Wirtschaft | I dati

Alto Adige spendaccione

La fotografia del Sole 24 ore: i comuni altoatesini sono fra quelli che sborsano di più per l’acquisto di beni oltre che per le opere pubbliche. Svetta Corvara in Badia.
Soldi
Foto: Pixabay

Nel 2018 la maggiore spesa pro capite per l’acquisto di beni e servizi, e per l’esecuzione di opere pubbliche si registra in Alto Adige, in Valle d’Aosta e, anche se in misura minore, in Sardegna. È quanto emerge dall’indagine condotta da “ContrattiPubblici.org”, un progetto di Synapta finalizzato a raccogliere i dati relativi alle spese della pubblica amministrazione per offrire servizi di business intelligence. Dai risultati del censimento, compilato utilizzando le informazioni che le amministrazioni comunali rendono pubbliche, Infodata de Il Sole 24 ore ha realizzato una mappa (vedi sotto) da cui si evince che la spesa è, nella stragrande maggioranza dei comuni altoatesini, superiore ai 5mila euro per residente.
Il picco si registra a Corvara in Badia dove la spesa è stata di 452.897 euro pro capite nel 2018. A considerevole distanza spunta poi Selva di Val Gardena con 14mila euro pro capite, Moso in Passiria: 13.931 euro e Tires: 12.632 euro. Più moderate Bolzano e Laives, rispettivamente 2.568 euro e 2.152 euro. Il più parsimonioso è invece il comune di Marebbe con 988 euro di spesa per residente.

 

 

Va detto che numeri altissimi, come quelli di Pettinengo, nel biellese, dove la spesa pro capite nel 2018 ha sfiorato gli 850mila euro, potrebbero dipendere dal fatto che le amministrazioni abbiano pubblicato male i propri dati, fa notare ContrattiPubblici.org.

Come specifica infine Il Sole 24 ore tuttavia “l’indicazione della quantità di soldi spesi non deve essere inteso come un indice di qualità dell’attività di un’amministrazione comunale. Ridurre al minimo le spese e, soprattutto, gli investimenti potrebbe essere al contrario un segnale di immobilismo. Un valore elevato, al contrario, può essere dovuto ad un importante opera pubblica. Il tema, insomma, non è solo quanto si spende, ma anche perché lo si fa. Ma questo la mappa non è in grado di dircelo”.