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Imi: ecco le nuove aliquote

L’aliquota ordinaria è all’1,00% mentre per le abitazioni in uso gratuito ai parenti allo 0,90%. La detrazione per l'abitazione principale è pari a 902,35 euro
Case Ipes, Casanova
Foto: Ipes

Dopo che giovedì è stata approvata dalla Commissione finanze del Comune di Bolzano la delibera di Modifica del regolamento di applicazione dell'IMI oggi (venerdì 20) è stata approvata la delibera contenente le relative aliquote e detrazioni.

Il Comune di Bolzano ha, in linea di massima, confermato gli aumenti minimi previsti. L’aliquota ordinaria sarà pari all’1,00%; lo 0,90% per le abitazioni in uso gratuito ai parenti e per quelle locate esclusivamente a fini abitativi in base a un contratto di locazione registrato (in precedenza lo 0,90% era applicato solo a fronte di contratti “a canone concordato”, ora viene esteso anche ai contratti a “canone libero” con o senza residenza); il 2,5% come aliquota maggiorata (che il consigliere della Lista civica Claudio Della Ratta definisce “un’iniqua nuova tassa sulla casa”) per le abitazioni tenute a disposizione e per le aree fabbricabili qualora il valore di mercato sia superiore a 700.000 Euro; lo 0,56% (dallo 0,20% precedente) per i fabbricati utilizzati prevalentemente per l’attività di affittacamere ed appartamenti ammobiliati per ferie (grado di utilizzazione minima del 40%); lo 0,30% (dallo 0,20% precedente) per i fabbricati utilizzati ad uso agrituristico.

La detrazione per l'abitazione principale e relative pertinenze è stata confermata a 902,35 euro. È stato inoltre deciso di introdurre, in aggiunta alle altre riduzioni, un’aliquota ridotta dello 0,70% per gli alloggi affittati a studenti universitari, il cui minor introito stimato per le casse comunali sarà pari a circa 40.000 euro.

Non accolta la proposta di Della Ratta di abbassare l’aliquota per le abitazioni in comodato d'uso gratuito a parenti. "Suggerivo di portare l’aliquota di riferimento dallo 0,90% allo 0,70%, dato tali alloggi in uso gratuito non generano alcun reddito per il proprietario. Non è stato possibile accogliere questa proposta perché il minor introito (300.000 euro) è stato ritenuto eccessivo e non consentirebbe in questa fase il pareggio di bilancio", fa sapere Della Ratta. Il sindaco si è impegnato, verificato l’introito IMI a consuntivo, qualora presenti gli attesi margini di intervento, di applicare tale aliquota ridotta il prossimo anno.

Non accolta neppure la proposta di agevolare in qualche modo i contratti che possano coinvolgere i “padri separati”, perché la legge non lo consente, e non accolta la proposta di riduzione dell’aliquota relativa agli alloggi locati a “canone concordato” dato questi rappresentano la maggior parte dei contratti (oltre l’80%) e un’agevolazione anche di un solo punto (dallo 0,90% allo 0,80%), "che genererebbe un valore medio in diminuzione per il proprietario di circa 150 euro, costerebbe al comune circa 1,2 milioni di euro".