Chronik | Bolzano

Viale Europa, dieci anni di ritardi

La palazzina ex Assb resta abbandonata. Bessone: “Progetto nel 2020”. Ma Repetto attacca: “Non sarà rifatta prima del 2023 e la Provincia non ha i 6 milioni necessari”.
palazzina ex Assb viale Europa Bolzano
Foto: Salto.bz

Nell’ottobre 2018 lo spazio, svuotato all’interno e abbandonato, è stato sgomberato dagli agenti della polizia locale, che hanno allontanato due persone tossicodipendenti entrate abusivamente. Da allora non si è mosso nulla e secondo Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd, potrebbe essere così per molto ancora. Anche perché la risposta data dall’assessore al patrimonio Massimo Bessone non sgombra i dubbi sul futuro della palazzina dell’Azienda servizi sociali (Assb) di viale Europa 138 a Bolzano. Un locale già sede laboratorio per persone portatori di handicap, da anni “in attesa di demolizione e successiva ricostruzione”.

 

Il perché di un rinvio

 

È lo stesso consigliere democratico a ricapitolare la vicenda, nell’interrogazione a cui ha dato risposta in Aula l’assessore leghista. “L’immobile - afferma - è stato svuotato da tre anni (2016). Purtroppo il ritardo del progetto e dei relativi lavori hanno creato dei problemi nella zona, vedi per le occupazioni abusive. I laboratori sono dei centri di aggregazione e nello stesso tempo sono basilari per aiutare i ragazzi e le ragazze a rapportarsi con il mondo del lavoro”.

Il ritardo del progetto e dei relativi lavori hanno creato dei problemi nella zona, vedi per le occupazioni abusive (Sandro Repetto)

 

 

Bessone e i soldi da trovare

 

Nella replica, Bessone ricorda che “nel febbraio 2013 è stato approvato il programma planivolumetrico per i lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio ospitante i servizi residenziali e diurni per persone diversamente abili”. L’obiettivo è “la realizzazione di due residenze protette per 6 abitanti ciascuna e servizi diurni (centri diurni sociopedagogici per 32 utenti)”. 

Il programma per la demolizione e ricostruzione è del febbraio 2013. Il progetto sarà pronto nella primavera 2020, ma si dovrà adeguare il costo di 2,760 milioni all’Iva e ai nuovi criteri per i servizi sociali (Massimo Bessone)

I costi approvati “ammontano a 2,760 milioni di euro”. Tuttavia, ammette, “si dovrà adeguare questo importo alla variazione dell’aliquota Iva e ai nuovi criteri, contenuti nella delibera 795 del 2017, per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi sociali”.

E passa alla tempistica: “Nel 2017 - precisa l’assessore - è stata indetta una gara per l’affidamento dei servizi di progettazione e direzione lavori per la ristrutturazione dell’edificio. Attualmente è in corso la progettazione che si concluderà presumibilmente entro la primavera del 2020. Terminato il progetto esecutivo, compatibilmente con le disponibilità finanziarie messe a disposizione alla ripartizione edilizia e servizio tecnico, si potrà indire la gara d’appalto dei lavori”.

 

 

“La mia paura, che tutto resti com’è”

 

Non è una risposta risolutiva secondo Repetto. Sullo sfondo si staglia il nodo delle risorse. “Naturalmente rimango, non dico perplesso, perché sarebbe un eufemismo, ma dal 2013 al 2020 che viene finito il progetto esecutivo di una struttura di questo genere, e perciò con i lavori ci vorranno sicuramente due anni, si passa al 2022, 2023 e sono già quasi 10 anni per questo tipo di lavoro, che non è che sia un lavoro così complicato”. 

Come si fa a passare dal 2013 al 2023, quando forse finiranno i lavori, per un intervento semplice? E poi la Provincia non ha i 6 milioni necessari. Temo che non si faccia nulla (Repetto)

A salto.bz rimarca i suoi timori dal punto di vista finanziario e urbanistico. “Da fonti interne alla Provincia so che il costo aggiornato è di circa 6 milioni di euro, una somma che al momento l’amministrazione non ha nel proprio bilancio”. Il consigliere teme insomma che rimanga tutto com’è, in viale Europa. “La mia paura - conclude - è questa”.