserci alcun dubbio sulla posizione da prendere in questo contesto da parte dei partiti di stampo democratico”. Questa proposta di legge, aggiunge, “prevede la possibilità di punire varie forme estreme di propaganda ideologica in modo molto più mirato rispetto a prima”. Tenendo conto che i sudtirolesi in particolare sono stati vittime del fascismo e del nazionalsocialismo questa iniziativa legislativa sarebbe un’occasione utile per aiutare a intraprendere un’analisi del passato, sottolinea Achammer.

"Parlano di legge liberticida, ma questa posizione è incomprensibile e completamente inappropriata e i rappresentanti locali del Movimento farebbero bene a prenderne le distanze​" (Philipp Achammer)

Ma la replica non si fa attendere. “Accostare in qualunque modo il M5S al fascismo è davvero grottesco. Le elezioni si avvicinano, ma occorre un minimo di onestà intellettuale nel valutare cosa è accaduto in Parlamento riguardo alla discussione sulla pdl Fiano. Forse l’Obmann Achammer si è fermato ai soliti titoli dei giornali amici, ma le cose sono come spesso accade più complesse”, afferma il consigliere provinciale Paul Köllensperger. Complesse come? Innanzitutto, sottolinea l’esponente dei pentastellati, il testo della proposta di legge di Fiano era scritto male; “qualora approvata nella sua prima stesura, la nuova legge sarebbe andata addirittura a dimezzare le pene previste dalla normativa pregressa nel caso in cui il giudice avesse applicato la nuova disposizione rispetto alla precedente e solo un emendamento del M5S (ovviamente approvato) ha permesso di evitare questo rischio inserendo le parole “‘salvo che il fatto costituisca più grave reato’. Una legge antifascista che paradossalmente sarebbe andata a favorire i fascisti quindi. Geniale”.

"Purtroppo fare ragionamenti complessi è difficile, gettare ombre sul M5S con qualche titolo ammiccante è invece molto più semplice" (Paul Köllensperger)

Inoltre, spiega ancora Köllensperger, leggi che regolano la materia già esistono, motivo per cui “la nuova proposta (uno spot pubblicitario, in definitiva) si sovrappone creando confusione. Lo dice il M5S? Sì, certo. Ma lo dice soprattutto l’Unione Camere Penali audita in Commissione Affari costituzionali. Purtroppo fare ragionamenti complessi è difficile, gettare ombre sul M5S con qualche titolo ammiccante è invece molto più semplice”. Il consigliere provinciale ribadisce poi che il Movimento si è sempre dichiarato antifascista e “ha nel suo DNA la democrazia diretta e la partecipazione civile che sono la perfetta antitesi dell’autoritarismo mussoliniano (oltre che dell’accentramento di poteri tentato da Renzi con l’avallo SVPD)”. Infine l’affondo: “La legge Fiano serve solo come cortina fumogena per distogliere l’attenzione dei cittadini dal regalo di 17 miliardi di euro che il PD sta facendo alle banche. Ma sono poi questi i problemi dell’Italia e dell’Alto Adige? Non ci sono temi più urgenti da affrontare? Vedi vitalizi dei politici, immigrazione, incendi, potere di acquisto delle famiglie o la povertà dilagante?”.