Kultur | Animazione

“Vi presentiamo il nostro mare”

Aiutati da Sarah Orlandi, 10 bambini di 5 anni hanno realizzato un video sulla base di un progetto di claymotion (stop motion con l'uso della plastilina).
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Foto: Sarah Orlandi

salto.bz : Com'è nata l'idea di realizzare questo video?
Sarah Orlandi - Agli inizi dell'anno, ho proposto il mio progetto di claymation (stop motion con l'uso della plastilina) per i bambini di 5 anni alle scuole materne di Bolzano e dintorni e sono finita a Fortezza (scuola Materna Belli & Monelli, di lingua italiana). Il progetto prevede l'approfondimento di un ‘tema’ attraverso la visione di immagini tratte da libri o giornali e la conseguente costruzione dei personaggi e dell'ambientazione. Abbiamo scelto il Mare, perché è il nostro mondo ma al contrario, sott'acqua, dove colori e animali si possono inventare. Sono nati squali rosa e pesci ragno. Abbiamo dedicato 8 incontri alla costruzione di pesci, alghe, ricci, coralli. L'ultima lezione abbiamo ‘girato’ il video, a passo uno, quindi scatto (fotografico) dopo scatto. I bambini, anche se piccoli, sono stati bravissimi: hanno rispettato il set, fatto attenzione alla Reflex sul cavalletto, muovendo poco alla volta i protagonisti del video. 
Con i programmi di stop-motion si ha una preview dello spostamento di un elemento mentre si scatta ed a volte hanno scattato i bambini stessi. Dopo un po' di pratica era divertente sentire i bambini che dicevano tra di loro "No, l'hai spostato troppo, torna indietro! Sennò non si capisce".

Qual era l'obiettivo che si voleva raggiungere?
L'obiettivo era di portarli a capire che per realizzare un'animazione (con loro ho parlato impropriamente di cartoni animati per rendere l'idea) ci vogliono pazienza, costanza, calma, attesa. Caratteristiche ‘altre’ rispetto al mondo ‘usa & getta’ nel quale viviamo. 
I bambini hanno risposto positivamente, con affetto e rispetto verso la plastilina e le loro creature, e verso i compagni. Le attività manuali (fare il pane, giocare col pongo, mescolare la terra) sono attività che ‘scaricano’ le tensioni, aiutano la concentrazione. Usare le mani e creare qualcosa restituisce una soddisfazione immediata, se poi da queste sculture/personaggi si riesce a dare anche il movimento, il mondo magico è completato. Quante volte i bambini dicono "Sarebbe bello se la bambola si muovesse!". Ecco, con la stop-motion questo si può fare. La stop-motion non ha limiti: occorrono solo fantasia e pazienza. Ed è magico.
Eravamo tutti seduti allo stesso grande tavolo e mentre si modellava con la plastilina si chiacchierava, ci confrontavamo sui colori. La penultima lezione mi sono spinta ‘oltre’ ed ho chiesto loro di costruire loro stessi, una cosa difficile per un bambino di 5/6 anni. Invece, con stupore delle maestre, si sono rappresentati.
La stop-motion è un lavoro artigianale e di concentrazione e pazienza.

Quali erano le caratteristiche  della 'scolaresca' coinvolta?
Quella di Fortezza (scuola materna di lingua italiana) era una classe molto particolare. Una sezione unica di 24 bambini di cui un italiano e 23 di varie parti del mondo. Tra questi Sri Lanka, Macedonia, Marocco, un austriaco e un italiano appunto. I bambini coinvolti nel progetto erano 10. 

Com'è stato organizzato il lavoro?
Ho avuto a disposizione 10 incontri di cui uno di programmazione con le maestre. Come ho già detto, ci si sedeva ad un grande tavolo, tutti e 10, si decideva insieme cosa fare (lo squalo, il pesce palla, il pesce martello) e poi via, cubetti di plastilina che giravano e pochi utensili. Preferisco che imparino ad usare bene le mani e le dita prima di sperimentare coltelli e spatole. 
Dopo la fase di costruzione dei pesci e delle alghe, coralli, ho chiesto loro di preparare il fondale. 
Il video finale l'abbiamo girato l'ultima lezione. Ho allestito un piccolo set fotografico con reflex, cavalletto, faretto, pc e diviso i bambini in gruppi di 4 con compiti diversi: chi animava (muoveva il proprio personaggio), chi scattava le foto, chi si occupava di non muovere il cavalletto. La ‘storia’ l'abbiamo decisa insieme scena dopo scena: cosa fanno questi pesci? Dove vanno? Cosa succede? La fortuna di lavorare con i piccoli è che la loro fantasia è senza limiti, quindi non devi fa altro che indirizzare le loro idee.
La post-produzione e finalizzazione l'ho poi fatta io a casa: musica, titoli, export.

I genitori hanno partecipato?
No, essendo un progetto scolastico ai genitori è stato dato il video finale.

Si tratta di un’esperienza che verrà ripetuta in futuro?
Spero di sì! Ho confermata una scuola per l'anno prossimo e dato l'interesse magari riesco ad attivare un corso pomeridiano per i bambini della scuola primaria.