Gesellschaft | Interventi

Inferriate contro i bivacchi

Barriere di ferro davanti al Despar di corso Libertà a Bolzano. E sul retro di Palazzo Widmann. Rabini (Verdi): “Misure inaccettabili, valutiamo alternative”.
Senzatetto
Foto: Pixabay

La linea dura contro i bivacchi abusivi era già stata, malgrado le proteste, ben delineata dal sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi già lo scorso agosto con una relativa ordinanza. Nel recente passato il dito è stato spesso puntato sul quartiere di Gries, in particolare sullo spazio antistante al Despar di Corso Libertà dove sovente i clochard si accampavano, in condizioni igieniche precarie, confortati d'inverno dal calore che fuoriusciva dalle grate di aerazione sul pavimento. L’area era stata in seguito sgomberata e ripulita ma, per evitare ritorni indesiderati, la società Aspiag, concessionaria del marchio Despar, ha fatto collocare delle barriere di ferro intorno alla struttura, con il beneplacito del Comune.

 

 

Inferriate simili, fra l’altro, sono apparse anche sul retro di Palazzo Widmann. “In questi giorni in cui la città si illumina e si prepara al Natale, le misure anti-bivacco e di allontanamento e spostamento dei poveri da una zona all’altra della nostra città indignano e fanno male ai tanti e tante che credono che sia la solidarietà ad essere decorosa e non la lotta ai poveri”, dichiara a salto.bz Chiara Rabini, consigliera comunale dei Verdi a Bolzano, contraria alle misure adottate finora nei confronti degli homeless.

L’inferriata rappresenta il simbolo del nostro fallimento

“Le multe inflitte ai clochard, gli sgomberi di senzatetto, le inferriate - prosegue Rabini - oltre ad essere moralmente inaccettabili, nulla aiuteranno nella lotta all’emarginazione e all’inclusione sociale o al decoro cittadino. L’inferriata rappresenta il simbolo del nostro fallimento. In certi particolari luoghi serve a garantire le condizioni igieniche sanitarie necessarie, ma alla fine comportano solo uno spostamento dei senzatetto in zone limitrofe o altri quartieri della città senza alcuna attenzione ai bisogni della persona”.

 

 

Misure alternative

 

La consigliera comunale dei Verdi insiste su interventi di assistenza a lungo termine, su luoghi di vita e cura dignitosi, sul coltivare relazioni umane, e su una gestione più flessibile volta a risolvere singoli casi, nonché su più risorse dedicate al sociale che potranno aiutare i più emarginati a “ritrovare la strada per iniziare una nuova vita. L’amministrazione comunale e i servizi sociali cittadini dedicano infatti a malapena il 4% del budget Assb per l’inclusione sociale e lotta alla povertà, quasi l’importo più basso tra tutte le aree di competenza e questo nonostante il numero di utenti sia in paragone il più elevato”. 

L’amministrazione comunale e i servizi sociali cittadini dedicano infatti  a malapena il 4% del budget Assb per l’inclusione sociale e lotta alla povertà, quasi l’importo più basso tra tutte le aree di competenza e questo nonostante il numero di utenti sia in paragone il più elevato

Rabini fa sapere di aver chiesto alla giunta di implementare alcuni punti specifici per migliorare la situazione. Si parte dall’accompagnamento alla ricerca di casa e lavoro, progetto peraltro già avviato; rendere disponibili più appartamenti o piccole strutture per i senzatetto (compreso il progetto housing first) e soluzioni alternative di sostegno in inverno per chi non riesce ad accedere ai grandi dormitori. Non solo. La proposta comprende anche la costituzione di piccoli centri diurni per evitare che la gente nelle ore diurne sia costretta in strada; un centro di assistenza e cura per persone vulnerabili e un centro interculturale di psicoterapia; più progetti di comunità e di prevenzione; e infine la continuazione, l’istituzionalizzazione e il rafforzamento della Rete cittadina per misure coordinate di assistenza alle persone in strada. Al sindaco piacendo. 

 
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Profil für Benutzer alfred frei
alfred frei Mo., 26.11.2018 - 14:01

mentre la forbice fra ricchi e poveri diventa sempre più grande, aumentano anche le misure di sicurezza contro i derelitti e
gli esclusi, per il prossimo natale leggiamo la novella di Charles Dickens alla rovescia e togliamoci il fastidio di essere umani.
alleluia !

Mo., 26.11.2018 - 14:01 Permalink
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Profil für Benutzer Massimo Mollica
Massimo Mollica Mo., 26.11.2018 - 14:27

Credo di avere la stessa sensibilità della signora Chiara Rabini.
Dal punto di vista idealistico però trovo moralmente più inaccettabili che un essere umano dorma senza un tetto per strada, senza una famiglia che se ne prenda cura, piuttosto che la posa di un'inferriata! Trovo altrettanto inacettabile che esseri umani (perché di questo si parla) se ne stiano senza una prospettiva, un fine, al parco della stazione, bivaccando senza uno scopo! Di fatto trovo moralmente inaccettabile che venga meno la comunità intesa come famiglia di eprsone che vivono nello stesso apese.
Mi piacciono davvero tanto invece le proposte della signora Chiara Rabini e vorrei che il PD le appoggiasse, oltre che naturalmente il Sindaco. Queste proposte aiutano non solo queste persone ma anche noi a ritrovare l'umanità persa, a ricreare comunità!
Aggiungo un'ulteriore porposta già segnalata in un mio articolo su Salto. Almeno limitatamente per il periodo invernale riapriamo lo stabile comprato dalla Provincia con i nostri soldi e schifosamente chiuso da anni (UNA COSA INDEGNA) vicino alla stazione dei treni. Riapriamolo temporaneamente per le associazioni di volontari, per chi cerca riparo dal freddo. Diamo una change a chi vuole migliorare la propria vita!
E chissà se a forza di ripeterlo anche i partiti si faranno partecipi della mia richiesta.

Mo., 26.11.2018 - 14:27 Permalink