Politik | Progetto Benko

Bolzano ai tempi (opachi) del "progetto Benko"..

...Almeno dal marzo 2013 sono state avanzate proposte urbanistiche che, pur legittime in sè, hanno poi portato ad un lungo processo in gran parte opaco....
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Questo testo è un estratto di una Relazione più ampia elaborata in occasione di un seminario interno di Sinistra Ecologia Libertù sulle politiche urbanistiche di Bolzano. Riamane attuale per capire come si sia arrivati al voto contrario del Consiglio Comunale di Bolzano e come una tambureggiante propaganda cerchi di occultare e di rovesciare la realtà dei fatti. 

L'articolo 55/quinquies della Legge provinciale urbanistica n. 13/1997 e ss.mm. nel testo introdotto con L.p. n. 10/2013,:si riferisce allo strumento dei Piani di Riqualificazione Urbanistica finalizzati ad affrontare in modo integrato, flessibile e polifunzionale il problema di intervenire complessivamente su una determinata area, ma prevede che possano essere promossi dal Presidente della Giunta Provinciale o da un soggetto privato e così recita:

“(1) II presidente della Provincia e/o il privato proponente, anche in assenza della preventiva individuazione delle aree di riqualificazione urbanistica prevista dall’articolo 55/bis, comma 1, promuovono un accordo di programma per la riqualificazione urbana mediante la presentazione di un'ipotesi di proposta depositata presso il comune.

(2) A seguito della presentazione dell'ipotesi di proposta la giunta comunale delibera entro 30 giorni dalla data del relativo deposito se la stessa è di interesse pubblico e, in caso affermativo, stabilisce i criteri e gli obiettivi nonché la perimetrazione dell'area per la riqualificazione urbana.

(3) Entro i 30 giorni successivi dalla data di avvenuta pubblicazione della delibera della giunta comunale tutti i soggetti interessati possono presentare una proposta di riqualificazione urbana presso il comune. Qualora la proposta provenga da un privato, lo stesso deve avere la disponibilità di almeno due terzi delle aree indicate nella sua proposta ed interessate dalla riqualificazione urbana, non di proprietà pubblica, e dare prova della capacità tecnica e finanziaria di eseguire il progetto proposto.

(4) Entro il termine di cui al comma 3 i soggetti interessati devono presentare al comune la documentazione comprovante i requisiti di cui al comma 3, la proposta di accordo di programma unitamente al piano di riqualificazione urbana avente come contenuto quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 55/ter, un progetto di massima degli interventi pubblici e/o privati, che il soggetto proponente si dichiari disposto a realizzare, con particolare riferimento ai tempi di cantierabilità, e la rendicontazione delle spese sostenute per la predisposizione della proposta comprensiva anche dei diritti di ingegno sulle opere e degli eventuali altri diritti.

(5) Entro 10 giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 3 il sindaco convoca una conferenza tra i rappresentanti dei soggetti interessati per verificare il rispetto dei criteri e degli obbiettivi di cui al comma 2 e la sussistenza dei presupposti per la stipulazione dell'accordo di programma. A tal fine il proponente può essere invitato ad apportare alla proposta, nei limiti dei criteri e degli obbiettivi, le modifiche necessarie per la sua approvazione. La predetta conferenza tra i rappresentanti dei soggetti interessati deve concludersi entro i successivi 60 giorni, stabilendo una graduatoria in caso di più proponenti.

(6) Per poter determinare la percentuale con la quale gli enti pubblici ed i privati eventualmente coinvolti partecipano ai nuovi diritti ed oneri che derivano dall'accordo di programma per la riqualificazione urbana, il valore delle aree interessate nonché la congruità delle eventuali prestazioni reciproche viene determinato durante la conferenza dei rappresentanti dall'ufficio estimo provinciale con riferimento alla data di proposta. Nell'accordo di programma si possono prevedere prestazioni e controprestazioni indicate nel comma 5 dell’articolo 55/ter.

(7) Il testo dell'accordo di programma redatto con consenso unanime delle amministrazioni interessate e dell'eventuale proponente viene illustrato in sede di pubblica assemblea e successivamente viene sottoscritto contestualmente dai legali rappresentanti delle stesse amministrazioni interessate, dall'eventuale proponente quale adesione allo stesso e deve essere ratificato dalla Giunta provinciale e dal consiglio comunale, a pena di decadenza, entro 30 giorni dalla sottoscrizione. L'accordo di programma così ratificato comporta la variante agli strumenti urbanistici e l'eventuale sdemanializzazione dei beni pubblici indicati nello stesso e viene pubblicato sui siti internet delle amministrazioni interessate e nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(8) Qualora la proposta di riqualificazione urbana preveda la cessione di proprietà pubblica, l'esecuzione del progetto risultante dall'accordo di programma, inclusa la cessione delle aree interessate dall'accordo di programma, dovrà essere sottoposta a procedura ad evidenza pubblica, fermo restando il diritto di prelazione dell'eventuale privato proponente ai sensi dell'articolo 153, comma 19, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le cui procedure si applicano compatibilmente con la presente disciplina. L'aggiudicatario della gara subentrerà in tutti i diritti e gli obblighi previsti dall'accordo di programma.”

Tale normativa è entrata in vigore formalmente solo il 21 agosto 2013, ma è bene raccontare le puntate precedenti.

In data 5 aprile 2013, il Consiglio di Amministrazione dell’Areale Bolzano – ABZ S.p.A, società formata da Comune, Provincia di Bolzano e RFI in base ad un protocollo d'intesa sottoscritto in data 28 luglio 2006, ha approvato i risultati della fase a dei lavori di progettazione presentati dal team Podrecca (il cui progetto aveva vinto un Concorso Internazionale di idee) sulla riqualificazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse. Si tratta di un grande progetto urbano, uno dei più importanti oggi in corso in Europa, relativo a circa 350.000 mq di territorio prevedeva la realizzazione di moderne infrastrutture, servizi, nuove attività produttive, spazi verdi e nuove abitazioni. Lo studio di fattibilità economica, presentato successivamente nell'ambito del progetto preliminare (fase b), prevedeva 10 anni di tempo per la realizzazione in fasi successive e costi stimati in 723.059.859 milioni di euro (di cui 180.695.600 per il progetto delle infrastrutture ferroviarie), ai quali dovevano essere aggiunti 55.048.900 milioni di euro per la Stazione delle Autocorriere e 27.247.950 altri interventi pubblici, e 1.059.751.979 di ricavi. Sia i progettisti di Team Podrecca che il Projekt Manager di ABZ indicava da subito tra le varie criticità quella di progettare la riqualificazione urbanistica di diverse aree e infrastrutture limitrofe alle aree oggetto del progetto preliminare, inclusi, i 3 ettari circa davanti all'attuale stazione ferroviaria nel perimetro Via Stazione, Via Perathoner, Via Alto Adige, Via Garibaldi.

In parallelo, però, l'imprenditore austriaco Renè Benko il 6 marzo del 2013 rilanciava (dopo una lunga preparazione di almeno due anni) la proposta di edificare un Centro Commerciale di circa 40.000 mq con annesse strutture ricettive per il turismo, abitazioni e altri servizi nell'area dell'attuale Autostazione per gli autobus davanti all'attuale stazione ferroviaria a ridosso del Centro Storico compresa tra le vie Stazione, Perathoner, Alto Adige  e Garibaldi. Il totale dei metri cubi edificati previsti dal progetto era di 350.000 (attualmente sono 100.000) e l'area di circa tre ettari comprendeva alcune proprietà pubbliche rilevanti tra le quali, appunto, l'Autostazione delle autocorriere di proprietà comunale e l'ex Palazzo della Camera di Commercio in gran parte di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano.

17 marzo 2013 avviene un primo incontro formale tra Benko e la Giunta Comunale. E' da notare che il 20 marzo 2013 il progetto preliminare di ARBO viene presentato anche al Consiglio Comunale, mentre, sempre in quella data si raddoppia il Centro Commerciale Twenty in Via Galilei che un'apposita legge provinciale aveva individuato, nel 2011 quale unico Centro Commerciale per la Città di Bolzano. Anche il Masterplan e il Piano Strategico del Comune di Bolzano, attualmente in vigore, approvati negli anni immediatamente precedenti esprimevano una serie di criticità sullo sviluppo della grande distribuzione commerciale e, comunque, per ragioni di equilibriio urbanistico tra le diverse parti della Città, collocavano possibili strutture nelle zone periurbane e non in Centro Storico o a ridosso di esso. Inoltre, il progetto ARBO prevede una zona commerciale di 26.000 mq collocata nell'area della stazione ferroviaria rinnovata, quindi, a pochissima distanza e considerava l'area individuata da Benko un'area di trasformazione da integrare nel complessiovo progetto strategico del riuso dell'Areale ferroviario.

Da sottolineare che la direttiva 123/2006/CE , la cosiddetta direttiva “Bolkestein” è stata recepita nell’ordinamento nazionale dal D.lgs. n. 59 del 2010 e successive modifiche nel 2011 e nel 2012, aprendo la strada ad una completa liberalizzazione nel settore limitata solo da ben definiti motivi di interesse generale legati a ambiente, salute e politiche urbanistiche. La Corte Costituzionale ha bocciato tutti i ricorsi della Provincia Autonoma di Bolzano finalizzati a salvaguardare una serie di vincoli e, quindi, le norme sulla liberalizzazione si applicano anche sul nostro territorio. Paradossalmente, quindi, l'unico Centro Commerciale tra quelli ipotizzati sul quale esistevano, a parte il Piano di rischio aeroportuale, criticità riconducibili ai criteri di interesse generale indicati dalle norme sulla liberalizzazione dei servizi quali possibili ragioni di intervento delle istituzioni pubbliche ha visto, invece, l'apertura di una sorta di corsia preferenziale garantita dalla pubblica amministrazione successivamente legittimata con una norma di legge ad hoc. Lo si evince molto bene dalla cronologia degli avvenimenti successivi.          

30 marzo 2013 Benko modifica una prima volta il suo progetto mentre il Sindaco di Bolzano parla di occasione da valutare.

11 aprile 2013 Benko acquisisce la proprietà dell'Hotel Alpi in Via Alto Adige mentre l'Assessora all'Urbanistica Chiara Pasquali dichiara che il progetto dovrà “rientrare” nella progettazione del riuso dell'areale ferroviario, cioè, nel progetto di ARBO.

6 maggio 2013 improvvisamente, il Presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder annuncia una modifica della Legge Provinciale Urbanistica finalizzata a “coordinare” i due progetti.

23 maggio 2013 nell'ambito della presentazione dello Studio Apollis  “Rilevazione sulla mobilità delle famiglie a Bolzano”, l'Assessore al traffico e alla viabilità del Comune di Bolzano esprime forti perplessità sui 900 parcheggi a rotazione previsti inizialmente dal progetto Benko.

12 giugno 2013 il Sindaco Spagnolli annuncia anche Lui una nuova norma della Legge Urbanistica Provinciale in quanto la normativa in vigore sui Piani di Riqualificazione Urbanistica non consentirebbe la realizzazione di progetti come quello di Benko e incarica il Direttore Generale e il Segretario Generale del Comune di Bolzano di prendere contatti con i tecnici della Provincia Autonoma di Bolzano e predisporre la norma stessa. Nella stessa occasione il Sindaco dichiara che il progetto di ARBO costa “due miliardi” e, quindi, è di difficile realizzazione.

17 giugno 2013 la Giunta Comunale affronta il tema della modifica della Legge Urbanistica Provinciale e si divide esplicitamente. Alcuni assessori riprendendo le forti critiche di alcuni consiglieri comunali della Commissione Urbanistica rilevano come le bozze in discussione possano configurarsi come una norma ad hoc per un determinato progetto e un determinato imprenditore.

18 giugno 2013 viene annunciato il testo di una norma risultato di un compromesso tra il Sindaco e l'Assessora all'Urbanistica. Tale norma, però, non verrà mai approvata formalmente in Giunta Comunale o esaminata in alte sedi istituzionali del Comune di Bolzano e il compromesso viene raggiunto nell'ambito di una riunione del Partito Democratico al quale sia il Sindaco che l'Assessora Pasquali aderiscono.

23 giugno 2013 l'Assessora all'Urbanistica commentando l'annuncio del gruppo ASPIAG di voler realizzare un nuovo Centro Commerciale nella Zona Produttiva di Bolzano Sud dichiara che tre centri commerciali a Bolzano sono troppi e li indica nel Twenty (già esistente), nella proposta di ASPIAG e, significativamente, nel Progetto Benko.

Il 25 giugno 2013 inizia la discussione in Consiglio Provinciale sulle modifiche alla Legge Provinciale Urbanistica e il giorno successivo il Vice-Presidente della Giunta provinciale provinciale Christian Tommasini presenta la proposta di modifica relativa all'articolo 55 sui Piani di Riqualificazione Urbanistica che per i commi fino al quater conferma la normativa precedente mentre è il comma quinquies che introduce significative novità.  

27 giugno 2013 si svolge una riunione tra la Giunta Comunale e i gruppi consiliari che fanno parte della maggioranza di governo. In tale riunione l'articolo 55/quinquies proposto in Consiglio Provinciale viene criticato da molti per questioni di merito e di metodo. Oltre alle norme sui Piani di Riqualificazione Urbanistica sono criticati anche tutti gli altri aspetti della cosiddetta “kleine reform” della Legge Provinciale Urbanistica.

8 luglio 2013 dopo ulteriori modifiche al testo introdotte dall'Assessore Provinciale all'Urbanistica Elmar Pichler Rolle (che dichiara e mette agli atti formalmente come la norma sia sta richiesta dal Comune di Bolzano) e nonostante le forti critiche di diversi consiglieri provinciali (che parlano esplicitamente di “Lex Benko”) e di molte associazioni economiche e sociali, l'articolo 55/quinquies viene approvato dal Consiglio Provinciale.

12 luglio 2013 viene approvata l'intera riforma della Legge Urbanistica Provinciale che entrerà formalmente in vigore il 21 agosto.

22 luglio 2013 Benko incontra a Bolzano nuovamente la Giunta Comunale e l'Assesore Provinciale all'Urbanistica. Si affronta esplicitamente la questione di inserire in un eventuale Piano di Riqualificazione Urbanistica anche la zona edificata di Via Garibaldi considerata degradata e da risanare.

13 agosto 2013 diventa di pubblico dominio il processo di acquisizione degli unità immobiliari di Via Garibaldi da parte di Benko. Nello stesso giorno Benko viene condannato in via definitiva a un anno con la condizionale per il reato di traffico di influenze illecite legato al tentativo di condizionare l'esito di un procedimento fiscale a carico di una sua azienda in Italia. Il Sindaco e l'Assessora all'Urbanistica si affrettano a dichiarare che si può andare avanti e che Benko deve solo verificare le sue proposte per la viabilità in Via Alto Adige, collegare Piazza Walther alle reti esterne, portare avanti l'idea della pedonalizzazione di Via Stazione, recuperare l'Autostazione e fare attenzione alle proposte dei commercianti locali.

21 agosto 2013 viene presentata dal sottoscritto un'interpellanza rivolta alla Giunta comunale, ancor oggi senza risposta, che chiede in relazione alla condanna di Benko, se si debbano applicare anche nel suo caso le normative anticorruzione previste dalla normativa europea e recepite anche dalla legislazione nazionale e se la Giunta stessa, in tal caso, intenda agire di conseguenza.  

23 agosto 2013 Benko in relazione alla sua condanna, lascia la guida operativa della Società Signa, ma diventa Presidente del Consiglio di Sorveglianza della stessa società mantenendo il ruolo fondamentale nelle relazioni esterne.

18 settembre 2013 Benko completa l'acquisizione dell'Hotel Alpi licenziando 30 dipendenti .

18 novembre 2013 Benko in persona ed altri a nome della costituita società KHB s.r.l presentano formalmente al Comune l'ipotesi di proposta per la formazione di un Piano di Riqualificazione Urbanistica (prot. 81498).

22 novembre 2013 l'imprenditore Oberrauch e annuncia la presentazione di un'altra proposta a nome di un gruppo di imprenditori locali.

27 novembre 2013 in seguito alle dichiarazioni ad un giornale locale del proprietario di un appartamento in Via Garibaldi che racconta di una strana visita del Sindaco a domicilio e ipotizza che fose una pressione per indurlo a vendere l'appartamento a Benko, il Sindaco smentisce di aver voluto fare pressioni e afferma che il progetto Benko dovrà sottostare a prescrizioni.

29 novembre 2013 viene presentato pubblicamente il progetto degli imprenditori locali capeggiati da Oberrauch denominato “Emozioni”

3 dicembre 2013 l'Assessora all'Urbanistica presenta in Commissione Urbanistica una bozza delle linee guida, dei criteri e degli obiettivi su cui orientare la valutazione dei progetti e annuncia una decisione della Giunta su perimetrazione, criteri, obiettivi e valutazione di interesse pubblico entro gennaio.

7 dicembre 2013 il Sindaco di Bolzano si pronuncia contro ritardi nell'applicazione di una legge che fornisce, secondo Lui, efficienza al processo democratico e annuncia la decisione della Giunta entro il termine di 30 giorni stabilito dalla legge.

11 dicembre 2013 Giunta Comunale straordinaria per esaminare il problema.

15 dicembre 2013 nuova Giunta Comunale straordinaria e successiva riunione tra le forze politiche della maggioranza in cui emergono forti critiche, in particolare, da parte della SVP, dell'Unione di Centro e di SEL, alla mancanza di trasparenza e al merito dei progetti. In particolare, si chiede conto delle numerose riunioni che almeno da marzo 2013, i tecnici del Comune e della Provincia hanno avuto con gli incaricati di Benko nel merito del progetto, quasi una “conferenza di servizio” anticipata. Il Sindaco difende come “normale” la procedura riservata e, anzi, rivendica di aver comandato formalmente il Direttore Generale, il Segretario generale e altri funzionari, così come, dice Lui, risulta abbia fatto anche il Presidente della Giunta Provinciale in relazione ai funzionari provinciali. Nel corso della riunione vengono avanzate forti critiche sulle questioni di merito, in particolare, in relazione alla dichiarazione di interesse pubblico da parte del Comune e alla necessità di approfondire in modo più adeguato le ricadute di un progetto così importante sulla città. Sono avanzate anche proposte per ridurre la cubatura, per tutelare il Parco della Stazione, per limitare il numero dei parcheggi a rotazione, per non realizzare una stazione delle autocorriere provvisoria (in attesa di quella prevista dal progetto ARBO) sotterranea, per tutelare il valore della cubatura del Comune in Via Alto Adige, per individuare significative contropartite di interesse pubblico e funzioni diverse da quella commerciale. A tali proposte non viene data risposta.

16 dicembre 2013 anche la Società “Emozioni Alto Adige s.r.l.-Erlebnishaus Südtirol GmbH” (protocollo 89357) presenta formalmente il suo progetto

18 dicembre 2013 viene presentato pubblicamente da ARBO il progetto preliminare e lo studio di fattibilità economica sul riuso delle aree ferroviarie dismesse che smentiscono la stima di 2 miliardi di costi dichiarata dal Sindaco oltre a chiarire come il progetto sia a fasi e possa essere avviato in modo significativo anche indipendentemente dalla realizzazione del By Pass ferroviario per le merci.

20 dicembre 2013 forze economiche e sociali e associazioni ambientaliste sottoscrivono un documento comune di critica al Progetto Benko.

7 gennaio 2014 si riunisce nuovamente la Commissione Urbanistica e da tutti i componenti si richiede una maggiore partecipazione e trasparenza

13 gennaio 2014 su richiesta di alcuni consiglieri tra cui il sottoscritto riunione congiunta della Commisione Urbanistica e della Commissione Viabilità con il Projekt Manager di ARBO Ingegner Facchin che presentando il progetto sottolinea la mancanza di una “regia pubblica”

14 gennaio 2014 il plenipotenziario di Benko, il commercialista Hager avanza pesanti rilevi critici sui tempi troppo lunghi ed eventuali criteri rigidi

 24 gennaio 2014 si rafforza la cordata che fa capo al progetto “Emozioni” con l'entrata del noto costruttore Tosolini

27 gennaio 2014 l'Architetto Podrecca afferma in un'intervista parlando del progetto Benko e di quello di ARBO: “Se lui parte prima e l'Areale dopo ci saranno dei problemi (…) Il nostro è un progetto a settori...su molti si può lavorare senza sfiorare il grosso che è la curvatura dei binari”

5 marzo 2014 Hager rilancia il progetto Benko ipotizzando 1000 posti di lavoro.

6 marzo 2014 prendendo spunto da diverse segnalazioni e articoli la Procura della Repubblica apre un fascicolo sulla questione della condanna definitiva di Benko in Austria

13 marzo 2014 nella Commissione Legislativa competente del Consiglio Provinciale il dott. Anton Aschbacher, Direttore della Ripartizione Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio della Provincia, a nome dell'Assessore all'Urbanistica Theiner, dichiara la volontà della Giunta Provinciale di modificare l'articolo 55/quinquies della LUP, in particolare, su tre questioni che sono emerse in seguito al primo caso concreto di attuazione: tempi delle varie fasi insostenibili e da chiarire, contenuti dell'interesse pubblico e correzioni nei vantaggi per i soggetti privati promotori, in particolare, nel caso della presentazione di più proposte sulla medesima area. Il sottoscritto presenta un'interpellanza urgente alla Giunta finalizzata ad un azzeramento del procedimento in corso viziato in origine, ma non riceverà alcuna risposta formale.

2 aprile 2014 lo studio GMA consegna al Comune lo studio Analisi Commercio al Dettaglio a Bolzano che indica la necessità per lo sviluppo del Commercio cittadino di un Centro Commerciale di 30.000 mq (aree vendita) nell'area dell'attuale Autostazione. Da sottolineare come, a differenza dell'altro approfondimento deciso dalla Giunta sulle questioni di parcheggi e viabilità affidato alla IBV Hüsler AG di Zurigo che aveva già collaborato con il Comune in altre occasioni tra le quali il Piano Urbano della Mobilità, tale studio sia deciso con una semplice determinazione dalla Giunta Comunale, affidato direttamente a GMA in base ad una scelta discrezionale senza alcuna valutazione comparativa con eventuali offerte o possibilità alternative e successivamente diventi parte integrante della successiva delibera della Giunta Comunale pur presentando considerazioni di merito di carattere economico e commerciale in contrasto con tutti gli atti programmatori del Comune, con le norme in materia di liberalizzazione del Commercio e, soprattutto, affermando nelle raccomandazioni finali che “A completamento si ricorda il connesso mancato recupero dell'areale ferroviario e dei suoi dintorni”.  

3 aprile 2014 “Emozioni” annuncia di aver incaricato della rielaborazione del progetto l'Architetto Podrecca.

4 aprile 2014 viene annunciato pubblicamente che Benko sta acquisendo immobili e appartamenti in Via Garibaldi

5 aprile 2014 Benko opziona il palazzo dell'Ex-Camera di Commercio nella parte privata (accordo con Allianz), ma Hager annuncia anche un misterioso protocollo di intesa con la Provincia per la parte di sua proprietà.

18 aprile 2014 i gruppi di pressione a sostegno di Benko iniziano una campagna sul “degrado” dell'attuale Autostazione.

19 aprile 2014 viene annunciata la risposta ufficiale della Provincia al Comune sui quesiti relativi all'attuazione della legge. Benko ne parla pubblicamente ed esplicitamente come di un ostacolo superato e afferma che il suo progetto è una sorta di test per verificare la possibilità che altri investitori internazionali decidano di operare a Bolzano, magari, sull'Areale.

24 aprile 2014 nonostante gli annunci il parere della provincia non è ancora stato formalmente recapitato al Comune, ma il Sindaco dice certo e annuncia unilateralmente che l'articolo 55/quinquies della Legge Urbanistica Provinciale non sarà modificato

9 maggio 2014 marcia indietro della Giunta Provinciale in Commissione Legislative sulla modifica dell'articolo 55/quinquies. In un clima di grande imbarazzo si dichiara che il Comune di Bolzano avrebbe rinunciato a tale modifica in quanto in difficoltà con le procedure in essere per le minacce di ricorsi.

15 maggio 2014 diffida formale di KHB s.r.l al Comune per i tempi troppo lunghi con minaccia esplicita di una richiesta per i presunti danni subiti di 3 milioni di euro a carico della Giunta Comunale

17 maggio 2014 “Emozioni” pur lamentandosi di tempi troppo lunghi rinuncia a diffide o altri atti legali

24 maggio 2014 Podrecca presenta il nuovo progetto di “Emozioni” in realzione alla trasformazione delle sole aree pubbliche

29 maggio 2014 Benko annuncia acquisto del monte Virgolo per collegare al suo progetto un grande Parco e il ripristino della Funivia

30 maggio 2014 Sindaco e Assessora Pasquali dichiarano esplicitamente che la mossa di Benko costringe il Comune a rinunciare alle opzioni di acquisto dei terreni sul Virgolo e all'inserimento nella perimetrazione del PRU anche di tali terreni. Virgolo e Autostazione ridiventano due partite separate. Evidentemente nei giorni precedenti non era stato così

31 maggio 2014 Hager parla della vicenda Virgolo come di un assist per il Comune e insiste nel rispetto dei termini della diffida

1 giugno 2014 i gruppi di pressione iniziano una campagna sul “degrado” del Virgolo

2 giugno 2014 IBV Hüsler AG consegna al Comune il “Parere sull'impostazione dei parcheggi nell'area di Via Perthoner Via Alto Adige sulla collocazione dell'autostazione provvisoria per gli autobus e su altre questioni relative alla mobilità e alla sistemazione degli spazi circostanti redatto su incarico dell'Assessorato alla mobilità del Comune di Bolzano”. Anche tale parere che conferma le critiche di coloro che hanno richiesto una forte limitazione del numero dei parcheggi, in particolare, quelli a rotazione sarà allegato alla delibera della Giunta Comunale. Tale parere consente, inoltre, di modificare sostanzialmente l'orientamento sulla collocazione della Stazione provvisoria degli autobus, ma introduce un elemento di dubbio in relazione alle dimensioni e ai costi della realizzazione di eventuali interramenti, tunnel, o opere sotterranee rispetto al quale la delibera della Giunta nelle parti dedicate agli obiettivi e ai criteri non fornisce alcuna indicazione concreta.  

4 giugno 2014 l'Assessora Trincanato riprendendo le posizioni critiche di alcuni consiglieri comunali esprime forti critiche e denuncia pressioni esterne sul Comune

5 giugno 2014 Sindaco risponde a critiche, ma ammette pubblicamente che Benko era informato preventivamente della questione Virgolo

5 giugno 2014 sia Hager che Emozioni premono sul Comune

14 giugno 2014 un gruppo di imprenditori proprietari di terreni sul Virgolo presenta una richiesta di danni per 14 milioni di euro nei confronti del Comune per i vincoli urbanistici ritenuti “espropri fittizi”

15 giugno 2014 nuovo richiamo di Hager al Comune sui tempi che si accompagna a precise richieste sulla cubatura

16 giugno 2014 l'Assessora Pasquali in un'intervista difende la sua impostazione presentata come “regia” del processo di trasformazione urbanistica nel segno della qualità

17 giugno 2014 nuovo richiamo di Hager al Comune sul tema della cubatura

18 giugno 2014 richiesta da parte di molti partiti della maggioranza di alcuni giorni per valutare la proposta di delibera della Giunta Comunale finalmente presentata

19 giugno 2014 lo scontro politico si trasferisce in Giunta che rinvia

19 giugno 2014 Hager insiste sul fatto che non vi saranno proroghe ulteriori

21 giugno 2014 anche Oberrauch insiste per una decisione rapida

22 giugno 2014 altri interventi critici tra cui quello del sottoscritto che invitano la Giunta a non creare le condizioni di una sorta di “diritto acquisito” per i proponenti e, comunque, a far prevalere interesse pubblico mentre “Emozioni” attraverso un'intervista di Oberrauch rilancia il suo progetto

24 giugno 2014 Benko a Bolzano incontra anche i vertici di Comune e Provincia mentre Hager insiste sulla richiesta di una cubatura adeguata. Si riunisce la maggioranza sulla proposta di deliberazione della Giunta Comunale. Vengono parzialmente accolte nel testo alcune proposte delle forze politiche critiche, in particolare, sulla riduzione della cubatura commerciale, sulla quantità di verde profondo in relazione all'attuale Parco, sulla previsione di non realizzare altri parcheggi a rotazione, sulla realizzazione di un'Autostazione provvisoria per il Trasporto Pubblico in un luogo adeguato e non nel sottosuolo dell'edificio attuale.

25 giugno 2014 delibera della Giunta Comunale su interesse pubblic, perimetrazione, criteri e obiettivi del PRU

27 giugno 2014 Hager minaccia il ritiro di Benko considerando la cubatura complessiva e quella specifica commerciale troppo ridotte mentre “Emozioni” canta vittoria e Sindaco evoca il pericolo di un bando deserto

30 giugno 2014 Delibera su Albo pretorio digitale del Comune e non su Bollettino Ufficiale in quanto sorprendentemente non viene considerata “gara europea”, ma semplice procedura ad evidenza pubblica. Termine per la presentazione delle proposte 8 agosto  

Conclusioni:  
            
Dalla (parziale) ricostruzione cronologica emergono, dunque, alcune domande e questioni importanti qualunque sia l'esito finale dell'attuale procedura in corso.

1. Almeno dal marzo 2013  sono state avanzate proposte urbanistiche che, pur legittime in sè, hanno poi portato ad un lungo processo in gran parte opaco che ha consentito ai soggetti promotori di condizionare i processi decisionali e le priorità delle amministrazioni pubbliche, al fine di acquisire vantaggi decisivi, in termini materiali, informativi, addirittura legislativi, e, così, cercare di precostituire l'esito e i contenuti della procedura di PRU e della gara finale sull'assegnazione di aree di proprietà pubblica. Da sottolineare come in base alla norma introdotta con l'articolo 55/quinquies (comma7)  “L'accordo di programma così ratificato comporta la variante agli strumenti urbanistici e l'eventuale sdemanializzazione dei beni pubblici indicati nello stesso.” Se si paragone questa vicenda urbanistica con altre del passato, come, ad esempio, la realizzazione del nuovo Quartiere Casanova, gli strumenti legislativi, le procedure e le modalità operative dell'azione amministrativa e del rapporto con i privati sono anomale. Non si tratta affatto, dunque, di anacronistici pregiudizi ideologici nei confronti dei rapporti pubblico-privato nel campo decisivo dei Piani di Riqualificazione Urbanistica, ma di notare come i rapporti anche istituzionali con i soggetti privati siano stati condotti in modo poco trasparente e in modo difforme da quello che dovrebbe caratterizzare una procedura pubblica aperta anche alla concorrenza di altre proposte e inerente a progetti urbanistici strategici decisivi per lo sviluppo della città e la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini. E' stato consentito ai privati stessi, ben prima dell'entrata in vigore di una norma legislativa e dell'apertura formale di una qualsiasi procedura, il vantaggio di un rapporto privilegiato con le amministrazioni pubbliche senza lo straccio di un atto formale che lo motivasse, salvo poi, dopo l'approvazione della norma legislativa e l'inizio della procedura formale, consentire una sorta di work in progress che ha modificato sostanzialmente la proposta originale in diverse occasioni in base ad un confronto non trasparente con il Comune e la Provincia, in particolare, nel periodo di tempo “ordinatorio” di trenta giorni, diventati, poi quasi 7 mesi, in cui il Comune avrebbe dovuto secondo l'articolo 55/quinquies deliberare se una proposta “è di interesse pubblico e, in caso affermativo, stabilisce i criteri e gli obiettivi nonché la perimetrazione dell'area per la riqualificazione urbana.”
2. Come è già stato evidenziato nel corso della ricostruzione cronologica colpisce negativamente anche il fatto che determinate questioni di interesse pubblico come la cubatura di 30.000 metri cubi in Via Alto Adige messa già a bilancio del Comune per 23 milioni di euro, oppure il progetto di ARBO, siano stati frettolosamente messi a rischio per favorire altri progetti oggettivamente contrastanti.
3. Infine, è da notare come il comportamento dei soggetti privati interessati nei confronti delle istituzioni pubbliche abbia spesso superato i confini di una legittima azione di “lobbyng” configurandosi spesso come pressione indebita esplicitamente finalizzata ad acquisire vantaggi e a precistituire l'esito delle scelte della pubblica amministrazione.