Kultur | Salto Afternoon

La Meraviglia

Debutta giovedì 24 ottobre alle 20.30 al Teatro Comunale di Gries “La Meraviglia, Voci e storie dalla città sotterranea”
manifesto
Foto: La Meraviglia

Debutta il nuovo spettacolo scritto da Andrea Castelli e interpretato assieme a Emanuele Dell’Aquila per lo Stabile di Bolzano. La produzione, che si avvale della consulenza registica di Leo Muscato, sarà in scena fino al 3 novembre a Bolzano (gio-sab h. 20.30; dom h. 16.00), per poi essere presentata il 18 novembre al Puccini di Merano, il 19 al Comunale di Vipiteno, il 27 all’Haus Michael Pacher di Brunico e il 28 al Forum di Bressanone come secondo appuntamento delle stagioni dello Stabile. “La Meraviglia” verrà inoltre presentato fuori abbonamento l’8 novembre alle 20. 45 al Teatro dei Filodrammatici “Gino Coseri” di Laives, al Lanserhaus di Appiano il 5 dicembre, il 6 dicembre alla Casa Teatro Josef Resch di San Candido alle 20.00 e dal 14 al 26 aprile 2020 al Teatro Cuminetti di Trento.

...dalle zie dell’Apocalisse, all’educazione sessuale, dalle allucinazioni dell’Amanita Muscaria, all’alluvione del’66

L’ironia, la confidenza, la visione poetica, nostalgica ed arguta delle narrazioni di Castelli e il contrappunto musicale del chitarrista Emanuele Dell’Aquila, sono gli ingredienti principali dello spettacolo che – drammaturgicamente – prende il via da un disguido accaduto a un attore dopo lo spettacolo. Proprio come nel capolavoro giovanile di Anton Cechov Il canto del cigno, un attore e un suggeritore/musicante rimangono chiusi in un teatro per errore. Così, in un racconto notturno forzato dalle circostanze, i due devono far passare il tempo sperando che al mattino qualcuno si ricordi di loro. Nell’attesa emergono ombre storie di un passato che sembra remoto, ma che in verità non lo è. O – come suggerisce Castelli – siamo noi ad averlo fatto diventare tale, perché ci siamo dimenticati del bambino che abbiamo dentro, della sua gioia per il gioco, del suo stupore e della sua meraviglia…

 

Lo stile divertente con il quale Andrea Castelli ormai sa farsi riconoscere dal suo pubblico, riesce a condurre lo spettatore lungo intricati percorsi della memoria - dalle zie dell’Apocalisse, all’educazione sessuale, dalle allucinazioni dell’Amanita Muscaria, all’alluvione del’66 - in cui la vena nostalgica sa mescolarsi col sano antidoto dell’umorismo nel riscoprire il lato giocoso che continua ad albergare in noi. Assieme ad Emanuele Dell’Aquila poi, Castelli forma un consolidato duo comico, capace sia di fare irruzione nella case dei bolzanini per una lettura estemporanea di poesie, sia di salire sul palco e invitare gli spettatori a sfogliare le pagine più gustose del passato. Le scene e i costumi sono creati di Tessa Battisti, il disegno luci da Denis Frisanco.