Kultur | LUNA

La Lunga Notte all’Unibz

Gare in bicicletta, videogame per l’apprendimento e i misteri della voce: la Ricerca nella tappa universitaria.

Una delle tappe imperdibili di LUNA (Lunga Notte della Ricerca) è il luogo dove la scienza viene per antonomasia approfondita e sviluppata: l’università. Sono molti quelli che hanno deciso di addentrarsi nei corridoi dell’istituto studentesco bolzanino per scoprire e sperimentare nuove prospettive armati di entusiasmo e curiosità. A guidarli in questo percorso inusuale gli esperti, che hanno snocciolato le proprie competenze e illustrato in cosa consiste il loro lavoro quotidiano.

Fra le “attrazioni” più coinvolgenti la app Giro Challenge che simulava una tappa altoatesina del Giro d’Italia. I più atletici potevano gareggiare – con una bicicletta da camera – confrontando poi i loro risultati con quelli dei ciclisti professionisti.

Ha destato particolare interesse il progetto “Verba Volant” che studia la voce. Da dove nasce, le sue caratteristiche e come vengono articolate le parole. Il curatore, Alessandro Vietti – ricercatore presso il Centro di Competenza Lingue alla Lub – spiega ai visitatori che si fermano al suo stand: “Cerchiamo di capire meglio come funziona la meccanica del parlare, attraverso un ecografo che posizioniamo sotto il mento riusciamo ad osservare i movimenti della lingua come fossimo davanti a una finestra”. I risultati che progressivamente verranno raggiunti attraverso questo studio della fonetica potranno avere un forte impatto nel campo della logopedia e della medicina, e potranno essere impiegati per diverse terapie riabilitative ma anche in ambito tecnologico. Analizzando questi movimenti, infatti, è possibile “insegnarli” – senza l’ausilio delle corde vocali - ad un computer che sarà in grado di riconoscerli e successivamente tradurli in parole.

Letter Adventure” è un videogame ideato per stimolare l’apprendimento dei più piccoli attraverso dei sensori che “catturano” le lettere semplicemente puntando la mano verso lo schermo. Il gioco rileva infatti i movimenti e i comandi vocali dello user e aiuta i bambini – specie quelli affetti da autismo – ad imparare senza annoiarsi.

Spazio, infine, anche per le nuove tecnologie: la mini-factory dove i robot la fanno da padroni e il progetto Monalisa che con l’ausilio di satelliti e droni lavora su un sistema di monitoraggio al servizio dell’agricoltura.