Politik | Verso le provinciali

Ladini al centro

Bürger Union e Ladins Dolomites hanno stipulato un accordo che li vedrà partecipare insieme alle prossime elezioni provinciali. Andreas Pöder e Albert Pizzinini raccontano come si è concretizzato.
Marcia Ortisei contro il traffico
Foto: Othmar Seehauser

Abbiamo sentito gli altri. Raccolto i loro commenti stupiti o delusi. Adesso rivolgiamoci ai diretti interessati. Intanto le indiscrezioni hanno avuto conferma. Ieri sera, riuniti in assemblea a Selva di Val Gardena, i Ladins hanno ratificato l’accordo che li porterà a condividere la lista elettorale con Bürger Union di Andreas Pöder.

Ecco come proprio Pöder tratteggia il senso dell’operazione: “È dal 2007 che lavoro per costruire un movimento di cittadini interessati ai temi di maggiore rilevanza sociale. Un percorso che ci ha collocato progressivamente in un’area di centro, rendendoci maturi per costruire alleanze con altri partiti o formazioni d’ispirazione analoga. Il nostro scopo è quello di lottare per i diritti delle famiglie, dei cittadini, di chi lavora nelle nostre piccole e medie imprese. Ovviamente sempre con uno sguardo rivolto alla difesa dei gruppi linguistici. Anche l’attenzione ai ladini, il più piccolo e antico gruppo etnico della provincia, rientra dunque in questa cornice”.

Albert Pizzinini (Ladins Dolomites) conferma e richiama un “fruttuoso incontro” avvenuto a Corvara il 15 aprile del 2013. “Riunimmo diversi esponenti politici dell’opposizione, sia di lingua italiana che di lingua tedesca. Mancarono all’appello solo i Verdi, i montiani e Süd-Tiroler Freiheit. Alla fine trovammo numerosi punti di convergenza, come l’elezione diretta del Presidente della Giunta Provinciale senza premio di maggioranza, la rappresentanza ladina autonoma, l’estensione della democrazia diretta e la predilezione per una politica rivolta alla sburocratizzazione della pubblica amministrazione e al sostegno dell’economia”. Una piattaforma comune, dunque, ma ancora insufficiente a chiarire perché proprio Bürger Union sia diventato un partner privilegiato d’intesa.

“In realtà – prosegue Pizzinini – siamo tuttora aperti a qualsiasi tipo di collaborazione. Non abbiamo preclusioni. Vogliamo favorire aggregazioni significative, perché siamo convinti che soltanto unendoci sia possibile sfuggire a ciò che finora non ha fatto che rafforzare la Svp, ovvero la frammentazione delle opposizioni, poi sempre pronte a fungere da stampella per chi detiene da troppi anni la maggioranza assoluta e quindi il potere in questa provincia”. Da questo punto di vista, secondo Pizzinini, non c’è sostanziale differenza tra partiti tedeschi o italiani. Già nel 2009 i Ladins avevano “assaggiato” la possibilità di allearsi con la Lega Nord di Elena Artioli e con il partito di Pöder. La svolta “centrista” di quest’ultimo l’ha reso più appetibile.

E i Verdi? Per i ladini, tradizionalmente equidistanti dagli altri due gruppi linguistici, non sarebbe stata forse la scelta più logica? “I Verdi hanno proposto a un nostro candidato di partecipare alle primarie (finora i Verdi non hanno infatti alcun candidato ladino nella loro lista, ndr), per noi però la possibilità non era soddisfacente in quanto non avremmo avuto abbastanza visibilità. Quello che ci interessa è la presenza della nostra lista in Consiglio provinciale, per poter essere pienamente operativi”.

Garanzie di visibilità che evidentemente Bürger Union è riuscita a dare: “Abbiamo concordato di formare una lista mista, che però non cancelli la nostra identità. Il simbolo dei Ladins sarà pienamente riconoscibile. Andreas Pöder farà il capolista, poi ci sarà un nostro candidato, il cui nominativo sarà comunicato all’inizio di settembre. Inoltre, nell’accordo è previsto che Bürger Union accetti il nostro programma in modo integrale. Questo è ciò che alla fine ci ha convinti”.