Gesellschaft | Initiativen

Tag gegen Gewalt an Frauen

Jeden dritten Tag wird eine Frau umgebracht. Ein Videospot ruft zum Mut auf, Gewalt, die oft im Verborgenen und im familiären Umfeld stattfindet, anzuzeigen.
Hinweis: Das ist ein bezahlter Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
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Foto: @Frauenbüro
Zerreiß die Fessel – Video Spot zum Aktionstag gegen Gewalt an Frauen, von Susanne

 

Eine von drei Frauen hat mindestens einmal im Leben sexuelle oder körperliche Gewalt erfahren, zwei von drei Todesopfern bei Beziehungstaten sind weiblich. Seit 2005 wurden in Italien 1377 Frauen ermordet, das entspricht rund 115 Frauen im Jahr. "Oder, anders formuliert: Jeden dritten Tag wird in Italien eine Frau umgebracht. Diese Zahlen stimmen uns sehr nachdenklich", sagte Martha Stocker, Landesrätin für Chancengleichheit, heute (15. November) anlässlich der Vorstellung der Initiativen zum Internationalen Tag gegen Gewalt an Frauen am kommenden Samstag (25. November).

"Bei all den Bildern von Gewalt und Übergriffen, die wir täglich sehen, vergessen wir häufig, dass Gewalt sehr oft vor allem häusliche ist", sagte Stocker und wies auf die wertvolle Arbeit der Frauenhäuser in Südtirol hin. "Allein im vergangenen Jahr haben sich 562 Frauen an Beratungsstellen gewandt und Hilfe bekommen", erklärte sie. Gemeinsam mit Regisseur Mauro Manzo stellte sie daraufhin einen Videospot vor, der für das Thema sensibilisieren soll und der in der kommenden Woche in den Kinos, im Fernsehen und auf Onlineportalen zu sehen sein wird. "Wegschauen ist menschlich oft verständlich", sagte der Filmemacher, er rief aber dazu auf, Gewalt anzuzeigen. Zum einen blieben Straftaten verborgen, weil sie sich in den eigenen vier Wänden abspielen, zum anderen aber auch, weil neben den Opfern selbst auch viele Zeugen davor zurückschrecken, anzuzeigen, was sie sehen. Finanziert wurde der Spot im Rahmen der Gendermedizin vom Amt für Gesundheitsordnung.

"Zeugen haben die Pflicht, über Übergriffe und Gewaltakte zu sprechen", betonte auch Ulrike Oberhammer, Präsidentin des Landesbeirats für Chancengleichheit. In den vergangenen drei Jahren habe die Anzahl der Frauenmorde noch einmal stark zugenommen, im Durchschnitt wurden 150 Frauen pro Jahr getötet, zitierte sie aus der Statistik und stellte die Initiative "Besetzter Platz" vor. Diese Initiative wurde im Jahr 2013 ins Leben gerufen und ist allen Frauen gewidmet, die Opfer von Gewalt wurden. Jede dieser Frauen hatte einen Platz im Theater, in der Straßenbahn, in der Schule und in unserer Gesellschaft überhaupt, bevor ihr Ehemann, ein Ex-Liebhaber oder auch ein Unbekannter ihrem Leben ein Ende gemacht hat. "Jetzt bleibt dieser Platz leer, er wird für sie freigehalten, weil sie ihren Platz nicht mehr einnehmen kann", erklärte Oberhammer. Sie rief alle öffentlichen Institutionen dazu auf, sich an der Aktion zu beteiligen, die vom 15. bis zum 30. November stattfindet. "Wir wollen überall darauf hinweisen, denn es könnte jede von uns treffen", so Oberhammer. Auch die nächste Ausgabe der Frauenzeitschrift "ëres - frauen info donne" zeigt auf ihrer Titelseite einen roten Stuhl.

 

Zudem wird mit der bewährten Weiße-Schleife-Aktion Aufmerksamkeit für das Thema Gewalt gegen Frauen geschaffen. Diese Schleifen werden wie jedes Jahr
an männliche Entscheidungsträger im ganzen Land verschickt. Wer sie vom 25. November bis zum 10. Dezember trägt, zeigt, dass er niemals Gewalt an Frauen anwendet, sie nicht rechtfertigt und auch nicht stillschweigend duldet.

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Spezza le catene adesso – spot contro la violenza sulle donne

 

Innanzitutto, i dati che mettono in luce il fenomeno della violenza sulle donne: nel corso della sua vita una donna su tre subisce almeno una volta una violenza sessuale o fisica. In due omicidi su tre che avvengono all'interno di relazioni, le vittime sono donne. Dal 2005 in Italia sono state uccise 1377 donne, pari ad una media di 115 donne all’anno. “In altre parole - ha affermato questa mattina (15 novembre) l’assessora Martha Stocker nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra sabato 25 novembre - ogni tre giorni in Italia viene uccisa una donna. Queste cifre ci devono far riflettere: con tutte le immagini di violenza e abusi che vediamo quotidianamente, spesso dimentichiamo che la maggior parte degli eventi si svolgono nell’ambito domestico. Un prezioso lavoro in questo senso viene svolto dalle Case delle donne. Nel 2016 si sono rivolte ai Centri antiviolenza provinciali 562 donne".

Video contro la violenza sulle donne

Unitamente al regista Mauro Manzo l’assessora ha quindi presentato un video che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne e che nelle prossime settimane sarà proiettato nei cinema, trasmesso alla televisione e sarà visibile nei portali online. "Volgere lo sguardo altrove è umano e comprensibile", ha affermato nel corso della conferenza stampa il regista, ma ha esortato a mostrare la violenza. Da un lato gli abusi restano nascosti perché avvengono tra le mura domestiche, dall’altro perché oltre alla vittima anche i testimoni hanno paura di denunciare ciò che hanno visto. Lo spot è stato finanziato nell’ambito della medicina di genere dall’Ufficio ordinamento sanitario. Al termine del breve video contro la violenza sulle donne, disponibile sul canale Youtube della Provincia, viene indicato il numero nazionale antiviolenza e antistalking 1522, attivo 24 ore su 24.

Tornano "posto occupato" e il fiocco bianco

Da parte sua la presidente del Comitato per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha sottolineato che "i testimoni hanno l’obbligo di denunciare gli abusi e gli atti di violenza". Negli ultimi tre anni il numero dei femminicidi ha fatto nuovamente registrare un forte aumento ed in media ogni anno sono state uccise 150 donne. Ha quindi presentato l’iniziativa "Posto occupato" avviata nel 2013 alla quale prendono parte i Comuni altoatesini. Nell’ambito dell’iniziativa viene lasciato un posto libero a teatro, nell’autobus ed a scuola per ricordare le donne che avrebbero potuto occuparlo se non fossero state vittime di un femminicidio. Oberhammer ha esortato tutte le istituzioni pubbliche a prendere parte a questa azione "per sottolineare che il femminicidio riguarda tutte le donne".

L’iniziativa sarà anche al centro della prossima copertina del periodico "ëres - frauen info donne". Al termine della conferenza stampa è stata ricordata la campagna dei fiocchi bianchi incentrata sul tema della violenza sulle donne. Come ogni anno questi fiocchi verranno inviati a uomini di spicco a livello provinciale. Chi li porterà dal 25 novembre sino al 10 dicembre testimonierà pubblicamente di sostenere la campagna e la lotta contro la violenza sulle donne.