Gesellschaft | La nomina

L’Avis ha un nuovo presidente

Si tratta di Diego Massardi, eletto all’unanimità. Diversi i progetti per il prossimo futuro: coinvolgere più giovani e aumentare le collaborazioni. I dettagli.
Diego Massardi
Foto: AVIS

Vento di novità all’AVIS, l’associazione volontari del sangue che coordina il Centro trasfusionale dell’ospedale di Bolzano dove giunge il sangue da tutta la Provincia. Diego Massardi, 45 anni, libero professionista, è stato eletto nuovo presidente all’unanimità; Renate Prader è vicepresidente vicaria e Laura Pizzetti la rappresentante nell'AVIS a livello nazionale (il direttivo resta in carica per quattro anni). L’Alto Adige, è bene ricordare, ha raggiunto un obiettivo importante: può contare su un’autonoma riserva di sangue. 20mila sono i donatori volontari che danno il loro contributo. La maggior parte dona regolarmente, e alcuni di loro conoscono l'impegno come 'vigili di fuoco' per la banca provinciale del sangue: se un gruppo sanguigno risulta scarseggiare, oppure ne aumenta la richiesta a causa di circostanze imprevedibili, l'ufficio dell'AVIS contatta ad hoc i singoli donatori, con la preghiera di andare subito a donare. La maggior parte dei donatori riceve per tempo tale comunicazione, così che possa essere fissato un appuntamento.

Progetti per il futuro

La prima “mission” è attirare giovani donatori. “Ogni anno - spiega il neopresidente Massardi - ben 2mila donatori e donatrici lasciano per ragioni di età, è possibile donare il sangue, infatti, fino a 65 anni. Il mio predecessore, Erich Hanni, ha dato vita ai primi gruppi giovani dell'AVIS: con il direttivo mi impegnerò affinché oltre a Bolzano e a Merano anche in ogni comunale ci sia un gruppo giovani”. A tal proposito l’intenzione dell’AVIS è quella di intensificare i contatti con le scuole: “Vogliamo far capire ai 15-16enni quale enorme servizio possono offrire alla società dal momento che compiono 18 anni”, afferma Massardi che comunica le sue idee anche per il settore organizzativo. Le sedi distaccate dislocate nei comuni AVIS, dice, devono essere messe maggiormente in rete tra loro. “Per questo intendiamo armonizzare le procedure interne e standardizzarle a livello provinciale; se a Merano un nostro collaboratore è in ferie, la telefonata dev'essere inoltrata alla sede AVIS più vicina”.

E ancora: “Vogliamo intensificare il più possibile i nostri rapporti con le associazioni omologhe all'estero”, riferisce il presidente, la Croce Rossa in Baviera e Tirolo del Nord, peraltro, sono già partner dell'AVIS. Una più stretta collaborazione auspica Massardi anche con AIDO, ADMO e Adisco, partner che si impegnano rispettivamente nella donazione degli organi, del midollo osseo e del cordone ombelicale. “Fermo restando che il sangue si può donare regolarmente, abbiamo l'obiettivo comune di richiamare le persone alla solidarietà e al volontariato. Assieme siamo più forti”, così Massardi.