Umwelt | A BOLZANO

Più stretta, ma la ciclabile si farà

Ok in commissione alla nuova pista in via Druso. Della Ratta: "Intervento positivo, ma è un'occasione sprecata. Sarà di soli 5,5 metri per le pressioni dei contadini".
Nuova pista ciclabile in via Druso
Foto: Comune di Bolzano

In alternativa al percorso ciclabile già esistente lungo Viale Druso, e per cercare di disinnescare il conflitto tra cittadini e "proprietari terrieri" del cuneo verde per la blindatura di via della Vigna, il Comune, su proposta dell'assessore Stefano Fattor, ha deciso di realizzare una nuova pista ciclabile. Il tracciato partirà da Via della Vigna, passerà alle spalle delle zone residenziali esistenti “Druso 2” e “Druso 3”, nonché dietro l’area militare delle caserme “Huber” e la sede dei Vigili del fuoco fino a Via Marco Maria Giulini (zona residenziale “Prati di Gries”) dove si raccorderà con la pista ciclabile già realizzata che conduce all’areale dell’ospedale.

Nelle intenzioni di Fattor la ciclabile di 670 metri doveva diventare un boulevard della larghezza di 8 metri, ben illuminato, "che consentisse ai bolzanini anche una piacevole passeggiata in sicurezza a ridosso del cuneo verde". "Purtroppo - rileva il consigliere della Civica per Bolzano, Claudio Della Ratta - ogni volta che si tenta di intervenire a ridosso del cuneo verde sorgono problemi e la Commissione provinciale Ambiente, Territorio e Paesaggio ha ritenuto eccessiva ed ingiustificata tale larghezza della pista pedo-ciclabile, suggerendone la riduzione. La politica, come al solito, si è adeguata alle richieste originate immagino dai contadini, che ritenevano tale percorso non necessario, inserito nel protetto cuneo verde, con perdita di superfici agricole e di eccessiva larghezza". La larghezza della pista verrà pertanto ridotta a 5,5 metri (in sintesi una normale pedo-ciclabile, con due corsie per le biciclette, una stretta striscia erbosa divisoria ed una corsia di circa 1,5 metri per i pedoni). L’area passerà dai 4.500 mq previsti a 2.800 mq.

Rimane il rammarico per il ridimensionamento dell’opera che, qualora mantenuta la larghezza inizialmente prevista, poteva essere un ulteriore valore aggiunto per la città.

"Nonostante la positività dell’intervento - osserva ancora Della Ratta - la ritengo un’occasione persa per dare respiro ai cittadini tramite una bella passeggiata all’aperto, anche in considerazione che si è spacciato tale nuovo percorso quale sostitutivo alla libera percorrenza di via della Vigna, che sta vedendo tanti ostacoli dalle stesse lobby che riescono ad orientare alcune scelte inerenti il capoluogo. Ovviamente nel suo insieme rimane la positività dell’intervento, tra l’altro originata da una proposta del consigliere Gabriele Repetto, che ha visto nel merito approvata una sua mozione. Rimane il rammarico per il ridimensionamento dell’opera che, qualora mantenuta la larghezza inizialmente prevista, poteva essere un ulteriore valore aggiunto per la città".

Bild
Profil für Benutzer Frei Erfunden
Frei Erfunden Mo., 28.03.2022 - 07:54

Le sembra più offensivo un cancello chiuso per tanti che un linguaggio a volte anche usato in maniera provocativa in confronto a pochi privilegiati.
la sua parabolina del bosco per tanti ciclisti, confinanti e cittadini è offensiva in maniera ipocrita. così come lo sono certi interventi del comune di Bolzano per servire delle lobbi.

Mo., 28.03.2022 - 07:54 Permalink