Politik | Carovita

“Un tavolo di confronto permanente”

È la proposta del Centro Casa alle istituzioni locali per affrontare l'inflazione record in Sudtirolo. "Serve un sostegno provinciale per fronteggiare il caro-bollette".
Centro Casa
Foto: centro casa

Un tavolo di confronto permanente tra Commissariato del Governo, Provincia, Comune, Ipes, consumatori, sindacati, proprietà edilizia e amministratori di condomini contro l’inflazione record in Alto Adige: questa la proposta della presidenza del Centro Casa Mieterschutz. L’obiettivo, scrive il Centro Casa in un comunicato, è cercare soluzioni che vadano a calmierare l’aumento dei costi e rendano gestibile il pagamento delle spese energetiche e condominiali. L’associazione sollecita inoltre interventi urgenti sulla dilazione del pagamento delle spese condominiali, in modo da dare respiro alle famiglie in difficoltà.

Come già avanzato dai sindacati confederali, il Centro Casa Mieterschutz chiede l’intervento della Giunta provinciale sui temi della crisi energetica e dell'inflazione, in particolare un contributo per la bolletta elettrica per coloro che sono esclusi dai sostegni statali, misure di sostegno alla contrattazione di secondo livello per aumentare le retribuzioni, il finanziamento per la contrattazione del pubblico impiego e nessun taglio allo Stato sociale. Per il Centro Casa Mieterschutz l’aumento costante dei prezzi e dei costi dell’energia e del gas richiede una risposta immediata e concreta da parte della politica, soprattutto nei confronti delle tante famiglie finora escluse dalla maggior parte degli interventi contro il carovita.

Per contenere il caro-bollette il Centro casa Mieterschutz chiede interventi strutturali, fino all’esaurimento della crisi, attraverso contributi per tutti coloro che sono esclusi dal sostegno statale sulla bolletta elettrica. Per l’associazione risulterebbe inoltre utile un intervento locale, vista la notevole produzione energetica in Alto Adige. “Gli interventi devono essere immediati per evitare l’ampliarsi del numero di lavoratori e pensionati che già versano in difficoltà e che potrebbero rischiare, oltre alle sanzioni pecuniarie, anche probabili sfratti”, conclude in una nota la presidenza del Centro Casa Mieterschutz.