Umwelt | Animale protetto

Nessuno si fila il rospo smeraldino

I Verdi: "La Provincia sapeva della presenza dell'animale protetto nei pressi della pista aeroportuale dal 2013 ma non ha fatto nulla". Habitat completamente distrutto
Wechselkröte
Foto: Stefano Barbacetto

Il battito d’ali della farfalla Maculinea arion di Fleres ha causato un piccolo uragano che è arrivato fino in piazza Magnago stoppando – per ora – la riapertura di una cava di ghiaia della onnipotente Wipptaler Bau. Il gracidare del  rospo smeraldino nei prati a sud dell’aeroporto di Bolzano, evidentemente soffocato dalle turbine dei Dash SkyAlps e dai paraorecchie e paraocchi indossati negli uffici provinciali, non era abbastanza potente per farsi sentire a sei chilometri di distanza.  Eppure i due hanno lo stesso livello di tutela previsto nella direttiva europea.

“Quello che sta succedendo all’aeroporto di Bolzano – scrivono i Verdi Dello Sbarba, Foppa e Staffler in una nota - ha dell‘incredibile. Nel corso dei lavori per l’allungamento della pista di atterraggio sono stati interrati alcuni fossati che fungevano da habitat naturale per una popolazione di rospi smeraldini europei. Non solo sono stati uccisi esemplari adulti, ma è stato distrutto l’intero ecosistema”.

Questa specie di anfibi, chiazzata di macchie verde smeraldo, gode della massima tutela e si trova nell’allegato IV della Direttiva Habitat. Gli animali e i loro habitat sono protetti in tutta Europa. “Insomma, quasi in tutta Europa… Visto che, a quanto pare, qui in Alto Adige le cose vanno diversamente”, sottolineano i Verdi, per i quali questo è “un vero e proprio giallo! Abbiamo una vittima: il rospo smeraldino. C’è chi investiga: le associazioni ambientaliste. Manca solo il/la colpevole”.

Il 3 maggio Hanspeter Staffler riceve la comunicazione che durante i lavori sulla pista dell’aeroporto stavano per essere distrutti alcuni habitat di anfibi. Subito viene fatta richiesta all’associazione Herpeton di fare una valutazione. Il verdetto: distruzione dell’habitat di ululoni dal ventre giallo e di rospi smeraldini europei. A inizio di giugno Herpeton fa denuncia. Il Gruppo Verde ha consegnato fino a oggi 4 interrogazioni, “cercando di far luce su questa triste storia: in un primo tempo, l’assessora non sapeva nulla di queste distruzioni; poi ha giustificato gli interramenti con la sicurezza pubblica e infine ha dovuto ammettere che l’amministrazione sapeva fin dal 2013 dell’esistenza di questa popolazione nei pressi dell’aeroporto”.

Incomprensibile per gli ambientalisti è il fatto che, "nonostante l’amministrazione provinciale sapesse dell’esistenza di questa specie tutelata dalla Direttiva Habitat, la cosa non sia stata tematizzata nel corso della valutazione di impatto ambientale. Perché? Ci chiediamo. Speriamo di capirlo dalla risposta a una interrogazione ancora aperta”, spiega Hanspeter Staffler. "Ancora non sappiamo se sarà possibile trovare e far pagare il colpevole. Ma una cosa è certa: è una storia vergognosa, per una Provincia così ricca che riesce a far funzionare un aeroporto usando tutti i trucchi possibili e che però non si occupa né di diritto internazionale per la tutela della natura, né della protezione di specie animali rare come il rospo smeraldino. Noi continuiamo a resistere!", concludono i Verdi.