Umwelt | Mobilità del futuro

Gli autobus ad idrogeno sono 'poco trasparenti'?

I detrattori della sperimentazione super costosa continuano a lamentarsi. Gli autobus sarebbero poco affidabili e la provincia è accusata di reticenza: sulla gestione dei mezzi fornisce notizie solo con il contagocce. A lanciare nuovamente l'allarme è Alessandro Urzì.

9 milioni di euro per 5 autobus, costi enormi per la realizzazione del futuro 'distributore' ad hoc previsto a Bolzano sud, affidabilità tutta da dimostrate e - dulcis in fundo - poca trasparenza sulla gestione della sperimentazione

Sono queste in sintesi le critiche rivolte a ProvinciaSasa, responsabili della sperimentazione che ha portato a circolare, da qualche mese, 5 autobus bianc'azzurri nuovi fiammanti, tanto silenziosi quanto amici dei polmoni: emissioni zero. 

Alla luce di questi mesi però gli autobus ad idrogeno sembrano gemelli del termovalorizzatore: sono costati uno sproposito, diversi dubitano sulla loro reale utilità e la trasparenza sulla loro gestione suscita perplessità

Sui quotidiani di oggi il presidente di Sasa Stefano Pagani ha rassicurato i cittadini: l'incidente verificatosi qualche settimana fa in piazza stazione a Bolzano, fortunatamente senza danni alla persone, sarebbe stato dovuto ad un errore umano
Ma - per nulla soddisfatto - il consigliere provinciale di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì è tornato alla carica, ricordando che finora la Provincia "non ha voluto comunicare i dati relativi agli incidenti ed ai guasti occorsi agli autobus ad idrogeno in servizio proprio sulle linee Sasa che erano stati richiesti mediante una dettagliata interrogazione". Urzì in particolare se l'è presa con l'assessore competente Florian Mussner, rivelatosi a suo avviso "estremamene evasivo nel trincerarsi dietro al presunto periodo di rodaggio dei veicoli e rimandando la stima di danni ed incidenti al completamento dei sei mesi previsti per la messa in opera delle macchine"
Urzì considera sospetta la presunta reticenza. E punta il dito su uno dei pochi dati resi noti nella risposta all'interrogazione: i costi di manutenzione di ogni singola macchina superano i 20mila euro nel periodo dal 18 novembre al 20 febbraio.

In quest'epoca appena inaugurata di (spinta) spending review anche i fiammanti autobus ad idrogeno sono destinati ad essere presto rispediti al mittente o confinati in una rimessa nell'attesa (vana) di tempi migliori?