Wirtschaft | L'Alto Adige cambia!

Alto Adige si, ma sempre meno Südtirol

Il trend è chiaro. L'Alto Adige cresce rispetto al resto dell'Italia, ma sta cambiando rispetto al Südtirol di una volta.
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Come se la passa la Provincia Autonoma di Bolzano dal punto di vista economico? Un aiuto per rispondere a questa domanda arriva dal rapporto Bankitalia di novembre redatto dalla filiale di Bolzano sullo stato della nostra provincia. L'aggiornamento congiunturale misura il livello della nostra economia rispetto al periodo pre-crisi, indicato convenzionalmente nell'anno 2008.

Rispetto al trend nazionale, Bolzano è in netta controtendenza relativamente a molti indicatori economici. Infatti, secondo la Camera di Commercio di Bolzano la redditività delle nostre imprese è in miglioramento, con il 91,8% degli imprenditori che prevede di chiudere l'anno con una redditività soddisfacente, superando i valori registrati prima della crisi. In particolare, tirano i comparti degli alimentari e dei macchinari, e in misura minore l'edilizia. Comparti che registrano il segno negativo un poco in tutta la nazione.

L'export Bolzano-Resto del Mondo cresce del 4,3% rispetto all'anno precedente, grazie alla crescita dei flussi verso Austria e Germania che rimangono i due mercati di riferimento. Interessante notare che a fronte di una flessione delle esportazioni di prodotti agricoli, è stato il comparto più tecnologico dei macchinari a compensare un possibile peggioramento della bilancia dei pagamenti, forse a indicare un mutamento della composizione dell'export altoatesino, una volta legato quasi esclusivamente all'agricoltura (mele e uva).

Come detto, cresce anche il mercato edile altoatesino, con un aumento del 6% delle ore lavorate rispetto al primo semestre 2015. Anche in questo delicato settore che da sempre marca in Italia il livello di salute dell'economia, secondo una analisi della Camera di Commercio, l'84,6% degli imprenditori prevede un utile 2016 in linea con i livelli pre crisi, con un aumento nel periodo gennai-marzo 2016 del 10,2% dei rogiti notarili rispetto allo stesso periodo di riferimento 2015.

Nel comparto del commercio in Alto Adige, l'86,3% degli imprenditori dichiara che chiuderà l'anno con un utile superiore di almeno 10 punti percentuali rispetto al periodo pre crisi, con un dato rilevante nel comparto auto che registra un +19% di vendite nei primi dieci mesi del 2016 rispetto all'anno precedente.

Invece, è del 6,4% l'aumento delle presenze di turisti a Bolzano nel primo semestre 2016 rispetto al 2015, con un aumento della presenza “italiana” che ora supera il 25% del totale presenze straniere in Alto Adige.

Se invece andiamo a spulciare tra i dati dell'occupazione, l'aumento è pari all'1,6% nel primo semestre 2016, con un livello di occupazione nella fascia di età 15-64 che raggiunge il record storico sia in Italia sia in Alto Adige del 72%! Una occupazione che cresce nell'industria e servizi e cala nell'agricoltura, a conferma della lenta ma costante trasformazione economica in atto in Alto Adige da terra agricola a produttiva. I livelli di disoccupazione sono scesi al 3,9% con una flessione di 0,3 punti rispetto al primo semestre 2015 con un calo del 32,4% di richieste di disoccupazione.

Sul fronte del settore creditizio, invece, si registra una flessione nell'erogazione di crediti del 0,3% rispetto al primo semestre 2015, ma il dato sembra falsato dal computo di alcune operazioni di importo rilevante nel comparto energetico registrate lo scorso anno. Anche i crediti al settore produttivo sono scesi dell'1,4%, mentre crescevano del 3,3% a fine 2015.

Lo stesso discorso vale per il credito alle imprese, sceso del 3,1% a giugno 2016, rispetto all'anno scorso.

Invece, in Alto Adige per il primo semestre 2016 i crediti deteriorati pesavano per il 12,1% sul totale dei finanziamenti, con una media italiana di poco inferiore al 20%, mentre cresce del 7,3% il risparmio (famiglie + imprese) con una flessione di un punto percentuale rispetto a dicembre 2015, anche se cala notevolmente l'investimento in Titoli a custodia: -16,1% sui titoli di Stato; -29,6% su obbligazioni bancarie, stabilizzando i dati 2015 rispetto al periodo pre-crisi.

Insomma, in conclusione, in controtendenza rispetto al resto del paese, Bolzano segna un rafforzamento deciso della sua economia con la ripresa del settore edilizio e dati export superiori alla media nazionale, mentre è interessante notare come, nonostante la crisi, il sistema economico Alto Adige si stia lentamente trasformando, abbandonando quella sua vocazione agricola che per decenni lo ha caratterizzato in tandem a quella turistica. 

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francesco fabbiani Mo., 21.11.2016 - 09:44

L'analisi è sul breve indubbiamente positiva e se paragonata al resto d'Italia indubbiamente molto positiva, mi lascia un pò pensare l'aspetto finanziario con un rallentamento negativo del credito alle imprese che deve essere letto in due direzioni, meno investimenti ( negativo) ma penso anche sia dovuto ad un miglioramento di cassa (positivo), si autofinanziano.

Dal mio punto di vista la forza di questa regione è la presenza di oltre 40.000 dipendenti provinciali, senza considerare il consistente numero delle forze armate che garantisce un livello di reddito stabile, sicuro e duraturo e quindi una capacità di acquisto costante per altrettante famiglie. Giusto per darvi l'idea 1 su 10 che si incontra per strada in provincia ha un reddito stabile, se si escludono bambini e anziani, mi verrebbe da dire facilmente 2/3 su 10.

L'indebolimento del comparto agricolo è da leggere negativamente per il futuro in quanto è come giustamente evidenziato un tandem che deve rimanere con l'industria turistica, gli italiani o in generale i turisti vanno in vacanza qui per ammirare la cura ed il dettaglio dell'arte contadina con paesaggi modellati dalla natura ma supportati dall'uomo con tradizioni che abbinano le due cose.

Complimenti alla redazione Salto è un giornale di qualità che leggo volentieri. Saluti da Tokyo.

Mo., 21.11.2016 - 09:44 Permalink