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Dal Sudtirolo Rugby alla nazionale

La liceale bolzanina Sofia Palladino in azzurro. "Ogni volta che accade è una scarica di adrenalina senza precedenti”
sofia palladino
Foto: Sudtirolo Rugby

Affrontare l’ultimo anno del liceo indossando la maglia azzurra della Nazionale. Succede a Sofia Palladino, bolzanina che sta brillando nel panorama del rugby femminile italiano. Si è formata, si allena ed è tesserata con il Sudtirolo Rugby e gioca in rinforzo al Montebelluna Rugby nell’ambito del progetto “4Team” (da leggere Forti con la M muta) dell'alta marca trevigiana di cui fanno parte il citato Montebelluna, il Feltre, il Venezia e, da questo anno, il Sudtirolo
Rugby. Una sinergia che permette a questa squadra di partecipare alla Coppa Conference e di iscriversi ai campionati Fir. Nel frattempo cinque atlete della squadra sono entrate nel giro della Nazionale Under 19. Tra loro anche Sofia.

“Un’emozione straordinaria. Al primo giro di convocazioni sono state chiamate alcune mie compagne del Feltre per cui ero tesserata l’anno passato. Ero felicissima per loro ma mi era rimasta la voglia e il desiderio di entrare in questo sogno. Poi è toccato anche a me”.  Cosa significa per Sofia Palladino indossare la maglia azzurra? “Sentire il peso di un Paese. Sapere di essere al massimo livello e convivere con la motivazione e la responsabilità di meritarselo. Ogni volta che accade è una scarica di adrenalina senza precedenti”.


Nei prossimi giorni accadrà di nuovo.  “Sì, ci troviamo per un raduno senza match ma lavoreremo già per i prossimi impegni. Il livello del lavoro che viene svolto con la Nazionale è sempre molto alto. Probante e stimolante. Quando arrivo sono
sempre colpita dalla mole di impegno richiesto poi passano i giorni e mi entusiasmo. Torno a casa carichissima. Nelle settimane successive ho sempre una grande spinta. L’Italia è un propellente straordinario. Magico. Spero di continuare a meritarmi questo gruppo e l’emozione pura e sincera di ricevere ogni volta una convocazione”
Sofia agli inizi era indecisa tra il rugby e la ginnastica artistica, sport agli antipodi tra loro.  “Già, gli opposti – ride – ma in classe con me alla scuola primaria avevo il figlio di un allenatore del Sudtirolo Rugby. Mi ha affascinato subito questo sport. Frequentavo tantissimo il campo, vedevo le partite volevo giocare”

Il Sudtirolo Rugby, dunque, è stato la miccia che acceso la passione.  “Esatto - dice Sofia - poi grazie a loro sono riuscita ad approdare al Feltre dove avevo la possibilità di giocare. I biancorossi non hanno una squadra completa femminile per gareggiare in campionato così abbiamo trovato questa soluzione. Mi allenavo (e mi alleno) a Bolzano e poi vado a giocare le partite”.
Sofia Palladino immagina una carriera nel rugby anche in futuro "ma senza smettere di studiare, chiaro. Quest’anno devo anche frequentare la quinta del liceo scientifico Torricelli. Finchè ci sarà lapossibilità economica di camminare dentro questo sport, comunque, lo farò con grinta e sacrifici. Per il prossimo anno sto già pensando di trasferirmi in una città dove possa coniugare le due cose: ateneo per lo studio e campo per il rugby. Il Veneto, certo, o chissà magari Torino. Questo è ancora tutto da vedere. Intanto ho un azzurro da difendere con  le unghie e con i denti. Sempre”