Umwelt | Mobilità alternativa

A tutta bici, destinazione Bolzano

Da Laives, Appiano e Terlano verso il capoluogo: uno studio per elaborare collegamenti ciclabili più brevi e sicuri, specie per i pendolari. Le idee al vaglio.
Bicipolitana
Foto: STA

Era evidente prima, lo è ancora di più adesso con l’emergenza Covid-19: la bici è il mezzo di trasporto più adatto da incentivare. Però, a dirla con l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider, “per convincere i cittadini ad usare maggiormente la bicicletta negli spostamenti quotidiani invece che la propria automobile devono essere garantiti i presupposti”. Motivo per cui la Provincia sta lavorando, insieme ai sindaci di Bolzano, Renzo Caramaschi, di Appiano, Wilfried Trettl, e di Terlano, Hansjörg Zelger, e con il vicesindaco di Laives, Giovanni Seppi, e l’esperto di flussi di traffico, Stefano Ciurnelli, a uno studio congiunto coordinato dal settore Green Mobility di STA Strutture Trasporto Alto Adige. L’obiettivo: migliorare i collegamenti ciclabili per raggiungere il capoluogo dalle località limitrofe di Laives, Appiano e Terlano.

 

“Assieme ai rappresentanti dell’economia locale e dell’amministrazione provinciale abbiamo rilevato dati complessivi sulla mobilità e analizzato in particolare i flussi dei pendolari”, dice il direttore dell’area Green Mobility della STA Harald Reiterer. Una concertazione con i Comuni interessati aiuterà a rilevare le situazioni a livello locale, “intendiamo sviluppare - prosegue Reiterer - soluzioni ottimali per le principali tratte percorse dai pendolari in bici - fra le quali il collegamento con l’Ospedale di Bolzano -, e renderle in generale il più possibile sicure e brevi”.

Come? Lo studio servirà proprio a escogitare soluzioni a medio termine e soprattutto misure per migliorare in tempi ristretti le condizioni per i ciclisti. Si pensa ad esempio, ad applicare alcune novità del Codice della strada su strade e vie esistenti. Lungo le strade extraurbane potrebbero essere allestiti dei corridoi ciclabili, oppure, in ambito urbano sui percorsi potrebbero essere apposte delle linee di demarcazione di fermata.

 

Bild
Profil für Benutzer Gianguido Piani
Gianguido Piani Mi., 21.10.2020 - 17:01

Da Vadena c'e' una bellissima ciclabile verso Bolzano. Chiusa da alcuni mesi con deviazione su una provinciale trafficata da camion e moto ad alta velocita'. Da Merano una ciclabile da sogno si ferma a Ponte Adige, da li' si entra nel sistema viario cittadino con il forte traffico da Caldaro. Questa estate in numerose occasioni ciclabili da invito al turismo in Alto Adige, quelle delle brochure pubblicitarie e dei siti web, all'improvviso erano interrotte con deviazione su strade provinciali e statali con tunnel, strettoie ecc. Quello che e' peggio e' che al traffico a motore non sono posti limiti di velocita' ne' segnalazioni di pericolo, del tipo "Rallentate! Traffico ciclistico sulla carreggiata"
Qui non occorrono misure strategiche, sarebbe sufficiente un po' di intelligenza pratica. Oltre al coraggio di segnalare a chi si muove a motore di non essere padrone della carreggiata e di doverla condividere con altri mezzi piu' lenti.
Ad esempio, i sindaci di Bolzano, Laives e Vadena potrebbero introdurre un limite temporaneo di 30 km/h sul Lungo Isarco Sinistro almeno fino a che non e' riattivata la ciclabile nella sua sede originale. Una rottura di scatole per i camion? Ma cosi' deve essere, anche i gestori della grande logistica devono capire che il mondo non appartiene solo a loro. Veniamoci incontro!

Mi., 21.10.2020 - 17:01 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Martin Aufderklamm
Martin Aufderklamm Mi., 21.10.2020 - 20:24

Se lo studio è coordinato da STA, forse c'è la possibilità che qualcosa venga realizzato in tempi brevi.
Perchè del corridoio della mobilità in Via Buozzi, presentato anni fa da uno dei citati, ancora non se ne vede neppure un ombra.

Collegamenti con l'ospedale di Bolzano:
1. ciclisti e pedoni devono fare la gimkana intorno a tutto l'areale perchè il cancello fra edificio storico e edificio W è chiuso da anni.
2. qualcuno dei presenti ha pensato alla realizzazione della seconda fermata Bus in Via Merano in direzione Nord e a un ingresso Ovest per utenti Tpl e ciclisti nell' area dell' ospedale? Con lo spostamento parziale della linea 201 è indispensabile. La doppia curva in Via Böhler è pericolosissima....ma se ti investono almeno sei già all' ospedale.
3. da Laives per l'ospedale non serve solo una ciclabile, ma anche una linea di autobus diretta. Quanto si vuole aspettare ancora?
4. Chi arriva da Appiano in bici finisce direttamente o direttamente sull' incrocio e sulla corsia metrobus se si proviene dal passaggio a livello principale di Ponte Adige; se si proviene dalla ciclabile del tracciato della vecchia ferrovia e si vuole andare verso l'ospedale si finisce qui

https://www.google.it/maps/@46.4891252,11.3036393,3a,75y,160.03h,81.98t…

perchè manca il collegamento diretto con Via Laura Conti.

Insomma c'è da pedalare cari amministratori/trici!

Mi., 21.10.2020 - 20:24 Permalink