Gesellschaft | Il caso

“CasaPound, facciamo una scommessa?”

Bonazza (Cpi) contesta i contributi all’associazione Propositiv per il Rainbow Festival e si scaglia contro la madrina Vladimir Luxuria che risponde: “Ossessione omofoba”
Luxuria, Vladimir
Foto: upi

I roboanti “giustizieri” di CasaPound sono di nuovo sull’attenti. Sotto la pressa di un infaticabile battaglia contro l’elargizione a loro dire arbitraria di contributi pubblici per iniziative locali che nasconderebbero presunti scopi politici - ma anche, beninteso, contro l’esuberanza certificata di certe impertinenti testate giornalistiche -, i militanti postfascisti se la prendono stavolta con il “Rainbow Festival 2”, manifestazione che si terrà presso i prati del Talvera il 6 e il 7 luglio, organizzata dall’associazione Propositiv in occasione dei 25 anni di lotta all’HIV/AIDS.

“Abbiamo appena bloccato il contributo al Rainbow Festival in commissione attività sociali perché l’ospite ‘d’onore’ per questa serata sull’HIV ai Prati del Talvera non è un medico o un professionista, ma bensì è l’ex parlamentare Drag-Queen di Rifondazione Comunista, Vladimir Luxuria!”, tuona il consigliere comunale di Cpi Andrea Bonazza. Oltre a CasaPound a votare no alla concessione dei suddetti contributi, pari a 4mila euro, anche Fratelli d’Italia, a favore Noi per Bolzano e Pd, mentre la Lega si è astenuta (Chiara Rabini dei Verdi era assente per ferie). La palla passa ora alla giunta comunale. “Staremo a vedere ma intanto questi quattromila euro Luxuria non li vede”, scrive in un post Facebook Bonazza.

E non li avrebbe mai visti. Già 4 anni fa quando è stato aggiornato lo statuto di Propositiv con l'inserimento delle tematiche LGBT Vladimir Luxuria era stata invitata come madrina dell'evento in questione, ma sempre senza percepire un centesimo, ricorda Danilo Zanvit, ex vicepresidente di Centaurus e già membro della segreteria nazionale di Arcigay oltre che volontario per anni dell’associazione (apartitica, per inciso) Propositiv, la quale “non ha mai fatto mistero che oltre all’opera di sensibilizzazione sul sesso sicuro e sulle malattie sessualmente trasmissibili si batte per i diritti LGBT”.

 

Make-up salato

 

CasaPound non ha altro di cui occuparsi, evidentemente, non vengo certo a Bolzano per fare un comizio elettorale”, dice a salto.bz Luxuria e con il caratteristico piglio sarcastico punge: “Vorrei fare una scommessa con i militanti del movimento: se mai dovessi vedere questi 4mila euro li girerò direttamente a loro, altrimenti saranno loro a darli a me come omaggio alla mia bellezza, intendo infatti spenderli tutti in trucchi”.

Per Luxuria i sedicenti fascisti del terzo millennio hanno una “ossessione omofoba e tentano di mascherare questa avversione adducendo falsità. Mi pare si esternino idee che riconducono a un periodo buio in cui la libertà di espressione non c'era nemmeno”. 

Vorrei fare una scommessa con i militanti del movimento: se mai dovessi vedere questi 4mila euro li girerò direttamente a loro, altrimenti saranno loro a darli a me come omaggio alla mia bellezza, intendo infatti spenderli tutti in trucchi

Zanvit fa inoltre notare che l’astensione in commissione della Lega dovrebbe far riflettere dal momento che il partito da sempre alza le barricate contro le tematiche gender, “è ancora più palese, dunque, che quella di CasaPound è solo propaganda strumentale”. Poco male, tuttavia, sottolinea infine l’attivista, “sarà come con il patrocinio mancato della Provincia di Trento al Dolomiti Pride, una presa di posizione da parte del governatore Ugo Rossi che ha avuto solo l’effetto di smuovere ancora più coscienze e di convincere persone che non avrebbero partecipato all’evento a scendere in piazza, perciò in fondo uscite come queste ci fanno solo pubblicità”.