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Schwazer ci ricasca?

Doping, l’atleta sarebbe stato trovato di nuovo positivo. L'avvocato Brandstätter: “Accuse false e mostruose”.

Guai in vista per il marciatore altoatesino Alex Schwazer. Il fuoriclasse, che era tornato in pista l’8 maggio scorso dopo essere stato squalificato per uso di eritropoietina (epo) prima delle Olimpiadi di Londra 2012, è stato trovato di nuovo positivo al test a cui è stato sottoposto a Vipiteno, il primo gennaio scorso, durante la preparazione per il rientro. L’esito era stato inizialmente negativo ma a una seconda analisi dello stesso campione di sangue e urine, effettuata il 12 maggio, successiva quindi alla gara dell'8 maggio che gli aveva procurato un biglietto per le Olimpiadi di Rio, la Iaaf, la federazione internazionale di atletica leggera, avrebbe trovato valori anomali relativi ad anabolizzanti steroidi. A darne conto la Gazzetta dello Sport. L’atleta avrebbe già mandato ai suoi legali di contestare l'esito del test, se la notizia tuttavia dovesse essere confermata, Schwazer dovrà dire addio ai giochi olimpici che inizieranno il prossimo 5 agosto. “Si tratta di accuse false e mostruose - commenta l’avvocato Gerhard Brandstätter, legale del marciatore -; ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa”. E ancora: “Tutta questa vicenda ci sembra illogica, dobbiamo capire che cosa sia successo, non capisco perché il test effettuato il primo gennaio abbia dato esito negativo e la stessa provetta ritestata il 12 maggio abbia dato esito positivo. Prima di fornire ulteriori aspetti dobbiamo prima parlarci tra di noi e capire che cosa sia accaduto”.