Umwelt | il progetto

“No a nuove piste in Valle Aurina”

Alpenverein e CAI prendono posizione sul progetto sciistico “Sonnenlift” sul Klausberg. Klaus Bliem (AVS): “Sì al rinnovo degli impianti, no al sacrificio dei boschi”.
Ahrntal
Foto: Ahrntal.com

Fa discutere il progetto di rinnovo – rivelato da salto.bz – dell’impianto di risalita “Sonnenlift”, presentato dalla società Klausberg Seilbahn in Valle Aurina. L'opera di ampliamento dell'area sciistica prevede la realizzazione di ben 134.000 metri quadrati di nuove piste, con il disboscamento di circa 89.000 metri quadrati di boschi d'abete rosso e larici. Secondo l'albergatore Herbert Steger, presidente della Klausberg Seilbahn AG, l'intervento si renderebbe necessario in quanto “il Klausberg è l'area sciistica con la più alta densità di sciatori per chilometro di pista in Alto Adige”. “Il pendio deve diventare meno ripido e quindi più adatto alle famiglie”, sostiene l'imprenditore pusterese.

 

“Un progetto non più giustificabile al giorno d'oggi”

 

Di tutt'altro avviso Klaus Bliem, responsabile natura e ambiente dell'Alpenverein Südtirol, critico nei confronti del progetto sciistico. Pur non essendo l'AVS “un'associazione di ambientalisti fondamentalisti ambientalisti” e la sostituzione di un vecchio impianto obsoleto non rappresenti di per se un male, ci sono remore in particolare verso gli impianti di innevamento artificiale, che consumano risorse ed energia: “Su questo siamo certamente molto criticispiega Bliem a Rai Südtirol – e resteremo vigili su tutto ciò possa avere a che fare con l'ampliamento delle piste o un allargamento delle aree sciistiche. Soprattutto se vengono sacrificate le zone boschive”.

Bliem si dice indignato anche per la possibilità di contributi dallo Stato: la Klausberg Seilbahn AG punta a coprire il 45% per cento dei costi attraverso finanziamenti statali. Alle osservazioni critiche dell'Alpeverein si aggiungono quelle del CAI altoatesino, per bocca del suo presidente Carlo Alberto Zanella: “Speriamo il progetto venga respinto, perché è un'autentica devastazione”.