Chronik | Il ritardo

“Carcere, fate presto”

“Struttura fatiscente e sovraffollata, il nuovo penitenziario è una priorità”. Repetto riaccende i riflettori sul progetto affidato a Condotte: “Si acceleri”.
Carcere Bolzano
Foto: USP

La costruzione del nuovo penitenziario di Bolzano deve essere considerata una priorità, visto il degrado della struttura attuale e il sovraffollamento interno, definiti non più tollerabili, che rendono difficili sia le condizioni di vita dei detenuti che quelle di lavoro degli agenti di custodia. Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd, torna ad accendere i riflettori sulla vicenda della casa circondariale del capoluogo, i cui ritardi sono legati alla situazione economica e giuridica dell’azienda titolare dell’appalto, Condotte spa.

La casa circondariale di Bolzano da anni ormai è una struttura al limite della fatiscenza, inadeguata e non idonea a garantire la dignità né a chi vi lavora, né a chi vi è detenuto; è stata definita una vergogna da Arno Kompatscher (Sandro Repetto)

In attesa di capire dalla Provincia lo stato attuale del progetto - per il quale si attende il contratto definitivo e l’avvio del cantiere - l’esponente dei democratici sollecita Palazzo Widmann ad attivarsi a favore di “un percorso amministrativo-giuridico” che possa dare inizio quanto prima ai lavori di realizzazione, comunque già “previsti per il 2019”. 

 

 

Nell’interrogazione rivolta alla giunta, per la materia di cui è competente l’assessore Massimo Bessone, Repetto riprende il tema della situazione carceraria sulla quale è attivo in regione anche Fabio Valcanover, avvocato ed esponente dei radicali. “La casa circondariale di Bolzano - ribadisce il consigliere - da anni ormai è una struttura al limite della fatiscenza, inadeguata e non idonea a garantire la dignità né a chi vi lavora, né a chi vi è detenuto; è stata definita una vergogna per la nostra comunità dal Presidente della Provincia Arno Kompatscher, a seguito di una visita all’interno”. 

Vengono poi ripresi i dati forniti dal ministero della giustizia, aggiornati al 29 gennaio 2019, che secondo Repetto “ne sottolineano e il sovraffollamento (87 posti disponibili, 107 detenuti presenti) nonché la carenza di personale”. Mentre per la polizia penitenzaria gli agenti previsti sono 76, quelli effettivi sono 59, per i funzionari educatori i numeri passano rispettivamente da 2 a 1, per gli amministrativi addirittura da 27 a 9, un terzo. 

Il nuovo carcere, la cui fine dei lavori erano previsti nel giugno del 2016, è ancora ben lontano dalla sua realizzazione. Invece la giunta provinciale deve considerare il progetto una priorità

Il consigliere cita inoltre “gli avvocati dell’osservatorio carceri che hanno definito non tollerabile la condizione generale della struttura”. “Purtroppo - conclude - la nuova casa circondariale di Bolzano, la cui fine dei lavori erano previsti nel giugno del 2016, è ancora ben lontana dalla sua realizzazione”. Per tutte queste ragioni occorre dunque, a suo avviso, attivarsi per dare subito via al cantiere.