Gesellschaft | L'iniziativa

Molestie in piscina

Il Centro antiviolenza della Valle Isarco invia una lettera a tutte le piscine della provincia per denunciare le violazioni sessuali. L’Aquarena di Bressanone risponde.
Piscina
Foto: Pixabay

Costumi sottratti sott’acqua “per scherzo” e apprezzamenti a voce alta fatti sul corpo delle ragazze, sono queste le esperienze più frequenti che si verificano nelle piscine della provincia di Bolzano secondo i racconti fatti dalle giovanissime (l’età media è dai 14 ai 17 anni) alle operatrici dei centri antiviolenza.

“Un paio di volte è anche accaduto che un visitatore si aprisse l’asciugamano davanti alle ragazze e mostrasse in pubblico le pudenda, altri si sono cambiati i vestiti denudandosi negli spazi comuni”, racconta Annmarie Spelbring, operatrice del Centro antiviolenza della Valle Isarco coinvolta anche nell’iniziativa della Provincia “Io dico no” che consiste in workshop organizzati nelle scuole per sensibilizzare le ragazze e prevenire la violenza. Sull’argomento l’attenzione deve restare alta e nessuna circostanza va sottovalutata. Il Bezirksgemeinschaft Eisacktal ha quindi inviato una lettera a tutte le piscine della provincia per informare i propri collaboratori sul tema delle violazioni sessuali.

Il primo a raccogliere l’appello è l’Acquarena di Bressanone; il team di bagnini si è incontrato per un workshop, con l’obiettivo di elaborare una strategia, che garantisca alle giovani ragazze una visita spensierata in piscina. Lo scopo dell’incontro era uno scambio di esperienze e osservazioni, in modo da facilitare ai nostri collaboratori la distinzione tra gioco e violazione e quindi proteggere meglio le giovani ragazze”, riferisce Doris Augschöll, coordinatrice della struttura.

Non è tutto. Due anni fa Peter Palese dell’agenzia assicurativa ITAS Bressanone – Palese e Senn – ha dato vita all’azione di beneficenza “paperelle per una giusta causa”. Gli ospiti della piscina possono acquistare una paperella gialla al costo di 2 euro, l’intero ricavato della vendita viene destinato al Centro Antiviolenza Valle Isarco.