Chronik | Adolescenza

Via dalla famiglia

Crescono le richieste dei minori di allontanarsi dai genitori, dice la garante. “Già 5 casi nel 2018. Alla base violenza per i voti a scuola o il no allo smartphone”.
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Foto: Pixabay

Minori che chiedono di essere allontanati dalle loro famiglie. Un fenomeno in crescita in Alto Adige secondo Paula Maria Ladstätter, garante per l’infanzia e l’adolescenza della provincia di Bolzano. Presentando la giornata mondiale per i diritti dei minori promossa dall'Unicef (domani, martedì 20 novembre) l’esperta riassume le situazioni affrontate dall’ufficio di tutela e invita genitori e responsabili dell’educazione a passare più tempo con bambini e bambine e a prendere sul serio le loro preoccupazioni.

 

Situazioni in aumento

Un 14enne si rivolge all’ufficio della garante e racconta che suo padre lo picchia spesso, e che la madre ne è al corrente ma non fa nulla per proteggerlo”. Inizia così uno dei casi diventati frequenti di disagio adolescenziale riportati da Ladstätter. La situazione vissuta dal ragazzo, prosegue il racconto, peggiora di anno in anno, con il padre che diventa violento a ogni voto negativo e a ogni piccolo errore del figlio, che è spaventato e teme le conseguenze di un prossimo incontro dei genitori con i responsabili della sua scuola. Avendo appreso in internet della possibilità di essere allontanato dalla famiglia e affidato a una comunità residenziale, il giovane chiede sostegno alla garante.

Un caso tipico è quello di un 14enne si rivolge all'ufficio del garante perché suo padre lo picchia spesso e la madre non fa nulla per proteggerlo. Alla base possono esserci reazioni violente causate dai risultati scolastici. Noi offriamo supporto e spieghiamo ai giovani come si arriva allallontanamento: decidono i genitori o il tribunale (Paula Maria Ladstätter)

 

 

Secondo la garante sono già 5 le richieste di questo genere arrivate quest’anno all’ufficio: “Il desiderio di essere collocati al di fuori della famiglia è attualmente in forte crescita”, testimonia. Ci sono molte situazioni difficili, aggiunge, nelle famiglie altoatesine. I giovani e le giovani sono però meglio informati, rispetto a prima: cercano soluzioni alternative in internet e arrivano dalla garante con chiare prospettive per uscire dalla loro difficile situazione. A questi ragazzi e ragazze viene quindi spiegato che cos’è un allontanamento e come ci si arriva.

 

“Allontanamento, decidono genitori o tribunale”

Sono i genitori o il tribunale dei minori, ricorda Ladstätter, a decidere se arrivare a un allontanamento: “Come ufficio accompagniamo i giovani e le giovani nel confronto con i genitori, offrendo management del conflitto e cercando, nel caso si giunga all’effettivo allontanamento, la migliore collocazione per i minori”. Questi e la loro famiglia d’origine vengono sostenuti durante il processo decisionale.

Genitori e giovani hanno bisogno di sostegno. Separazioni e divorzi sono in aumento e i minori desiderano che la situazione di pressione finisca. Se vogliono allontanarsi può essere anche per misure estreme come il divieto di usare lo smartphone o di comunicare con gli amici

Genitori e giovani hanno bisogno di sostegno”, dice ancora la garante. In quasi tutte le famiglie ci sono eventi stressanti, a partire da separazioni e divorzi in aumento: situazioni che mettono sotto pressione e causano tensioni. I giovani che, trovandosi in situazioni di questo genere, si rivolgono all’ufficio, “desiderano solo che questa condizione finisca”, spiega Ladstätter. I motivi perché i minori desiderano andarsene sono riconducibili a grandi e persistenti conflitti familiari, reazioni violente dei genitori in relazione a sfide scolastiche, misure educative estreme come il divieto di utilizzo dello smartphone o di comunicare con amici e amiche.