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L’Alto Adige si tinge di rosso

Da lunedì 29 in "lockdown" altri 16 comuni altoatesini. In tutto ora sono 36. Dal 6 dicembre, invece, varranno le regole del Supergreen Pass del governo.
coronavirus
Foto: upi

L’annuncio ufficiale arriverà in serata ma quel che è certo è altri 16 comuni altoatesini allungheranno la lista di quelli già messi in lockdown. L’ordinanza n.36 firmata oggi (26 novembre) dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher che uscirà nelle prossime ore tingerà ulteriormente di rosso l’Alto Adige, una delle province più colpite del territorio nazionale. I comuni che dal 29 novembre al 5 dicembre saranno dichiarati “zona rossa” sono i seguenti:

  • San Martino in Passiria
  • Lasa
  • Gais
  • Prato allo Stelvio
  • Fiè allo Sciliar
  • Laces
  • Tirolo
  • Campo Tures
  • Valle Aurina
  • Perca
  • Malles Venosta
  • Selva dei Molini
  • Monguelfo Tesido
  • Selva di Val Gardena
  • Villandro
  • Cermes


Con la nuova ordinanza saranno in tutto 36 (su 116) i comuni in lockdown assieme, lo ricordiamo, a: Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

Aggiornamento delle 18.20

Dal 6 dicembre, annuncia Kompatscher, in tutta la provincia varrano le regole del Super Green Pass introdotte del governo di Roma. “Con una nuova ordinanza recepiremo le regole nazionali del Super Green Pass, così che dal 6 dicembre esse possano essere applicate anche in Alto Adige” ha spiegato il presidente della Provincia Kompatscher. Con il nuovo provvedimento, a partire dal 6 dicembre decadrà il regime stabilito dalle ordinanze Nr. 34 e odierna nei 36 Comuni attualmente interessati. Una applicazione anticipata del Super Green Pass non è invece possibile a causa dell’attuale classificazione dell’Alto Adige come zona bianca. Tale possibilità è prevista invece solo nelle zone attualmente gialle e oltre.

Classificazione secondo tre specifici criteri

Per la classificazione dei Comuni nelle fasce di rischio ci sono tre criteri elaborati e stabiliti dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige insieme al Ministero della Salute:

1 – un’incidenza settimanale di contagi superiore alle 800 unità per 100.000 abitanti.

2 – una quota di vaccinati (ciclo completo) sotto l’80% della popolazione residente

3 – il numero di persone attualmente positive al virus Sars-CoV-2 deve superare le 5 unità.

Tutti i Comuni interessati riceveranno dall’Azienda Sanitaria una comunicazione contenente i numeri esatti che li classificano come destinatari di misure speciali.

Coprifuoco notturno, nessun evento pubblico e mascherine FFP2

Per i cittadini degli attuali 36 Comuni interessati dalle norme più restrittive, fra le 20 e le 5 del mattino sono consentiti solo gli spostamenti giustificati da comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute o situazioni di necessità. Per questi spostamenti è necessaria un'autodichiarazione che deve essere compilata prima o direttamente durante il controllo.

Le attività sportive e l'esercizio fisico all'aperto sono permessi anche in aree attrezzate per questo scopo e nei parchi pubblici. Tuttavia, una distanza di almeno due metri da altre persone deve essere mantenuta durante le attività sportive, e una distanza di almeno un metro durante qualsiasi altra attività. Durante l'attività motoria, si deve anche indossare la mascherina. Non sono permesse attività sportive o motorie tra le 20 e le 5 del mattino.

Tutti gli eventi pubblici (compresi quelli culturali, ricreativi, sportivi o fieristici) in spazi chiusi privati o pubblici sono sospesi. Sono sospese anche le prove e le esibizioni di cori e bande musicali, così come le rappresentazioni teatrali, le proiezioni cinematografiche, le conferenze e simili incontri in presenza.

Le manifestazioni organizzate aperte al pubblico possono svolgersi all'aperto in aree delimitate nel rispetto delle misure di sicurezza di cui all'allegato A su presentazione del Green Pass (guarito, vaccinato, testato). I protocolli di sicurezza specificheranno le restrizioni di accesso per evitare assembramenti e mantenere le distanze minime. Gli eventi sportivi e le competizioni di livello nazionale e internazionale e gli eventi analoghi organizzati dalle associazioni e federazioni sportive possono svolgersi nel rispetto dei protocolli di sicurezza delle rispettive associazioni sportive.

Le sessioni di allenamento degli atleti che partecipano agli eventi e alle competizioni approvate sono consentite nel rispetto dei protocolli di sicurezza dell'organo di governo sportivo pertinente. Le restanti competizioni sportive all'aperto sono permesse solo per gli sport individuali e non per gli sport di contatto e la presenza del pubblico è vietata.

Le maschere FFP2 o equivalenti devono essere indossate in tutti gli spazi chiusi (tranne che nella propria casa). All'esterno, le maschere chirurgiche o di grado superiore devono essere indossate se la distanza interpersonale di un metro non può essere mantenuta in modo permanente. In ogni caso, questo vale per tutti gli assembramenti di persone, e quindi ad esempio nei centri delle città e dei paesi, nelle piazze, nei mercati e nelle code d’attesa.

All'interno degli esercizi commerciali, sia i clienti che il personale devono indossare maschere FFP2 o equivalenti. Un cliente ogni 10 metri quadrati di spazio corrisponde al numero di presenze contemporaneamente consentite nei suddetti ambienti, mentre un massimo di due clienti sono ammessi contemporaneamente nei negozi grandi meno di 20 metri quadrati. Si deve garantire una distanza interpersonale di almeno un metro. L'accesso deve essere scaglionato in modo che le persone non rimangano nei locali più del necessario per gli acquisti.

Negli esercizi di ristorazione, le consumazioni seduti con un massimo di 4 persone al tavolo sono consentite fino alle 18:00, a condizione che siano rispettate le misure di sicurezza dell'allegato A (Legge provinciale 8 maggio 2020, n. 4). Le strutture ricettive possono servire i loro ospiti interni anche dopo le 18:00.

Vendite da asporto e a domicilio sono permesse dalle 5 del mattino alle 20. Assembramenti non sono consentiti né all'interno né all'esterno dei locali. Anche le mense e analoghi servizi di ristorazione con catering possono continuare le loro attività. In tutti i casi di cui sopra vanno rispettate le norme di sicurezza. Nessuna limitazione per asili, scuole e servizi per l'infanzia.

 

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Josef Ruffa Fr., 26.11.2021 - 17:45

Però è importante tenere i mercatini di Natale aperti, per non parlare di certe attività sportive in procinto di partire. "Venghino" le masse, "venghino".

Fr., 26.11.2021 - 17:45 Permalink