Gesellschaft | Diritti

Quel “no” che ha fatto la storia

Dal rifiuto di sposare il suo stupratore all’abolizione del matrimonio riparatore. Giovedì 30 marzo, la vicenda di Franca Viola sarà in scena al Teatro Cristallo.
Franca Viola
Foto: wiki

Siamo nel 1965 in Sicilia, precisamente nel piccolo paesino da Alcamo. A dettare la legge è la mafia locale, in particolare la famiglia dei Melodia, il cui rampollo, Filippo, dopo essere stato rifiutato dalla diciassettenne Franca Viola decide di rapirla e violentarla

Da vittima a disonorata, destinata a venire stigmatizzata e isolata da tutta la comunità a meno che non decida di sposare il suo aguzzino e riscattare così l’onore di famiglia, come richiesto dallo stesso stupratore. Il matrimonio riparatore era disciplinato dall’articolo 544 del codice penale e consentiva di estinguere i reati a carico dell’uomo che si macchiava di sequestro di persona e stupro. Ma Franca, figlia di un mazzadro che l’ha supportata sin dai primi istanti ha rimarcato, ancora una volta il suo no, portando in tribunale – non senza difficoltà e umiliazioni – e facendo condannare il suo stupratore accendendo la miccia di un movimento che ha portato il 5 settembre 1981 all’abolizione del delitto d'onore e del matrimonio riparatore, una sgradita eredità del Codice Rocco fascista.

Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza

Giovedì prossimo, 30 marzo alle 20.30 al Teatro Cristallo di Bolzano andrà in scena lo spettacolo a ingresso gratuito e già tutto esaurito, “No. Storia di Franca Viola” in cui un’attrice, sola, si interrogherà su quale sia il modo migliore per raccontare la storia di “un simbolo”. Sarà una narrazione spedita, che giocherà con generi teatrali e stili interpretativi tra i più vari. 
Il tema della violenza di genere, sarà ovviamente il sottotesto di tutto lo spettacolo, che verrà affrontato con rispetto ma anche con lievità, con una occhio di riguardo nei confronti della stessa Franca che, per il resto della sua vita, ha scelto il silenzio:
Lo spettacolo è stato fortemente voluto dal Comitato Pari Opportunità dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano. L’allestimento scelto per l’occasione è molto intimo, anticipa il Cristallo, con il pubblico sul palco.

“Non fu un gesto coraggioso – sosteneva Franca in un’intervista –. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé. Oggi consiglio ai giovani di seguire i loro sentimenti; non è difficile. Io l’ho fatto in una Sicilia molto diversa; loro possono farlo guardando semplicemente nei loro cuori”.