Politik | Toponomastica

"Durwalder opera un crimine culturale"

Süd-Tiroler Freiheit reagisce con sdegno alle indiscrezioni filtrate sulla stampa locale che riguardano i provvedimenti di revisione della toponomastica contrattati direttamente tra il governo e la Svp.
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Foto: Salto.bz

La rivelazione dei dettagli sull'accordo tra il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio e i vertici della Svp sta producendo le prime reazioni. In un comunicato stampa diffuso oggi (26 agosto) e firmato da Eva Klotz, Süd-Tiroler Freiheit ritiene che il risultato dell'accordo sia „peggio di quanto paventato nel settembre del 2010“, quando fu firmato l'accordo tra Durnwalder e l'allora ministro Raffaele Fitto. Il rammarico di Klotz si concentra sul fatto che adesso non solo non sparirebbero i nomi istituiti da Ettore Tolomei, ma rimarrebbero pure molti di quelli creati dopo, quindi non di marca apertamente fascista. Tra i toponimi giudicati in modo particolarmente negativo: „Bosco dei banditi“ (Bannwald), „Bosco dei ladri“ (Stelenwald), „Gran ladro“ (Hoher Dieb) e „Gran pilastro“ (Hochfeiler). Süd-Tiroler Freiheit rinfaccia così al presidente Durnwalder di operare al servizio della falsificazione degli insediamenti storici dell'Alto Adige (o meglio: Südtirol) commettendo un vero e proprio crimine culturale.