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Tutto sotto controllo

230 gli interventi, di cui 140 a Bolzano, a causa del recente nubifragio. Kompatscher: “Grazie a tutte le forze di intervento, merito anche del sistema di prevenzione”.
Nubifragio
Foto: Provincia Autonoma di Bolzano

Una lunga notte quella fra il 24 e il 25 giugno scorso. L’ondata di maltempo ha colpito dapprima la media val d’isarco per poi abbattersi sulla val Sarentina e il circondario di Bolzano. Le conseguenze più pesanti sono stati frane e torrenti tracimati. I danni per i privati non sono stati ingenti. “Abbiamo verificato che di fronte a un evento così eccezionale i danni sono stati contenuti, anche grazie alle opere di prevenzione idrogeologica realizzate negli anni. Le strade sono state liberate in tempi rapidi e il traffico garantito. La situazione, per quanto straordinaria, è stata tenuta sotto controllo da un sistema che ha funzionato bene e ha confermato di essere pronto a gestire le emergenze”, ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher nell’odierna conferenza stampa di giunta. 

Nello specifico i vigili del fuoco hanno compiuto oltre 230 interventi, di sui 140 solo a Bolzano: oltre al personale del corpo permanente, si sono mobilitati i vigili del fuoco volontari di Gries, Bolzano centro e Oltrisarco, e quelli vicini di Andriano, Settequerce, Terlano, Frangarto e Cardano. Hanno liberato tre auto intrappolate nei sottopassi e, in particolare, pompato acqua da cantine e garage allagati. 

Nel fare il punto della situazione la giunta ha anche ricordato l’impegno gli operatori del Servizio strade della Provincia, in particolare nel comune di Appiano e sulla Statale del Brennero all’altezza della diga di Funes dove sono stati asportati circa 10mila metri cubi di materiale dopo la frana che ha ostruito la carreggiata. Già alle 19 di ieri sera la strada fra Chiusa e Bressanone è stata riaperta a una corsia e si viaggia a senso unico alternato. Nelle operazioni di sgombero della strada sono stati utilizzati a ciclo continuo 16 camion, 3 escavatori e 2 pale caricatrici gommate. Il fatto che in val d’Isarco siano tracimati solo piccoli torrenti è dovuto alla buona tenuta dei bacini di contenimento. 125mila euro sono stati infine messi a disposizione dell’Agenzia della protezione civile per le misure immediate da adottare nella prima fase, in particolare liberare i bacini di contenimento dei torrenti dal materiale franato a valle.