Gesellschaft | Ötzi Soc. Coop.

“Energia, bene comune”

Rudi Rienzner, Direttore di SEV, presenta Ötzi Elettricità mia: “L’offerta più conveniente per le rinnovabili. Con noi il socio partecipa alla gestione collettiva”.
Hinweis: Dies ist ein Partner-Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
2020_04_23_titolo.jpg
Foto: SEV

salto.bz: Rudi Rienzner, direttore di SEV-Federazione energia Alto Adige, cos’è Ötzi Elettricità mia?

Rudi Rienzner: si tratta di una cooperativa di consumo che abbiamo fondato come Sev-Südtiroler Energieverband, Federazione Energia Alto Adige, con un obiettivo fondamentale. Dare a tutti i cittadini residenti sul territorio provinciale la possibilità di avere da un lato un’offerta di energia innovativa, sostenibile e conveniente, dall’altro di poter essere non solo clienti, ma di partecipare alla gestione di un bene collettivo come appunto l’elettricità.

 

Può parlarci meglio di Sev e di come al suo interno sia nata questa iniziativa?

La nostra Federazione è nata nel 2006. Collaboriamo con le realtà locali sia come associazione che come società di servizi nel settore energetico. L’obiettivo è proprio aiutare le aziende medio e piccole produttrici di energia, sparse per l’Alto Adige, a districarsi nella liberalizzazione del mercato. Siamo nati con questo scopo. Poi sviluppando i servizi, sia della compravendita dell’energia elettrica che i servizi informatici, e seguendo l’evoluzione di modelli più mitteleuropei o dell’Europa del nord abbiamo pensato di portare le migliori esperienze nel campo della gestione partecipata dell’energia proprio in provincia di Bolzano.

 

L’esempio viene dall’Europa?

Sì. Io da più di 25 anni sono attivo nel settore dell’energia. Il sole, il vento e l’acqua, da noi soprattutto quest’ultima, sono beni che tutti sentono propri. Il cittadino vuole partecipare al sistema dell’energia, che nel caso delle rinnovabili deriva dalla possibilità della natura stessa. Ecco, noi diamo questa possibilità. Seguiamo la strada indicata dalle migliori esperienze europee. Ci sono cooperative di consumo come Ecopower, in Belgio - dove il presidente è anche presidente di Rescoop, Renewable energie cooperative, la Federazione europea delle cooperative di energia rinnovabile - che sono nate nel 2006 con 300 soci e oggi ne hanno 80.000. È il modello che noi abbiamo seguito. In Alto Adige abbiamo una storia centenaria di cooperative che producono, distribuiscono e riforniscono i soci che consumano. Ora Ötzi Elettricità mia può allargare la partecipazione anche a chi non è già socio di una cooperativa di produzione elettrica locale.

 

Cos’ha Ötzi di innovativo?

La capacità di dare ad ogni cittadino, come dicevo, la possibilità di partecipare. Ogni socio conta uno. Non c’è differenza tra il grande e il piccolo: hanno lo stesso voto. È la democratizzazione dell’energia. Tutti hanno la possibilità di prendere parte alla co-gestione. La cooperativa non è a scopo di lucro e uno degli scopi di fondo è non permettere speculazioni sull’energia. Ma c’è anche un altro obiettivo.

 

Quale?

La seconda possibilità è data dal fatto che noi attingiamo dall’energia idroelettrica prodotta nelle nostre valli, dalle cooperative locali che sono già parte del sistema di Sev. Questa energia noi adesso la rendiamo disponibile potenzialmente a tutti i cittadini in Alto Adige, anche quelli che per vari motivi non dispongono della loro storica cooperativa.

 

Quindi l’offerta vale per tutti, anche gli abitanti del fondovalle e dei centri maggiori, ad esempio Bolzano?

È così. Il mercato dell’energia è regolato. Noi facciamo un’offerta, ma quello che cambia rispetto ad altri operatori, è che in questi casi si diventa meramente clienti. Da noi invece per avere l’energia diventi socio. La vivi come la tua azienda. Contribuisci. Puoi contare. Abbiamo delle piattaforme che sviluppano la partecipazione e ci sono molti giovani coinvolti. Questo è un progetto che noi contiamo di dare in mano alle nuove generazioni.

 

Quanti soci avete?

I soci sono 250, siamo partiti con 50, il minimo per le cooperative di consumo. Abbiamo richieste ogni giorno, ora un po’ meno in questo periodo di crisi per il coronavirus. Ma non vogliamo fare pubblicità. Abbiamo una sola offerta trasparente. Solo energia rinnovabile. Molti altri invece offrono anche energia non rinnovabile ad un prezzo migliore, ma così in fondo non si supporta la sostenibilità.

 

Ötzi è anche conveniente dal punto di vista economico?

Lo è. È vantaggiosa, anche se noi non puntiamo soprattutto su questo. Provo un po’ a spiegare. Il prezzo dell’elettricità è composto per un terzo dalle imposte, per un terzo dai costi di distribuzione, cioè devi pagare la rete, e per un terzo dal prezzo variabile dell’energia, quello che sta calando ora per gli effetti dell’epidemia. Noi che abbiamo un’offerta per il mercato libero abbiamo adottato il sistema di essere il 5% al di sotto del prezzo dell’energia del mercato tutelato. In questo modo favoriamo l’entrata proprio nel mercato libero. Tornando alla domanda, abbiamo visto a nostra sorpresa che in base alla comunicazione di Arera, l’autorità nazionale dell’energia, nella prima settimana di marzo siamo stati classificati come la seconda offerta migliore in Italia per quanto riguarda le offerte a prezzo variabile e addirittura la prima considerando solo le rinnovabili. Un bel risultato, a disposizione di tutti i soci.

 

Quello economico non è però l’unico vantaggio offerto giusto?

Sì, il valore aggiunto di Ötzi-Elettricità mia sta soprattutto in termini di partecipazione. Sole, vento e acqua, come quella che alimenta l’idroelettrico nella nostra provincia, sono beni comuni. Stessa cosa è l’energia che viene prodotta con queste risorse. Ecco perché vogliamo gestire assieme un bene così prezioso.