Wirtschaft | Il decreto

Birra, meglio se artigianale

Accise tagliate del 40% per i birrifici che producono meno di 10.000 ettolitri. Plaude la Cna: “Ne beneficiano 51 aziende regionali, 19 in Alto Adige e 32 in Trentino”.
Beer
Foto: Pixabay

È un fenomeno in crescita da diversi anni a questa parte, che mescola economia, gusto e buon vivere. La birra artigianale con il suo mondo ormai radicato della produzione e consumo ha preso piede anche in Trentino Alto Adige. Pertanto, la Cna, Confederazione nazionale artigianato, sottolinea la propria soddisfazione per la novità introdotta dal decreto del ministero dell’economia. In pratica uno “sconto” per le imposte al settore.

L’associazione di categoria parla di “una buona notizia” per gli oltre 1.000 microbirrifici artigianali - 51 in Trentino Alto Adige, di cui 19 in Alto Adige e 32 in Trentino, riporta la Cia. Il merito è della riduzione del 40% per le accise prevista dal decreto dello scorso 4 giugno del Mef, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 14 giugno e che entrerà in vigore prossimo primo luglio.

La Cna ricorda di “aver avanzato già dal 2015 aveva avanzato questa proposta di riduzione delle accise, che teneva conto delle dimensioni aziendali dei microbirrifici artigianali, che proprio per questa loro caratteristica non potevano e non possono essere confusi con i produttori di birra industriale”.

Il taglio delle accise significa dare ossigeno ad un settore come quello dei microbirrifici con notevoli riflessi anche occupazionali. Un settore in forte crescita e con performance di assoluto valore. Sono 51 i birrifici artigianali in regione di cui 19 in Alto Adige e 32 in Trentino (Cna)

 

 

“Questo significa - prosegue l’associazione - dare ossigeno ad un settore come quello dei microbirrifici con notevoli riflessi anche occupazionali. Un settore in forte crescita e con performance di assoluto valore anche in campo internazionale in termini di qualità della birra prodotta, con riconoscimenti in Belgio e negli Usa dove il fenomeno dei birrifici artigianali è talmente esteso da arrivare a quote di mercato pari al 10% del consumo annuo di birra”.

Il provvedimento sarà operativo dal primo luglio 2019 e prevede una riduzione delle accise del 40% per i birrifici artigianali che si somma alla riduzione a 2,99 euro dell’accisa per ettolitro e per grado-Plato inserita con l’ultima legge di bilancio.

Il provvedimento in vigore dal primo luglio 2019 comporta una riduzione delle accise del 40% per i birrifici artigianali che si somma alla riduzione a 2,99 euro dell’accisa per ettolitro e per grado-Plato inserita con l’ultima legge di bilancio

Il beneficio fiscale riguarderà solo i birrifici artigianali, cioè le imprese che rispettano il limite di 10.000 ettolitri di produzione annua, sono indipendenti a livello societario e non effettuano pastorizzazione e microfiltrazione, vale a dire i processi a cui viene sottoposta la birra industriale. Il taglio delle accise, conclude la Cna, avvicina l’Italia ai principali produttori europei che hanno da tempo differenziato le aliquote come indicato nella direttiva europea.