Gesellschaft | ALZHEIMER

“Abbattiamo i tabù”

Al Twenty l’associazione ASAA (Alzheimer Südtirol Alto Adige) raccoglie fondi per aiutare le famiglie bisognose di malati e sostenere i gruppi di auto e mutuo aiuto.
alzheimer.jpg
Foto: Alzheimer

Sono 13.000 i malati con Alzheimer o forti demenze in Alto Adige. Ogni anno si registrano 1.000 nuovi casi.

Lo stima l’ASAA (Alzheimer Südtirol Alto Adige), come conferma il suo presidente Ulrich Seitz che afferma: “Campanelli di allarme di queste malattie sono i cambiamenti di umore, la perdita di memoria in tempi brevi e su fatti recenti, il ritiro dai rapporti sociali e da interessi comuni, lo svilupparsi di comportamenti aggressivi. In genere sono colpite da tali malattie soprattutto persone over 70/75. Spesso chi ha demenze soffre anche a causa di altre patologie, quali la depressione, il morbo di Parkinson, malattie croniche, gravi forme di diabete”.

 

Seitz afferma altresì che siano in aumento le diagnosi di Alzheimer tra gli ultracinquantenni che si trovano così implicati in dinamiche psicosociali difficili: sono ancora in età lavorativa ma in un contesto dove sovente si promuove un ricambio generazionale ed in cui si crede che il malato non possa svolgere più attività lavorativa: “Al contrario, a tali persone, se sorrette da un idoneo accompagnamento pratico e psicologico, possono essere offerte opportunità lavorative”.

Un progetto dell’associazione, iniziato nell’autunno 2016 e conclusosi a giugno di quest’anno, ha messo in evidenza proprio le capacità lavorative delle persone con Alzheimer.

Si è creata una collaborazione tra l’ASAA e la scuola professionale di Lasa a Silandro: il risultato è costituito da opere artistiche che saranno esposte il prossimo anno alla Biennale di Venezia.

L’associazione ha cooperato anche con la scuola professionale di Merano per la realizzazione di un pezzo teatrale.  

“Vi è stato un incontro e dialogo tra generazioni – osserva Seitz-. All’inizio sembrava difficile, ma poi si è sviluppato un buon flusso comunicativo. I seniores, che certo non hanno memoria degli eventi recenti, si sono ricordati invece bene delle loro professioni in passato esercitate e hanno insegnato il loro know how ai ragazzi. Dal canto loro gli anziani hanno appreso come si lavora con le immagini tridimensionali ed i programmi di grafica”.

Tra le prossime iniziative in cantiere l’associazione altoatesina ha in mente di coinvolgere una scuola professionale alberghiera di Bolzano nella preparazione di una cena con tanto di menù.

Il lavoro per i malati non è il solo tabù da abbattere ad avviso di Ulrich Seitz, che rileva con preoccupazione come la gente si vergogni ad ammettere di avere un familiare o un parente con l’Alzheimer.

Chiediamo  l’istituzione di un registro provinciale delle demenze, dove raccogliere i dati a livello epidemiologico, un osservatorio permanente su tali malattie, la costituzione di un centro di coordinamento delle informazioni sui servizi disponibili nonché sulle proposte terapeutiche ed assistenziali sul mercato.

Molte famiglie si imbattono poi nell’ulteriore problematica di dover avere a che fare con un’eccessiva mole di informazioni, a causa della quale poi faticano a comprendere quale via intraprendere ed a chi rivolgersi per ricevere un adeguato supporto: “Da parte nostra offriamo un contributo col nostro numero verde 800/660561, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19. Al telefono invitiamo i diretti interessati a inserirsi nei gruppi di auto e mutuo aiuto per confrontarsi con persone che hanno il loro stesso problema. Diamo inoltre comunicazione sui diritti e obblighi relativi ad assegni di cura, invalidità civile, donazioni, successioni, oltre a consulenza architettonica finalizzata alla ristrutturazione del proprio appartamento, all’eliminazione degli ostacoli presenti in casa ed all’adozione delle precauzioni utili“.

Non è sufficiente secondo Seitz che chiede l'istituzione di un registro provinciale delle demenze, dove raccogliere i dati a livello epidemiologico, un osservatorio permanente su tali malattie, la costituzione di un centro di coordinamento delle informazioni sui servizi disponibili nonchè sulle proposte terapeutiche ed assistenziali sul mercato.

Ulrich Seitz pone l’accento sul fatto che circa il 75% delle persone con Alzheimer o demenza sia accudita a casa. Non tutte le famiglie sono però in grado di affrontare tale situazione dal punto di vista economico.

Per domani, 21 settembre, giornata mondiale dell’Alzheimer, l’associazione “Alzheimer Südtirol Alto Adige” ha organizzato un aperitivo per beneficenza con sorprese al terzo piano in terrazza presso il centro commerciale bolzanino Twenty dalle 18 alle 20.

L’aperitivo costa 8 euro. La somma, devoluta all’ASAA, servirà ad aiutare proprio le famiglie di malati di Alzheimer in stato di bisogno ed anche per finanziare i gruppi di auto e mutuo aiuto dell’associazione presenti a Bolzano, Merano, Chiusa, Vipiteno, San Candido.

Ulrich Seitz annuncia per gli inizi del 2018 la creazione di altri gruppi di auto e mutuo aiuto in Bassa Atesina ed a Silandro.

Dopo le 20, sempre al Twenty, avrà luogo lo spettacolo di cabaret solo in tedesco realizzato dall’attore altoatesino Thomas Hochkofler (i posti sono esauriti), che nel suo show si soffermerà sulle piccole e grandi vicissitudini quotidiane e inviterà i giovani a fornire il loro aiuto agli anziani, specie a quelli ammalati.