Politik | Che fine del Kaiser

Angela è morta, finalmente

Il sequestro e la morte di una scrittrice scomoda per tutti. Innanzitutto per sè stessa... E come dicono nella mia città natale, a Hildesheim "nun me skassat o Kassel"
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Li sento. Stanno arrivando. Hanno scoperto dove abito e si preparano a fare irruzione nel mio appartamento. 

Sapevo che mi avrebbero trovata. Ma non so ancora chi sono loro.

Forse i terroristi dei Freiheiligen? Il Klotz Knoll Klan? O magari Louise Gnekill che non ha gradito le battute sulla sua statura?

O i fedeli collaboratori di Barak Nutella sempre pronti a difendere il capo dando della zoccola a chi osa minimamente criticarlo?

O i seguaci di Alexander Ilgrander che non sopportano si scherzi sui santi e si lascino stare i fanti?

O Micoletta Blauenpower stufa delle continue allusioni ai vizi del suo capo Salvo Palazzoni?

O i sagaci seguaci del Grullo parlante che parlano di trasparenza ma sono trasparenti come le acque di porto Marghera?

O forse il buon Luca Minchion così ossessionato dalla mia identità tanto da paragonarmi ad un noto giornalista?

O forse il giornalista in  questione stufo dei rompipalle che gli chiedono se è lui Angela Maerchen?

O il buon Superbauer che in tutta la sua vita non ha mai smentito nessuno ma che non è mai stato preso adeguatamente per il culo?

Non lo saprò mai. Scommetto che entreranno incappucciati come una banda di narcos messicani. Li sento sbattere sulla porta. Farò solo in tempo a schiacciare "Speichern" per mandare il pezzo. Come a Radio Alice negli anni 70 rimarrò incollato al mixer, in questo caso la tastiera, fino a che me lo consentiranno. 

Li sento. Urlano brutta Schlampe. Saranno crucchi o walschen? Poco importa, sono solo stronzi che non sanno ridere di sè stessi e dei loro miti.  Vadano a farsi fottere, magari non saprò scrivere, ma senza dubbio saprò morire. Sperando che il mondo che lascio sia un po' più ricettivo all'ironia di quello in cui ho vissuto. 

E dire che la saga era quasi finita, a furia di rincorrerla, avevo quasi raggiunto l'attualità. Ma ho sbagliato i tempi. E mi hanno scoperta. Forse sono i neofaschisti di Cagapound o gli sgherri della Cancellieri che non hanno gradito le battute su facebook? 

O un gruppo della rivista Minchiura de Ru inviperito per le generalizzazioni sui ladini?

A no. Cazzo è il mio editore. Gli avevo promesso l'esclusiva e invece ho mandato tutto in vacca pubblicando i testi su salto.bz

Minchia. Non pensavo si incazzasse così. Adesso gli dico di stare calmo, che la fine della storia uscirà solo sul libro. Pare non fregargliene niente. Dice che mi rinchiuderà ai lavori forzati come lavapiatti in un albergo della val Pusteria insieme a marocchini e slovacchi sottopagati che potranno abusare di me ogni volta che vorranno. Non l'ha presa bene. Proprio no.  Peccato, è stato bello. Io mi sono divertita un sacco ma adesso è finita. Mi toccherà lavare i piatti per il resto della mia vita in un Climahotel.

Come dicono dalle mie parti, nella periferia di Essen "Chi ha avuto ha vuto avuto, chi ha dato addato a dato. Scurdamocce o passato simm a Essen paisà" #addiointanto fatevi un tequila alla mia salute!

http://www.youtube.com/watch?v=cJsx5e2uDdQ per i sentimentali

http://www.youtube.com/watch?v=bbNh4CS9Cns per i rockettari

http://www.youtube.com/watch?v=V2WSJ53FzrI e per tutti gli altri

 

Bild
Profil für Benutzer Gianluca Trotta
Gianluca Trotta Sa., 23.11.2013 - 19:07

Ma no, ma perche'? Vabbe', fa' almeno sapere qualcosa di te nel futuro, se t'hanno fatta fuori o se ancora sei a piede libero. Peccato, manchera' la tua political scorrectness. Spero farai come gli eroi delle soap opera e, senza giustiazioni o verosimiglianza tornerai.

Sa., 23.11.2013 - 19:07 Permalink