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Bolzano, nuova richiesta per lo Sprar

Riparte l’iter del progetto per i minori non accompagnati che si era bloccato a Roma. La richiesta di contributo al ministero fatta dal Comune. Assb "ente attuatore".
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Foto: Gds

Il Comune di Bolzano ci riprova. Nuova tappa nella ripartenza dell’iter per il progetto triennale Sprar, rivolto all’accoglienza di 20 minori stranieri non accompagnati. La giunta comunale, con apposita delibera datata 19 marzo, ha dato via libera all’amministrazione municipale – “quale ente titolare”, si legge – a presentare entro fine mese la “domanda di contributo al Sistema nazionale di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati: per il progetto triennale elaborato dall’ Azienda servizi sociali di Bolzano con “un costo complessivo di 511.000 euro.

Il municipio cerca di superare gli intoppi che avevano caratterizzato il percorso. Prima il niet del ministero e poi il via libera. Sarà il Comune a presentare la richiesta di contributo, nella finestra che scade il 31 marzo e che consente di avere la graduatoria pronta entro il primo luglio. L’Azienda servizi sociali di Bolzano resta come “ente attuatore – prosegue il documento – ed ente gestore del progetto Sprar di cui sopra, così come deciso nella riunione di coordinamento del Comune con Assb del giorno 21.02.2018”.

La giunta Caramaschi ha deciso di “incaricare l’Azienda servizi sociali di Bolzano (ente pubblico strumentale del Comune di Bolzano) di attuare e gestire il progetto Sprar e individuare le strutture idonee a ospitare i venti minori, solo dopo che la domanda di finanziamento è stata positivamente accolta dal ministero degli interni”. Viene inoltre dato atto “che il ministero dell’interno si farà carico del 95% del costo del progetto e che il restante 5% a carico dell’Azienda servizi sociali di Bolzano sarà costituito dalla valorizzazione del personale o di beni e servizi messi a disposizione per le attività di presa in carico dei beneficiari”.

Viene infine stabilito che “all’attuazione delle disposizioni contenute nel presente atto sarà provveduto da parte del direttore della Ripartizione 4 Servizi alla comunità locale (Carlo Alberto Librera, ndr), laddove non intervengano altri organi comunali”.