Kultur | Carnevale a Salorno

El carneval del Perkeo

A dieci anni dalla prima edizione il nano Perkeo attira migliaia di curiosi.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
Il nano Perkeo e la sua corte
Foto: Perkeos Maschggra

Il 22 febbraio di quest’anno ha avuto luogo a Salorno la 7° edizione dell’ormai iconico “carnevale del Perkeo”. La manifestazione, ora di cadenza biennale, riscuote dal 2010 un successo crescente e nel 2020 ha contato 21 carri, circa 400 figuranti di 31 diversi gruppi e quasi 5000 spettatori.

Il nano Perkeo, la figura centrale del carnevale, fu un bottonaio nato a Salorno nel 1702 e successivamente trasferitosi a Heidelberg, Germania, dove svolse il ruolo di coppiere di corte nonché guardiano della mastodontica botte di vino del castello, della capienza di oltre 200 tonnellate. Si dice che ogniqualvolta gli venisse offerto un bicchiere di vino la sua risposta fosse sempre la stessa: “perchè no?” e che proprio da questa battuta derivi il suo curioso soprannome. La sfilata, che vede il nano seguito dalla sua corte di bottai, medici, calzolai, gendarmi, becchini, pescatori, carbonai, cacciatori e quant’altro, è la culminazione di una serie di eventi che si svolgono nei mesi antecedenti al carnevale, quali la visita a Cembra, la sciata nostalgica, il “Fensterlen”, la consegna delle chiavi del paese da parte del sindaco e l’annunciazione del ritorno di Perkeo dalla Germania.

L’idea del carnevale del Perkeo nasce dalla volontà di alcuni cittadini di Salorno di voler riportare il carnevale tradizionale in Bassa Atesina: da qui l’attenzione ai particolari da parte dei partecipanti alla sfilata, che sfoggiano carri e costumi rispettosi del contesto e del periodo storico di riferimento. Le bandiere colorate della fanfara di Heidelberg che si stagliano contro il cielo azzurro, lo schianto secco dei panni fradici che le lavandaie sbattono sul selciato, lo scoppiettio dei trattori d’epoca che trainano i pittoreschi carri tra dense volute di vapore, l’inebriante profumo di pane caldo proveniente dal forno dei panettieri di corte: la sensazione è quella di un tuffo nel passato in un paese in festa ed è accentuata dalla splendida cornice che il borgo più meridionale dell’Alto Adige offre ai suoi visitatori.

Anche Heidelberg partecipa alla sfilata di Salorno con la propria versione del nano Perkeo (sebbene decisamente meno “nanesca” della controparte nostrana) seguito dai propri fedelissimi e dalla chiassosa fanfara di corte: l’iniziativa prende dunque anche i contorni di un proficuo scambio culturale.

Il tutto si conclude il martedì successivo, ultimo giorno di carnevale, con la riconsegna delle chiavi al sindaco e il falò della “vecia” che scaccia l’inverno, durante il quale si innalzano i calici per gli ultimi brindisi e si ricordano i momenti più belli della sfilata.

Il carnevale del Perkeo è frutto dell’impegno disinteressato di un gruppo di persone del luogo, che oltre a riscoprire storia e tradizioni del nostro territorio mettono a disposizione dei compaesani tempo e risorse, come ad esempio centinaia di capi di abbigliamento storici per la sfilata.