Chronik | Sicurezza in quota

“Un aeroporto libero per le valanghe”

Trenti (Meteotrentino) e gli effetti del maltempo sui versanti. I pericoli condivisi con Alto Adige e Tirolo. I tre governatori lanciano l’Avalanche report dell’Euregio.
Avalanche
Foto: www.sfu.ca

Un aeroporto inclinato, libero per le valanghe”. Sono i versanti alpini colpiti dal maltempo, diventati una potenziale pista di decollo, o di caduta, per la neve che è già comparsa in questi giorni. Il parere è di Alberto Trenti, responsabile di Meteotrentino, che parla delle conseguenze del tremenda perturbazione che ha flagellato le Alpi nelle settimane scorse. Un pericolo potenziale condiviso con Alto Adige e Tirolo, i tre territori che hanno appena lanciato Valanghe.report: il nuovo sito di previsione plurilingue dell’Euregio, il primo passo dei futuri bollettini meteo euroregionali. 

 

Info sicure per 700.000 scialpinisti

L’obiettivo dell’iniziativa, presentata dai governatori Arno Kompatscher, Maurizio Fugatti e Günther Platter è garantire la sicurezza dei 700.000 scialpinisti che a loro volta fanno parte dei 10,5 milioni di turisti dello sci a livello di euroregione. Un bottone rosso azionato da loro tre insieme, nella prima uscita congiunta dopo l’elezione di Fugatti, e il sito trilingue Lawinen.report, Valanghe.report o Avalanche.report (in tedesco, italiano e inglese) è stato reso accessibile online. Il progetto Albina, sperimentato in Trentino l’anno scorso, viene esteso ad Alto Adige e Tirolo in un’iniziativa permanente, che ha ricevuto interesse anche in Canada, Francia, Svizzera. Il portale pubblicherà regolarmente bollettini valanghe riguardanti l’intera Euroregione, con carte aggiornate su condizioni della neve, spessore del manto nevoso, temperatura dell’aria e andamento dei venti.

 

 

I tre governatori

L’interesse - spiega il presidente altoatesino Kompatscher - è forte. Solo nella scorsa stagione invernale sono state 2,5 milioni le visite sui rispettivi siti regionali dei servizi valanghe dell’Euregio”. “L’iniziativa ha una valenza anche economica - aggiunge Platter, capitano del Tirolo -. Il turismo invernale nell’Euregio è fondamentale e il sito servirà anche a imprenditori e operatori degli impianti”. 

Fugatti, che da leghista apprezza la sicurezza evidentemente anche in fatto di montagna, sottolinea lo spirito di collaborazione. “Il progetto nasce da un’attività avviata tre anni fa. Gli scialpinisti riceveranno tutte le informazioni per svolgere in modo sicuro la propria passione. Ed è anche un messaggio all’Europa: qui ci sono tre territori che lavorano in modo unito su tematiche comuni”.

 

 

I versanti privi di alberi

Esiste poi il legame con le conseguenze del maltempo. Ma prima di tutto per Christoph Mitterer, del servizio valanghe del Tirolo e uno dei coordinatori del progetto, il report sulle valanghe risponde a un’esigenza di uniformità che valica le frontiere. “Il meteo, la neve e le valanghe non hanno confini politici: ecco perché è importante comunicare in modo uniforme, efficace e plurilingue”, spiega. “I problemi poi possono esserci tutto l’anno, non solo in inverno. I danni del maltempo alle foreste protettive, specie a Pampeago, in Trentino, creeranno nuove zone di distacco. Anche in Tirolo i primi sopralluoghi sugli abbattimenti degli alberi segnalano questa conseguenza”.

Idem in Alto Adige, dove i metri cubi di legame caduti sono stati un milione, e in Trentino, che ne ha persi 800.000. Soprattutto nella zona est della provincia - val di Fiemme e Fassa, Primiero - che confina con l’area di Carezza nel Sudtirolo e con il bellunese. “I danni in provincia di Bolzano sono stati rilevanti - commenta Michela Munari, responsabile del servizio valanghe in provincia di Bolzano -. È un problema che si aggiunge, di cui tenere conto. Nelle zone in cui c’era bosco e oggi non c’è più la situazione è cambiata”.

 

 

Trenti: “In pericolo strade e paesi”

Scende nei dettagli Trenti: “Il groviglio di alberi schiantati tratterrà una prima nevicata, ma una seconda nevicata, sopra la prima magari gelata, troverà un aeroporto inclinato, libero per le valanghe. Rischiamo quindi di avere fenomeni di caduta, oppure in zone dove ne abbiamo mai avuti. Un pericolo per le strade e i paesi a valle. Aumentano quindi i rischi in generale, perché le zone potenziali sono più larghe e ce ne sono di nuove”. 

Occorre quindi stare allerta e le informazioni in fatto di sicurezza in quota sono quanto mai importanti. Il prossimo progetto della collaborazione transfrontaliera, aggiunge Kompatscher, “è il sistema euroregionale di previsioni meteo”.