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20 milioni annui non bastano

Le risorse stanziate per il recupero salariale del corpo insegnante non bastano, secondo quanto segnalato dai sindacati della scuola.
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Foto: creative commons
"20 milioni di euro annui dal 2022 non consentono di realizzare il recupero salariale relativo al triennio precedente previsto dal Protocollo d’Intesa siglato con la Giunta Provinciale”, hanno dichiarato i segretari provinciali dei sindacati della scuola Hubert Kainz (SGBCISL Schulescuola), Petra Nock (SSG/ASGB), Stefano Fidenti (FLC/CGIL-AGB) e Alessandro Salsotto (UIL SGK Scuola), a seguito del secondo incontro di contrattazione per il rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale (CCP) del personale docente delle scuole a carattere statale, tenutosi ieri mattina (25 luglio). “Salutiamo positivamente l'avvio della contrattazione, ma segnaliamo che le risorse stanziate sono insufficienti”, hanno sottolineato.
 
Secondo le organizzazioni sindacali, inoltre, “il testo proposto dalla delegazione pubblica presenta evidenti criticità, in modo particolare non è accettabile vincolare l’aumento della retribuzione professionale a possibili aumenti del carico di lavoro orario settimanale.” Come infatti spiegano: “l’orario di lavoro non è tema che possa essere discusso in modo disorganico in un accordo stralcio e gli aumenti orari proposti non sono neppure in linea con le indicazioni della Giunta che puntavano ad avvicinare i docenti delle scuole statali ed i docenti delle scuole professionali.”
Verrà dunque chiesto un incontro urgente alla Giunta per chiarire questi aspetti, concludono i quattro segretari di categoria: “sia per chiedere la messa a disposizione di ulteriori risorse, che per la rimodulazione dei premi di produttività, nonché per contrastare gli effetti dell’inflazione ’impazzita’ di questi ultimi mesi”.