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Rot2Grün, il „modello Turingia“

Visita sudtirolese per il Ministerpräsident della Turingia Bodo Ramelow (Linke) che espone l'esempio della coalizione rosso-rosso-verde. Un modello per tutta la Germania?

Ob-la-di, Ob-la-da: la coalizione rosso-rosso-verde potrebbe essere un'opzione anche a livello federale, ma nessuno dei tre partiti ne vuole parlare apertamente“: all'indomani delle recenti elezioni regionali a Berlino – che hanno visto l'avanzata della destra populista dell'Alternative für Deutschland (AfD) e un crollo della CDU – il settimanale tedesco Die Zeit s'interroga sul futuro della grande coalizione, dato il vistoso calo di consensi del partito della cancelliera Angela Merkel e in vista del voto federale dell'anno prossimo. Una maggioranza rot-rot-grün (rosso-rosso-verde, ovvero un'alleanza tra i socialdemocratici della SPD, la Linke/sinistra e i Verdi) come quella uscita dalle urne berlinesi potrebbe così diventare un'opzione per tutta la Germania. Una realtà dal dicembre 2014 in Turingia, primo Land della Germania post-1989 a essere presieduto da un esponente della Linke, il partito membro della sinistra europea fondato nei primi anni duemila da Oskar Lafontaine.

Il Ministerpräsident della Linke della Turingia Bodo Ramelow, in visita ufficiale in Sudtirolo per stringere contatti economici tra la regione della ex-Germania Est e la nostra provincia, ha colto l'occasione per un incontro informale con una delegazione di Verdi e SEL guidata dal deputato Florian Kronbichler, ieri (25 settembre) a Bolzano. Presente anche la Console generale della Germania a Milano Jutta Wolke; assente invece per altri impegni il sindaco Renzo Caramaschi. Ramelow si è informato sulla situazione politica in Sudtirolo alla vigilia del referendum costituzionale in Italia, ma soprattutto ha esposto ai compagni italiani il modello „di successo“ del governo SPD-Linke-Grüne a Erfurt, grazie alla chiara suddivisione tra piano amministrativo e confronto politico: „Il governo è apparato, il partito è politica“. „Tutti e tre i partiti devono godere di buona salute durante la legislatura, altrimenti perde tutta la coalizione – sostiene Ramelow – perciò ci dev'essere solidarietà tra i partner di governo, e difendersi a vicenda nei momenti di difficoltà senza che nessuno si senta il capro espiatorio, resti con il Schwarzer Peter in mano“. Nel Bundesrat (la camera dei Länder) il governatore della Turingia rappresenta il proprio governo, non il suo partito, e dai consigli dei ministri esce solamente con una posizione comune: „Lavoriamo a nuovi metodi della politica, a nuove forme della cultura politica“. Un'esperienza positiva, quella della Turingia, dovuta alla popolarità del presidente – per molti anni un attivissimo sindacalista – ma anche al rispetto che SPD e Verdi hanno nei confronti delle sue idee politiche, ad esempio sulla NATO: „La AfD approfitta di ogni litigio, per mostrare i deficit del sistema dei partiti tadizionali, così come fa il Movimento 5 Stelle in Italia“.

È la prima volta che un presidente della Linke visita il Sudtirolo“, ringrazia Kronbichler, „beh, è la prima volta che ne esiste uno!“ risponde con una risata Ramelow. Chissà che il prossimo Cancelliere non sia anch'esso Rot2Grün.

 Da sinistra verso destra: Luca Di Biasio (SEL), Hans Heiss (Verdi), Bodo Ramelow, Florian Kronbichler e Riccardo Dello Sbarba (Verdi)