Umwelt | Criteri

“L’alba di una nuova era”

Ecco le nuove linee guida che garantiscono ai Comuni fondi di compensazione ambientale anche per le concessioni di medie centrali idroelettriche.
Ernesto Scarperi, Richard Theiner e Flavio Ruffini
Foto: Usp/mb

“Abbiamo inaugurato una nuova era nella gestione idroelettrica dei nostri corsi d’acqua”, esordisce così l’assessore provinciale all’ambiente e all’energia Richard Theiner presentando stamane (27 febbraio) i nuovi criteri - elaborati dall’Agenzia provinciale per l’ambiente in accordo con il Consiglio dei Comuni e il Tavolo dell’energia - per i fondi di compensazione ambientale spettanti ai Comuni anche dalle concessionarie di medie centrali idroelettriche.

Cosa cambia

Fino a questo momento i fondi erano dovuti dai concessionari solo per le grandi centrali idroelettriche (sopra i 3000 kW), da ora si applicano anche alle domande di concessione per nuovi impianti di medie dimensioni con una potenza nominale media annua fra 220 kW e 3000 kW (anche nei casi di rinnovo di concessione). Un sistema di finanziamento, commenta Theiner, “unico nell’arco alpino per la sua dimensione e l’attenzione agli aspetti ecologici”. Nello specifico i fondi di compensazione per le centrali idroelettriche medie sono interamente destinati ai Comuni rivieraschi, che elaborano piani triennali specificando le misure da realizzare con i fondi. Se la centrale interessa più Comuni i fondi vengono suddivisi secondo una ripartizione proposta dai Comuni stessi. I fondi per le grandi centrali spettano invece per due terzi ai Comuni e per un terzo alla Provincia, “ma restano riservati agli interventi ambientali nei Comuni e non confluiscono nel bilancio provinciale”, spiega l’assessore.

A cosa servono i fondi

I finanziamenti potranno essere utilizzati per diverse misure proposte dai Comuni, per programmi di tutela di biotopi e di specie animali, ad esempio, miglioramento di sentieri e aree ricreative pubbliche, ma anche ampliamento della rete del teleriscaldamento, energia a prezzo ridotto per gli utenti allacciati alla rete dei Comuni rivieraschi, o ancora per ridurre il traffico motorizzato e implementare l’efficienza energetica e la tutela ambientale. Novità rilevante è costituita dalla possibilità, inoltre, di finanziare misure di prevenzione delle calamità naturali (elaborazione e attuazione dei piani delle zone di pericolo, risanamenti di zone franose, progetti di rimboschimento, realizzazione di strutture centrali per la telecomunicazione). “Questi fondi diventano un criterio nella gara per le concessioni e dall’interesse privato risulta quindi un interesse pubblico generale”, sottolinea il direttore dell’APPA (Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente) Flavio Ruffini.

I numeri

Ulteriori dettagli sono stati forniti dal direttore dell’Ufficio tutela acque Ernesto Scarperi: i criteri riguardano circa 150 medie centrali e a regime sono previsti per i Comuni introiti da fondi ambientali per 3,5 milioni di euro all’anno (35 euro pro kW). Sono esclusi dalle linee guida i fondi dovuti dalle grandi centrali idroelettriche, che li versano in base ai disciplinari di concessione per un totale di 15,6 milioni di euro all’anno (38 euro pro kW), a cui si aggiungono i 2,6 milioni annui dovuti dalle 3 centrali in concessione provvisoria (Brunico, Marlengo, Val di Vizze). I fondi sono composti da una quota fissa e da una variabile, calcolate in base alla media annua del prezzo dell’energia e all’effettiva produzione annua dell’impianto, e sono legati alla durata della concessione. Il piano delle misure viene predisposto da un comitato di centrale tramite un protocollo di intesa che è approvato dai Comuni, dal concessionario e dalla giunta provinciale. 

 

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martin hilpold Mi., 01.03.2017 - 12:04

Umweltgelder der Gemeinden können jetzt auch dazu verwendet werden, Schutzwälle in Wäldern anzulegen, bei dem der Wald weggebaggert wird. Umweltgelder können nun auch dafür eingesetzt werden, ganze Hänge einzudrahten- Landschaftsverschandlung und Zerstörung der natürlichen Felslebensräume inklusive. Die Wildbach- und Lawinenverbauung wird mit Umweltgeldern der Gemeinden beschäftigt, dies ist Bevölkerungsschutz und nicht Umweltschutz!
Die Umweltgelder, welche in die Kassen der Provinz fließen, werden hauptsächlich von der Agentur für Bevölkerungsschutz verwendet, welche die Bäche umbaut und Auwälder wegbaggert. Mit Südtirols Umweltmillionen wird kräftig gebaut und der Umwelt Schaden zugefügt. Die Zerstörung der Natur mit Umweltmillionen hat System, jetzt auch auf Gemeindeebene.

Mi., 01.03.2017 - 12:04 Permalink