Wirtschaft | La città che cambia

Benko ha comprato Hotel Alpi

L'imprenditore austriaco ha acquistato il grande albergo di Bolzano che si trova proprio nel cuore dell'area dove in futuro potrebbe sorgere il mega store di cui tanto si parla.


Hotel Alpi è stato acquistato da René Benko, dunque l'imprenditore di Innsbruck starebbe per entrare in possesso dell'immobile che finora è stato di proprietà della Nuovi Alberghi SPA facente capo alla famiglia Collini, originaria di Pinzolo. L'attuale gestore Francesco D'Onofrio sorride nel confermare la notizia. Sono infatti due anni che gestisce una struttura il cui destino è segnato. "Un campanello d'allarme" - dice D'Onofrio - "l'abbiamo avuto quando la proprietà ha venduto l'importante scultura presente nella hall, realizzata dall'artista Lucio Fontana". "In quel momento abbiamo capito come sarebbero andate le cose ed abbiamo preavvisato i dipendenti" aggiunge D'Onofrio. 

Il progetto di Benko, molto discusso in questi ultimi mesi sia in città a Bolzano che più in generale a livello provinciale per il suo "impatto" - urbanistico e commerciale -  fa dunque un passo in avanti molto significativo.
Ma che fine faranno gli attuali 30 dipendenti dell'Hotel Alpi? In merito abbiamo chiesto qualche ragguaglio proprio all'attuale gestore dell'albergo.

D'Onofrio, come mai la questione si è trascinata così a lungo?
D'Onofrio - I quattro fratelli Collini sono ora tutti morti. Ci sono i figli, tra loro cugini, ed intanto si sta anche facendo strada la terza generazione, generando una frammentazione che crea naturalmente una certa disomogenità nei progetti. Lo stabile deve essere ristrutturato e già 3 anni fa i lavori erano stati sul punto di iniziare ma poi invece si è bloccato tutto perché all'interno della famiglia non vi era comunanza di intenti.

L'Hotel è stato già ristrutturato in passato?
Sono state fatte molte piccole ristrutturazioni, ma ora ci sarebbe bisogno di prendere in mano tutta l'impiantistica. Non solo: a ristrutturazione avvenuta il prodotto non andrebbe ripresentato tale e quale ma occorrerebbe guardare alle nuove esigenze e fare qualcosa di diverso. 

In giro si dice che l'albergo era in perdita. È vero?
No, è sempre andato bene. Non abbiamo mai avuto problemi e non abbiamo mai creato problemi alla proprietà. 

Si è parlato di 10 milioni di euro per la ristrutturazione. È una cifra realistica?
È approssimativa. Diciamo minimo 7, ma si può anche andare fino a 13. 

Alla fine Benko ha acquistato, insomma.
Sapevamo che c'era un opzione d'acquisto da parte sua ed è per questo che ci è stato prolungato il contratto nel biennio 2012/2013. Recentemente abbiamo ricevuto una lettera che conferma il termine del contratto con il 31.12 ed abbiamo chiesto chiesto alla proprietà, sempre per iscritto, che cosa sarebbe successo. Non era una semplice curiosità: ci sono delle procedure da seguire per quanto riguarda il rapporto con i dipendenti. Alcuni di loro hanno diritto a tre mesi di preavviso perché stanno con noi da molto tempo. Quello che volevamo sapere è se l'attività dell'albergo sarebbe continuata, anche con la nuova proprietà. Il nostro infatti, lo ricordo, è un affitto d'azienda: se l'attività dell'albergo continuasse noi non dovremmo fare nulla con il personale perché i dipendenti passerebbero automaticamente alla società che subentra. Insomma: abbiamo fatto questa lettera chiedendo chiarimenti. 

Li avete avuti?
L'ing. Collini non sono ancora riuscito a sentirlo. Ma non nascondo che la conclusione della gestione per noi è un vero sollievo. In questi ultimi tempi è stato faticoso: abbiamo dovuto nascondere i termini della situazione per poter lavorare ed offrire ai nostri clienti la serenità necessario. Voglio ricordare che l'albergo è un 4 stelle ed ha le sue esigenze. La continuazione della gestione per noi ora cominciava a diventare rischiosa.
Un'ulteriore gestione da parte nostra dovrebbe farsi carico a questo punto non solo dei problemi di manutenzione ma anche di quelli di immagine, dopo tutto quello che è stato detto e scritto. Proprio per questo motivo quest'anno non abbiamo stipulato contratti e accordi con agenzie e tour operator. 

Come farete con i dipendenti?
Per i dipendenti non siamo preoccupati. Nell'albergo abbiamo persone che lavorano per noi da 20 anni e faremo di tutto per trovare una soluzione per molti di loro. In ogni caso si tratta lavoratori molto preparati che non avranno problemi a ricollocarsi. 

L'Hotel verrà abbattuto?
Sembra di sì, anche se io non vedo una ragione per la quale si debba procedere in questo modo. È una testimonianza dell'architettura degli anni '50, Armando Ronca è un architetto molto considerato e la strada è stata tutta realizzata in quello stile. L'albergo è stato concepito molto bene e devo dire che è valido anche adesso, nonostante la necessaria ristrutturazione. 

Della vendita a suo tempo della colonna di Lucio Fontana che cosa ne pensa?
La vendita è stata gestita dalla proprietà e per noi è stato un segnale di quello che poi sarebbe successo. In ogni caso L'opera è stata svenduta, se intorno ad esse si fosse creato un maggiore interesse sarebbe stata venduta ad un prezzo molto più importante. Io personalmente non ho apprezzato la scelta della proprietà e tanto meno il disinteresse della città. Piacesse o meno la colonna era stata concepita per la città di Bolzano da parte di un artista che oggi a Londra vende quadri per 8 milioni di sterline. Secondo me l'opera avrebbe fatto la sua bella figura nella hall del Museion. Devo precisare anche che  a noi la proprietà aveva chiesto discrezione, ma non è vero che l'operazione venne portata avanti di nascosto. Io con la medesima discrezione avevo avvisato chi di dovere presso l'amministrazione pubblica, ma non c'è stata in merito nessuna risposta.