Gesellschaft | Immigrazione

Il senso della Chiesa per i migranti

Un nuovo dépliant della diocesi per invitare i profughi a conoscere la cultura altoatesina e la religione cattolica. L'Emergenza freddo a Bolzano apre il 30 novembre.
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Foto: terranuova.org

“Refugees welcome”, l’ormai celebre slogan dell’accoglienza dei migranti vuole essere un leitmotiv anche della Chiesa cattolica. Per questo motivo (purché non resti solo un atto simbolico) in tutte le parrocchie della diocesi altoatesina sarà distribuito un opuscolo con foto e testi in inglese, francese e arabo, per invitare i profughi a “entrare in contatto con la realtà della Chiesa cattolica presente sul territorio, per continuare un percorso di fede già iniziato nel proprio Paese d’origine, per conoscere la cultura e religione della nostra terra o, ancora, per iniziare un cammino di preparazione al battesimo”, si legge nella nota stampa. 

L'invito si allarga anche alle comunità parrocchiali e alle diverse realtà cattoliche della diocesi, invitandole a rafforzare il valore fondamentale dell’accoglienza. “Contrariamente a quanto si possa pensare, la maggioranza dei migranti oggi sono di religione cristiana e, tra di loro, molti sono cattolici – spiega Reinhard Demetz, direttore dell’Ufficio pastorale diocesano - naturale quindi l’apertura e l’invito a chi, in quanto battezzato, appartiene allo stesso Corpo di Cristo, alla stessa Chiesa”.

 

 

“Welcome-Benvenuti!”, questo il titolo del dépliant, vuole essere un ponte verso i nuovi arrivati ma anche testimoniare l’impegno che la diocesi da più di quindici anni, attraverso Paola Vismara, incaricata per la Pastorale per gli immigrati, porta avanti per accogliere i fedeli cattolici di diverse nazionalità e per stabilire rapporti di amicizia e di collaborazione con gli appartenenti ad altre confessioni o religioni. Nel dépliant, infatti, sono elencate le messe cattoliche che vengono celebrate regolarmente a Bolzano e Merano in lingua ucraina, albanese, romena, polacca e spagnola. “Due sono le direzioni in cui opera la Pastorale diocesana per gli immigrati – sottolinea Vismara - da un lato si invitano gli immigrati cattolici a partecipare alla vita delle parrocchie sul territorio, dall’altra si favorisce l’espressione della propria fede cattolica con i riti, i canti e il sentimento religioso della terra di provenienza. Tutto ciò a testimoniare un concetto di integrazione non a senso unico ma fatto di reciproca stima e arricchimento”.

Intanto, a proposito di quei migranti (ma non solo) senza fissa dimora dal comune arrivano novità sul servizio “Emergenza Freddo”. Il sindaco Renzo Caramaschi ha confermato che la struttura comunale dedicata allo scopo in via Comini a Bolzano sud i cui lavori di adeguamento sono tuttora in corso, aprirà i battenti il prossimo 30 novembre. Sarà mantenuta comunque ai Piani, nel complesso con container attualmente in uso, una minima riserva di posti qualora vi fosse la necessità di fare fronte a ulteriori emergenze o a richieste aggiuntive di posti letto.