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Politik | Nuovo movimento

Arrivano le sardine

In Italia aumenta la curiosità per il nuovo movimento spontaneo che a Bologna ha portato in piazza 10.000 persone e ora sfida Salvini a Milano

Le sardine? Il movimento spontaneo nato in Emilia è la vera sorpresa politica di queste settimane. Chi sono e come hanno fatto a portare spontaneamente 10.000 persone in piazza a Bologna e 6000 sotto una fitta pioggia a Modena? Senza un programma comune se non l’intenzione di impedire la vittoria della Lega alle regionali di gennaio. 

L’iniziativa è partita da tre amici che negli anni dell’università hanno condiviso lo stesso appartamento. Roberto Moratti, 31, ingegnere, Andrea Gareffa, 30, guida turistica e Giulia Trappoloni, 30, fisioterapista. “Ci siamo sentiti e abbiamo organizzato tutto velocemente”, raccontano.  E cosa c’entrano le sardine?  “Volevamo dare un messaggio: saremo stretti come le sardine, perché saremo in tanti. E poi è un pesce silenzioso, contrapposto agli urlatori dei comizi. Niente bandiere di partiti, nessun altro simbolo - solo quello delle sardine”. La sorprendente immagine di Piazza Maggiore gremita ha fatto il giro del web e il messaggio delle sardine è andato oltre Bologna. Le replica è riuscita pochi giorno dopo a Modena. 

Il movimento si espande con velocità  impressionante. Il 23 novembre alle 18.30 é stata  convocata una manifestazione in piazza Pratolini a Reggio Emilia “per ricordare a tutti che l’Emilia non è terra di odio e di razzismo ma di pace e valori della Resistenza”.  E il 25 le sardine nuoteranno in piazza Duomo a Parma

Dal gruppo facebook 6.000 sardine contro Salvini è partita l’organizzazione del flash mob, che - anche con volantini, telefonate e passaparola - ha portato in piazza oltre 6000 persone - nonostante la fitta pioggia. Salvini ha rinunciato al suo comizio, ritirandosi in una trattoria con un gruppo di simpatizzanti. E subito dalla Lega qualcuno ha insinuato che dietro a quella che si definisce un’iniziativa apartitica ci sia la spinta di esponenti politici vicini all’area rossa emiliana. In un post pubblicato su Facebook gli organizzatori hanno chiarito: “Siamo partiti dal basso che più basso non si può. E per questo siamo vulnerabili. I nostri avversari lo sanno e hanno già attivato  la macchina del fango”. Ma ovviamente le sardine si muovono veloci. Il 30 novembre, quando Matteo Salvini sbarcherà a Firenze per una cena con 1000 sostenitori al Tuscany Hall, alla manifestazione organizzata da alcuni studenti universitari hanno già aderito in migliaia.  

 

 

#SorrentoNonAbbocca è invece il motto della manifestazione di Sorrento, dove Salvini annuncerà l’adesione alla Lega dei sindaci di Positano e Sorrento. Il nuovo movimento, che sembra estendersi a vlanga, si presenta con vesti differenti da regione e regione ha un intento nobile: risvegliare una coscienza politica anti-populista. Le regole per i partecipanti sono semplici e chiare: “Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Ci devono essere solo cartelli con sardine”. Domanda essenziale: ma questa protesta, che viene paragonata ai girotondi del 2002 al tribunale di Milano o ai vaffa-day di Grillo riuscirà a mettere radici per invertire la tendenza verso destra che osserviamo su tutto il continente? E - ancora più importante - saprà tradursi in un programma politico? Domande essenziali, ma ovviamente precoci. Ma siccome la tornata elettorale che coinvolge otto regioni (tra cui anche Toscana e Veneto) sarà lunga, nei prossimi mesi avremo una risposta più affidabile.

È più che ovvio che le immagini emiliane mandano in crisi il M5S che lì fece il pienone alla vigilia della regionali di 9 anni fa, quando issarono Beppe Grillo su un canotto trasportato dalla folla. “Via dai palazzi” chiede Luigi Di Maio, capo di un movimento dalla aria stanca e con tanti mal di pancia. Sarà questo movimento che ricorda un po’ i girotondi del 2002 e i Vaffa-day di Grillo, a cambiare la scena politica e a fermare l’ascesa apparentemente inarrestabile di Salvini? Lo vedremo nei prossimi mesi. La sfida piú interessante ci sará domenica in piazza duomo di Milano, città di Matteo Salvini.