Politik | Bolzano 2016

Gennaccaro vs. Murano

Faccia a faccia fra i candidati sindaco, parte 1: il leader dei Pensionati Franco Murano si confronta con il candidato più giovane Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano).

salto.bz: Come si immagina Bolzano fra tre anni?

Angelo Gennaccaro: Immagino una Bolzano più attenta alle esigenze delle famiglie. La città di Bolzano nei prossimi tre anni deve aver sviluppato una solida ed efficiente struttura capace di aumentare l’attività lavorativa dei cittadini e qui si colloca la grande scommessa di trasformazione della nostra zona industriale. Bolzano deve puntare sul capitale umano, attraverso l’utilizzo sempre maggiore delle nuove tecnologie valorizzando e promuovendo le sue risorse naturali e artistiche. Immaginiamo un nuovo modello sostenibile che si concentri sulla riduzione delle emissioni inquinanti, partendo proprio da quell’Autostrada del Brennero, che attraversa da sempre a cielo aperto la nostra Bolzano. Più aree verdi, quartieri disegnati a favore di bambini e famiglie, spazi per i giovani e la musica, e aree attrezzate per i nostri amici a quattro zampe. Attenzione maggiore alla sicurezza dei cittadini, alle infrastrutture e alle politiche che incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici, ma senza cannibalizzare l’utilizzo dell’automobile. Una città dove tutti i quartieri siano protagonisti.

Franco Murano: Noi ci vogliamo adoperare affinché Bolzano possa risolvere alcuni problemi che se non affrontati subito ed in maniera esaustiva, potrebbero ingigantirsi in maniera incontrollabile: nei primi 12 mesi di governo la città deve trovare una soluzione alla questione dei migranti rispettando la dignità delle persone e le esigenze della città, aumentare la sicurezza dei cittadini potenziando il pattugliamento dei quartieri, rivedere e migliorare il suo sistema di raccolta dei rifiuti, pretendere una revisione dell’assegnazione degli alloggi sociali con particolare attenzione agli anziani (di età e residenza in città).


Se si trovasse a cena con il Landeshauptmann, su quali istanze incentrerebbe l'affermazione di Bolzano capoluogo nei confronti della Provincia?

Gennaccaro: Bolzano rappresenta un quinto della popolazione della provincia, per cui dovrebbe avere il peso che merita nel consiglio dei Comuni, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione delle risorse. Penso poi alla mobilità, con la realizzazione della variante alla statale 12. Sappiamo tutti che dipende dalla Provincia, e che il Comune deve assolutamente forzare sulla sua realizzazione, perché è opera strategica per Bolzano. In caso contrario siamo per l'introduzione del ticket d'ingresso per i pendolari. Va poi sottolineato come il Comune di Bolzano, ha il numero più alto di disoccupati di tutto l'Alto Adige, e il tema non può essere ignorato. La città è in una fase in cui offre meno opportunità di lavoro della periferia: il Comune si dovrebbe attivare con forza, affinché la Provincia faccia ciò che non sta facendo da molto tempo, a mio dire, Il lavoro svolto dalla BLS ad oggi, risulta insufficiente ad attrarre insediamenti in città.

Murano: Il capoluogo versa da anni in uno stato di abbandono da parte dell’istituzione provinciale: mentre girando le valli ovunque si trovano progetti pubblici realizzati ad arte, Bolzano è stata trascurata. Penso all’inceneritore, all’aeroporto, al carcere, alla questione dei migranti – in tutti questi casi i cittadini di Bolzano si sentono abbandonati a se stessi. Questo è inaccettabile. A Bolzano vive pur sempre oltre un quinto della popolazione provinciale e i numeri sono destinati a crescere! Il prossimo sindaco di Bolzano dovrà battere i pugni sul tavolo e difendere gli interessi e i diritti dei suoi cittadini e il ruolo di Bolzano capoluogo!


Quali iniziative per rendere Bolzano una città più vivibile per le nuove e le vecchie generazioni?

Gennaccaro: Puntiamo al rilancio di una cultura urbanistica e della vivibilità della città che rioccupi gli spazi indeboliti. In particolare, i quartieri con maggiore pressione abitativa, più esposti ai rischi della conflittualità e della marginalità sociale. Penso soprattutto ai Piani e Casanova. La coesione sociale passa anche dalla mobilità, con l’opportunità di avvicinare gli spazi e le persone. L’amministrazione comunale deve svolgere il ruolo di regia per garantire la congiunzione tra i punti più esterni e quelli più centrali di Bolzano. Un punto focale del nostro programma è il decentramento amministrativo: più servizi concreti nei quartieri.
Bolzano per noi è cultura anche perché è una città universitaria, mentre in questi anni la città ha vissuto l'università come un corpo estraneo. Ecco dunque che prevediamo l'adesione del Comune di Bolzano alla rete europea delle città universitarie, volta a favorire la realizzazione delle buone pratiche nei rapporti tra le comunità cittadine ed universitarie e a promuovere azioni di sviluppo a livello internazionale.

Murano: Dobbiamo spingere i cittadini ad essere più solidali e a socializzare di più con i loro vicini di casa e nei quartieri. I giovani hanno bisogno di luoghi d’aggregazione “real life” dove poter esprimere i loro talenti sportivi, musicali e artistici. Per gli anziani servono luoghi sicuri e piacevoli dove poter trascorrere qualche ora in compagnia. Pertanto, noi riteniamo che siano da potenziare i servizi e le infrastrutture nei quartieri. Gli spazi e le possibilità non mancano, ora occorre metterci la volontà!


Quali proposte per affrontare le sfide attuali e future relative ai fenomeni migratori?

Gennaccaro: Non ci si può girare dall'altra parte facendo finta che il fenomeno non sussista. Deve essere chiaro però che le competenze del Comune per trovare soluzioni sono limitate, siamo di fronte ad una questione europea, gli slogan elettorali con soluzioni semplicistiche che stiamo sentendo in questi giorni, non reggono. Per questo, proponiamo un referente politico con delega ad hoc sulla questione immigrazione per Bolzano, che funga da coordinamento tra le diverse iniziative svolte sul territorio comunale. Come già lanciato dal comune di Bolzano sosteniamo la collaborazione a titolo gratuito in servizi pubblici. Rendersi utili alla comunità deve essere da stimolo per l'integrazione. È chiaro che la Provincia non può pensare di concentrare tutto il peso del fenomeno sul capoluogo, per questo chiediamo una maggior distribuzione su tutto il territorio provinciale.

Murano: Quello della migrazione dei popoli è un tema delicatissimo che vedrà impegnate le amministrazioni locali e i governi per le prossime decadi: la solidarietà verso il nostro prossimo non è in discussione, tuttavia chiediamo una soluzione più equa, coinvolgendo tutti i comuni della provincia. Bolzano ad oggi ospita la stragrande maggioranza dei migranti e non può e non vuole essere l’unica responsabile per l’accoglienza. Inoltre, l’UE dovrebbe rivedere i criteri e soprattutto i tempi d’attesa ai quali i richiedenti asilo si devono sottoporre. Chi non ottiene l’accesso all’asilo deve essere rimpatriato immediatamente onde evitare che possa entrare in clandestinità e sfuggire alle regole della nostra società.


Aeroporto, circonvallazione, funivia di San Genesio: su quali progetti punterebbe per la mobilità futura?

Gennaccaro: Tutte le possibilità devono essere prese in considerazione, ma alla base di tutto deve esserci la salvaguardia dell'identità del luogo in cui viviamo e della sua sostenibilità ambientale e sociale. Diciamo un no convinto alla funivia di San Genesio, opera che non viene considerata come esigenza dagli abitanti dei due comuni. Per noi il Talvera non è un luogo ma un sentimento. Punterei su tutti i progetti che possano dare una risposta concreta ad una città, paralizzata nelle ore di punta. A questo proposito penso in primo luogo al raddoppio dell' arginale. Strategica e prioritaria deve essere poi la variante alla statale 12. Massima raggiungibilità del capoluogo.

Murano: Sicuramente le circonvallazioni a nord ed a sud della città. L’aeroporto ad oggi risulta essere un progetto inconcludente che ingoia fondi pubblici senza produrre nemmeno un servizio. La provincia dovrebbe coinvolgere l’imprenditoria privata nel progetto. Per quanto riguarda la funivia di San Genesio noi siamo assolutamente contrari alla sua realizzazione: l’impatto che avrebbe sul polmone verde della nostra città sarebbe devastante ed inaccettabile: siamo tuttavia favorevoli ad uno suo risanamento nella sua sede attuale ed al potenziamento del suo servizio. Trasferire sottoterra i collegamenti dal Bivio di Merano a Kampill, da Sarentino al Bivio di Merano e da San Giacomo a Kampill, così si eviterebbe l’ingorgo della città e per l’ambiente.
 

Ritiene utile e/o necessario rivedere gli articoli dello statuto comunale che disciplinano gli strumenti della democrazia diretta?

Gennaccaro: Assolutamente sì, lo statuto del Comune di Bolzano va rivisto sotto l'aspetto della partecipazione diretta dei cittadini. Giusto istituire forme e regole per ampliare la disciplina della democrazia diretta, ma ricordiamoci che il Consiglio Comunale è un organo eletto dai cittadini e come tale deve assumersi le proprie responsabilità.

Murano: Più che su uno statuto dobbiamo lavorare sui cittadini: al referendum “trivelle” a Bolzano si è recato al seggio meno del 30% degli aventi diritto. Si trattava di fare una scelta sul futuro dei mari dove d’estate molti di noi trascorrono le loro meritate vacanze, eppure l’affluenza è stata tristemente bassa. La democrazia diretta non viene vissuta per quello che è e da parte dei cittadini si percepisce una disaffezione totale alla cosa pubblica. Noi crediamo sia importante lavorare con i cittadini affinché tornino ad interessarsi. Eliminare o ridurre il quorum secondo noi sarebbe una sconfitta!