Chronik | L'azione

"Provocazione fascista"

Volantini omofobi e razzisti sulla sede Cgil-Agb a Laives. Il blitz di Primato nazionale, tra Povia e Ius sanguinis. Il sindacato: "Clima pesante, ma avanti lo stesso".
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Foto: Cgil-Agb

L’homepage ospita ancora il poster del concerto acustico di Povia del 17 marzo (ingresso libero, peccato averlo perso) al teatro comunale di Redondesco e il link alla campagna di tesseramento 2018 dedicata allo “Ius sanguinis”, oltre a post del tenore “Governo bicolore? Meglio far saltare il tavolo” e un intervento di Piero Puschiavo. Tanto per capire il profilo, è il fondatore del Veneto Fronte Skinheads, ora presidente di Primato nazionale, che ha una la fiamma nel logo ed è una sparuta formazione nata proprio da una costola della Fiamma tricolore. Fascisti duri e puri insomma.

Al progetto “a metà strada tra associazione culturale e laboratorio politico”, ovviamente di estrema destra, con sede a Verona, si deve almeno stando alla firma affissa l’azione che ha preso di mira numerose sedi locali della Cgil tra cui quella di Laives, in Alto Adige.

 

Blitz nella notte

“Provocazione fascista contro la sede della Cgil di Laives” denuncia il sindacato Cgil-Agb della provincia di Bolzano che si è trovato dei volantini affissi nottetempo presso la sede. “Nel corso della notte, sulla targa in via Kennedy 265 sono stati affissi volantini a firma “www.progettonazionale.it” con frasi e immagini a sfondo razzista, omofobo e fascista contro la Cgil (e anche contro il Pd, ndr) e la sua segretaria generale, Susanna Camusso”. Non si tratta, rimarca il sindacato tradizionalmente di sinistra, “di un episodio isolato, in quanto lo stesso è avvenuto in altre sedi della Cgil, come a Bologna, Reggio Emilia, Modena, Pavia, Mantova, Crema e Padova”. Evidentemente da Verona i militanti si sono spostati nei centri in un raggio d’azione attorno alla città scaligera e hanno adoperato modalità eclatanti che ricordano l’irruzione delle teste rasate – guarda caso – del VFS nella riunione di un coordinamento di un’associazione che si occupa di migranti a Como.

 

La Cgil-Agb: "Non ci facciamo intimidire"

La Cgil dell’Alto Adige che si dice “profondamente antifascista e antirazzista” avverte che “non si lascerà di certo intimidire da queste provocazioni”. “Continueremo a difendere un’idea di società aperta e le istanze dei discriminati e dei ‘diversi’, anche perché siamo convinti che proprio partendo dalla garanzia dei più deboli si garantiscano i diritti di tutti”, afferma il segretario organizzativo, Agostino Accarrino.

Per il sindacato si tratta di una nuova provocazione – che si somma alle precedenti che denuncia da tempo: “E’ chiaro il senso del clima minaccioso e intimidatorio che si respira in diverse città italiane. Non ci fermeranno né foto, né intimidazioni. Noi continueremo a difendere i lavoratori, i pensionati e i senza diritti”.

La Cgil è profondamente antifascista e antirazzista. Non ci lasceremo certo intimidire da queste provocazioni. Continueremo a difendere un’idea di società aperta e le istanze dei discriminati e dei ‘diversi’. Proprio partendo dalla garanzia dei più deboli si garantiscono i diritti di tutti (Agostino Accarino)

 

Accarino: "Clima pericoloso"

Personalmente, Accarino teme più che l’atto in sè il clima retrostante nel Paese che sembrerebbe giustificare tali azioni. “Questi fenomeni sono in aumento. Non solo da noi, dappertutto e non solo in Italia ma in tutta Europa. Assistiamo a un rigurgito di ideologie che non portano a nulla. La storia e le discussioni di questi anni evidentemente non sono servite. Trovo quanto sta succedendo molto pericoloso”. Il segretario organizzativo non crede che dietro il gesto ci siano complicità dell’estrema destra locale. “Non penso, si vede che questi fanno proselitismo in giro e hanno colpito diverse sedi Cgil”.

Questi fenomeni sono in aumento. Trovo quanto sta succedendo molto pericoloso e mi riferisco al clima che sta venendo avanti nel Paese e alla rabbia espressa sui social 

Per Accarino infine bisogna trovare gli anticorpi efficaci nonostante il clima di sovranismo, chiusura identitaria e anti-immigrazione che sembra aver trovato come unico interprete nei media il ministro dell’interno Salvini. “Mi riferisco – conclude – al clima che sta venendo avanti e alla rabbia, al rancore espressi sui social. Bisogna che decidiamo tutti dove andare prima che sia troppo tardi. Non sarà facile”.

 

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Manfred Klotz Sa., 23.06.2018 - 14:01

"Progetto Nazionale" und "Primato Nazionale" (wie im Untertitel steht) sind zwei verschiedene Dinge. Primato nazionale ist das "Informationsmedium" von Casa Pound.

Sa., 23.06.2018 - 14:01 Permalink