Chronik | alloggi pubblici

Attenti al pitone in casa

Nuove regole per i 1.500 inquilini delle 700 case comunali a Bolzano. Niente animali proibiti e rispetto degli altri. La multa di 50 euro. Repetto: "Sanzione utile".
dsc_0022_1.jpg
Foto: Comune Bolzano

Il divieto di tenere animali esotici proibiti dalla legislazione, l’obbligo di tenere quelli domestici in condizioni di igiene e di vivibilità per l’appartamento e l’edificio, le responsabilità dei condomini sui danni e i vandalismi per gli ascensori, il divieto di parcheggiare camper, roulotte e furgoni nei piazzali. Infine la sanzione per le “comprovate e gravi o reiterate violazioni” dell’importo di 50 euro, “raddoppiabili in caso di recidiva o di particolare gravità”. Sono i punti del nuovo regolamento per le case comunali date in affitto che ha approvato il consiglio comunale di Bolzano.

La delibera che ha ricevuto 38 sì dei presenti in aula rende più attuali le norme che risalivano al 1997. “Il mondo si è evoluto ed era necessario un aggiornamento” afferma Sandro Repetto, assessore alle politiche sociali della giunta Caramaschi. Regole e sanzioni riguardano una fetta significativa della popolazione di Bolzano: sono oltre 1.500 gli inquilini che vivono nei 700 alloggi di proprietà dell’amministrazione. Mantenere il decoro e la convivenza è lo scopo del testo.

Il mondo si è evoluto ed era necessario un aggiornamento del regolamento per tutelare la convivenza (Sandro Repetto)

 

Le ore di quiete

Il nuovo regolamento contiene un aggiornamento della terminologia tecnica (i locatari sono stati sostituiti dai concessionari) e diverse prescrizioni. Per tutelare la vivibilità è indicato in grassetto l’obbligo di “avere il massimo rispetto nelle ore di riposo tra le ore 21 e le ore 7 e le 12.30 e le 15, salvo diversa prescrizione dei singoli regolamenti condominiali”. Vietato in generale “arrecare disturbo al vicinato con rumori e suoni molesti di qualsiasi natura; usare apparecchi radio e tv ad alto volume”.

 

Vandalismi

Per i vandalismi con autore ignoto l’amministrazione si riserva di rivalersi sui condomini. “Verificandosi danni allo stabile – si legge –, sue pertinenze, impianti, tubazioni e scarichi di uso comune, compresi gli ingombri, provocati da incuria, vandalismo e altro fatto doloso o colposo, senza che sia possibile identificare l’autore, il Comune può rivalersi pro quota su tutti i concessionari dello stabile interessato”.

 

No a stenditoi e antenne non autorizzate

Vietato anche “esporre alle finestre, o in modo visibile oltre l’altezza del parapetto dei balconi, biancheria, indumenti o altri oggetti” e installare stenditoi fuori da balconi e facciate e antenne televisive o satellitari senza autorizzazione preventiva.

 

Benessere degli animali

Il proprietario è tenuto al benessere del proprio animale. “Il concessionario provvede ad assicurare agli animali nutrimento, benessere ed idonee condizioni di vita ed igiene” viene precisato. “Qualora l’animale abbia ripetutamente causato disturbi o molestie, eccedenti la normale tollerabilità” il Comune si riserva di allontanare il proprietario.

 

Le violazioni

Corposo il capitolo parcheggi e garage, con il divieto ad esempio di “trasformare l’autorimessa in magazzino o laboratorio”.

C’è poi il capitolo violazioni: l’inosservanza delle disposizioni, ripete il Comune, può portare anche “all’avvio della procedura di revoca dall’assegnazione dell’alloggio e la risoluzione di diritto della concessione – contratto con addebito delle eventuali spese”.

 

Sanzione bassa ma (si spera) efficace

“La multa – nota Repetto –, che esisteva anche prima ma non era così ben definita, è stata tenuta volutamente bassa perché chi entra nelle case comunali non ha da sperperare denaro. Tuttavia una sanzione serve a tenere presente che ci devono essere alcune regole chiare.

La multa, che esisteva anche prima ma non era così ben definita, è stata tenuta volutamente bassa perché chi entra nelle case comunali non ha da sperperare denaro. Tuttavia una sanzione serve a tenere presente che ci devono essere alcune regole chiare

Per gli animali ad esempio la situazione doveva essere gestita perché tantissimi nostri concessionari lo hanno”. Non ci sono stati casi eccezionali – nessun pitone sfuggito in altri alloggi insomma – ma le regole servono secondo l’amministrazione. “Da un lato siamo felici che abbiano questa compagnia, ma dall’altro devono rimanere in una gestione di convivenza” conclude l’assessore.