Umwelt | Nel capoluogo

Metrobus e ciclabili: ecco il nuovo PUMS

Approvato il piano della mobilità sostenibile. Si rivede la variante alla SS12 in galleria. Brunella Franchini nuova mobility manager.
cartina del PUMS di Bolzano
Foto: Comune di Bolzano

A due anni di distanza dal precedente la Giunta comunale ieri pomeriggio (21 luglio) ha adottato il nuovo PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) presentato dall'assessore  Stefano Fattor. L'esecutivo del capoluogo lo ha annunciato attraverso una nota scritta con uno stile insolito. "Perché cambiare così radicalmente un piano dopo soli 2 anni? Perché in un mondo che corre alla velocità della luce anche a Bolzano le condizioni al contorno sono mutate rapidamente", si legge nel comunicato e quindi vengono elencati i fattori che hanno determinato le varie scelte e l'orientamento generale del piano.

1) Il referendum sul tram che ha dato un esito inequivocabile e di cui un'Amministrazione responsabile non può che prendere atto sostituendo il tram con linee di Metrobus elettrico.

 2) La necessità di considerare come in un orizzonte di 10 anni (ovvero la durata di un PUMS) l'areale ferroviario inizierà certamente il suo processo di trasformazione trovandosi perlomeno nella fase di cantiere e movimentando quindi da subito 3-400 camion al giorno.

3) L'acquisita consapevolezza che l'utilizzo dell'attuale tracciato dell'A22 come variante nord-sud sia talmente in là nel tempo da uscire da ogni scenario di piano, anche in una prospettiva di lunghissimo periodo. In questo senso il prolungamento della SS12 in galleria proveniente da Laives sotto il Virgolo, ma in versione "light" monocanna e con la previsione di riportare tutti i Tir sull'A22, si è dimostrata la più efficiente per risolvere il sistema delle varianti cittadine.

4) L'inserimento della Variante merci ferroviaria quale infrastruttura fondamentale per la città, garantendo alla futura rinnovata stazione di Bolzano il ruolo di snodo delle linee dedicate alle sole persone, altrimenti costrette alla promisquità passeggeri-merci che imporrebbe intollerabili rallentamenti del traffico complessivo su ferro.

5) l'utilizzo dello strumento della convenzione con soggetti terzi per utilizzare in maniera efficiente (quindi ambientalmente sostenibile) parcheggi interrati già presenti ma sottoutilizzati, da rendere di pertinenza, così da liberare superficie stradale da convertire all'uso ciclabile e pedonale. Esempi sono quella con l'IPES a Don Bosco, altre in zona in via Duca d'Aosta e piazza Gries.

6) l'inserimento di nuovi percorsi ciclabili ad alta valenza ricreativa come quello tra via della Vigna e Prati di Gries-Ospedale.

"Fattori, questi - spiega Fattor - che hanno cambiato sì radicalmente il Piano, ma senza perdere di vista l'obbiettivo; cercare di regalare a Bolzano una pianificazione di una mobilità finalmente adeguata al suo ruolo di capoluogo, snodo di tutte vie di comunicazione della provincia, oggi purtroppo ancora troppo spesso costretto da un territorio eccessivamente ridotto rispetto alla sua popolazione, ai suoi pendolari, alle sue attività economiche".

A partire dalla pubblicazione della delibera decorreranno i canonici 60 giorni per le osservazioni, le pubbliche presentazioni a cittadini e Circoscrizioni. Inevitabili modifiche verranno apportate dalla Commissione Mobilità in vista della definitiva approvazione in Consiglio Comunale prevista nel corso dell'autunno di quest'anno.

Per quanto riguarda la valutazione degli "effetti sistemici," per la simulazione dello scenario di progetto, il PUMS ha previsto una crescita della domanda di spostamenti nell'ora di punta del mattino pari al 31% dell'attuale, passando da 48.250 a 63.500 circa veicoli all'ora ora. Per la simulazione dello scenario di piano è stato assunto un totale di spostamenti in auto di circa 10.120 spostamenti all'ora, con una riduzione del 44% rispetto allo scenario di riferimento (e del 30% sull'attuale). In termini di effetti sulla qualità dell'aria del PUMS le simulazioni evidenziano riduzioni delle emissioni nella città di oltre il 32% rispetto al tendenziale e di oltre il 25% rispetto all'attuale, "senza considerare il rinnovo del parco veicolare", sottolinea Fattor.

In particolare, rispetto all'obiettivo di -10% delle emissioni del programma Biossido di azoto NO2, considerando anche solo l'evoluzione dell'elettrico (sulla base dello studio E mobility Revolution) secondo l'assessore è ipotizzabile al 2030 una percentuale di auto elettriche pari al 12%, quindi ad emissioni zero per gli ossidi di azoto. "Appare evidente, come risulti pienamente raggiunto l'obbiettivo. Attraverso le azioni introdotte dal PUMS si hanno infatti riduzioni nel territorio comunale pari al -24% rispetto allo scenario di riferimento e -14% rispetto allo scenario attuale, quindi ben superiori all'obiettivo del 10%", dice Fattor. Infine il dato relativo alle emissioni climalteranti che risultano ridotte del 19% rispetto allo scenario attuale e del 29% rispetto allo scenario tendenziale.  "E' evidente il rispetto degli obiettivi della  strategia Energetica Nazionale SEN (-16%)", conclude Fattor.

Una seconda delibera è stata approvata a corredo dell'adozione del PUMS, ovvero la nomina dell'ing. Brunella Franchini, tecnico funzionario dell'Ufficio Mobilità, quale Mobility Manager del Comune.