Wirtschaft | La "scalata"

Battaglia legale contro Sparkasse

Civibank presenta una serie di ricorsi per cercare di stoppare l'opa ostile della Cassa di Risparmio di Bolzano che, intanto, punta al 50% delle quote.
Sede Civibank
Foto: CiviBank

Civibank non ci sta e ricorre alle vie legali per difendersi dalla "scalata ostile" della Cassa di Risparmio di Bolzano. Il cda della banca friulana vuola accertare l'effettivo rispetto della regole da parte di Sparkasse ma anche della Fondazione e oltre al ricorso presentato al Tribunale europeo e alla segnalazione alla Consob, ha deciso di presentare anche ricorso al Tar. Carispa si dice sorpresa delle iniziative giudiziarie intraprese dai friulani annuncia che reagirà in ogni sede contro iniziative che "hanno quale unico scopo il tentativo di interferire con il normale corso delle offerte".

Due giorni fa Sparkasse ha fatto sapere che l'obiettivo minimo dell'Opa sulle azioni Civibank (45%) è stato raggiunto. La partecipazione complessiva delle azioni ammonta al 46,33  (prima dell'Opa Carispa aveva il 17,09%)e restano ancora 6 giorni per aderire alle offerte sulle azioni e warrant.  Superato pertanto il 45% del capitale sociale di CiviBank, che rappresentava l’obiettivo minimo dichiarato come non rinunciabile ai fini dell’efficacia dell’Offerta sulle Azioni.

In dettaglio, dall’inizio del Periodo di Adesione fino alla data odierna sono state portate in adesione complessive n. 7.736.427 Azioni da parte di 1.845 azionisti. A fronte di un numero di azionisti CiviBank pari a circa 14.000, la percentuale degli azionisti che hanno aderito all’Offerta sulle Azioni sino alla data odierna ammonta a circa il 13,18 % a conferma dell’importante e crescente interesse per l’Offerta espresso anche da parte degli azionisti storici CiviBank. Il Presidente di Sparkasse Gerhard Brandstätter ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo che conferma una risposta chiara da parte di una grande percentuale di azionisti che ha evidentemente considerato la nostra proposta convincente. Durante gli incontri della scorsa settimana a Moimacco e ad Udine si sono gettate le basi per far comprendere al territorio la positività dell’operazione promossa dalla nostra banca. Il prossimo obiettivo potrà essere il successo in assemblea grazie alla presentazione di una lista che potrà dare un importante rinnovamento alla gestione di CiviBank”. “Crediamo che nei prossimi giorni - ha aggiunto  l’amministratore delegato e direttore generale Nicola Calabrò - ci sarà un’ulteriore evoluzione crescente nelle adesioni da parte degli azionisti storici e siamo convinti che a breve, ed entro la chiusura dell’OPA, si supererà, insieme alle azioni CiviBank già detenute da Sparkasse, il livello del 50%. Durante gli incontri in Friuli abbiamo inoltre riscontrato un grande gradimento verso la lista promossa da Sparkasse per l’assemblea convocata anche per il rinnovo dei vertici e puntiamo anche in questo caso a realizzare questo obiettivo. Ci stiamo già preparando per gestire nel migliore dei modi, a OPA conclusa, la fase di integrazione in modo da assicurare al più presto un ritorno alla normalità che faccia superare le tensioni e l’incertezza creata presso gli azionisti, i dipendenti ed i clienti". Così i vertici di Carispa. Ma come si è visto il Cda di Civibank non ha gradito e ha deciso di "resistere" con ogni mezzo.

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Sebastian Felderer Do., 28.04.2022 - 13:37

Ich glaube, die Sparkasse ist drauf und dran, den nächsten katastrophalen Fehler zu machen, so als ob die Serie an Irrtümern, Skandalen und Frevel von Präsident Plattner nicht genug gewesen wären. Was macht es für einen Sinn, eine Bank gegen den Willen des Verwaltungsrates zu übernehmen? Sind dies gute Aussichten auf eine gediegene Führung der Partnerbank. Oder ist hier PD-Politik im Spiel und Hochmut, so wie schon bei Plattner auch? Sich eine Mehrheit über die Hintertür zu erkaufen, könnte dann bittere Überraschungen ergeben, wenn man das Innere betritt. Brandstätter ist nicht von heute, seine politische und juristische Erfahrung dürften ausreichen, um hier klare Linien zu sehen. Doch mir fehlt der Glaube. 70 Millionen Reingewinn können das Gehirn ausschalten. Dann aber könnte es gefährlich werden. Denn die Geduld der Kleinaktionäre ist am Ende. Auch Herrn Bergmeister hat ich noch nicht vernommen. Einverstanden? Eine Hand wäscht die andere? Schon wieder? Aufgepasst. Es ist eine geballte Kraft, die in den Kleinaktionären streckt. Wenn die Wut ausbricht, dann könnte der eine oder andere Federn lassen. Dies sollte unbedingt vermieden werden.

Do., 28.04.2022 - 13:37 Permalink