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Sasa, la Provincia "sale" all'88%

Aumento di capitale da 16,6 milioni di euro. Palazzo Widmann aveva il 17,79%. Della Ratta: "Comuni senza poteri". Alfreider: "Ottima collaborazione, modernizziamo"
La presentazione dei nuovi bus a idrogeno Solaris Urbino H2 di Sasa
Foto: Michele De Luca

A poco più di due anni e mezzo dalla creazione della società in house provinciale, cambia la geografia interna alla società di trasporto pubblico locale Sasa Spa. Palazzo Widmann aumenterà la propria quota di partecipazione al capitale sociale dal 17,79 per cento all’88,13 per cento, sottoscrivendo un aumento di capitale della medesima società in house fino a 16.659.397,60 euro. La società fino al 2019 aveva una forte impronta comunale e, almeno negli equilibri societari, anche con il cambio societario, il peso degli enti locali era rimasto preponderante. Ora gli equilibri si invertono e in Comune c’è chi storce il naso, come il consigliere Claudio Della Ratta. L’assessore provinciale Daniel Alfreider replica: “I Comuni saranno coinvolti, l’aumento di capitale è importante per la modernizzazione del trasporto pubblico locale”.

Dal 2019 l’assetto societario era questo: Provincia autonoma di Bolzano 17,79%; Comune di Bolzano 43,85%; Comune di Merano 27,39%; Comune di Laives 10,97%. Il nuovo assetto societario, così come è stato illustrato in commissione mobilità del Comune di Bolzano, prevede invece rispettivamente 88,13%, 6,33%, 3,96%, 1,58%.

“La Provincia – dice Della Ratta - dovrebbe però cercare di agevolare per quanto possibile le soluzioni locali, garantendo l’occupazione e orientando le scelte, privilegiando l’in house a favore dei Comuni ove si presta il servizio, come attualmente in essere. Invece la Provincia intende ora effettuare un tale consistente aumento di capitale che relegherà i tre comuni proprietari in minoranza, i quali avranno conseguentemente meno leve per presidiare il trasporto pubblico nel proprio comune. Verranno in pratica “cambiate le carte in tavola. Il Patto parasociale, che dovrebbe dare garanzie partecipative nelle scelte ai comuni, celebra invece prevalentemente la onnipotenza provinciale”.

Nel documento si legge: “Impregiudicate le funzioni di controllo analogo di gestione sulle decisioni strategiche e/o gestionali straordinarie e quelle ordinarie di maggiore interesse o comunque più rilevanti relative alla gestione dei servizi di trasporto affidati e agli investimenti relativi, attribuite alla Provincia di Bolzano (…). Allo scopo di preventiva condivisione della visione strategica della Provincia di Bolzano sui servizi di TPL che possano avere ricadute sui Comuni soci, è inoltre coinvolto il Comitato di indirizzo, vigilanza e controllo, limitatamente alle materie di sua competenza. Impregiudicate le funzioni di controllo analogo di gestione, la Provincia di Bolzano assume l’impegno di convocare una riunione di coordinamento del servizio di TPL urbano, a cadenza trimestrale, nella quale i comuni di Bolzano, Merano e Laives hanno la facoltà di indicare le criticità di gestione e di presentare proposte per il migliore funzionamento del servizio. Resta inteso che in caso di mancato raggiungimento di una posizione comune nell’ambito di tale riunione di coordinamento, restano impregiudicati i poteri della Provincia di Bolzano sia in ambito societario che istituzionale.”

In sintesi, la Provincia, secondo Della Ratta “oltre ad esercitare il controllo analogo sulle decisioni strategiche e/o gestionali straordinarie e quelle ordinarie di maggiore interesse o comunque più rilevanti, mantiene pieni ed esclusivi poteri in caso di mancato accordo nelle riunioni di coordinamento”. “Da sempre – conclude - la Provincia controlla Sasa. Negli anni passati in modo indiretto visto che finanziava i mezzi e decide le linee, tratte ed i km da rimborsare, poi “con un piede dentro” tramite l’in-house e il veto sugli investimenti, ed adesso l’acquisisce praticamente tutta. Tanto valeva che creassero una nuova società che si occupasse delle nuove tratte. Chiaro poi che la preponderanza della Provincia avrà effetti anche sull'assetto del personale a medio-lungo termine per una società che era definita ‘italiana’”.

 

La visione dell’assessore provinciale Daniel Alfreider è ovviamente molto diversa. “Con l'aumento di capitale – spiega - rafforziamo SASA e creiamo le condizioni necessarie affinché la società in-house si presenti in modo solido sul mercato dei capitali e sia in grado di finanziare autonomamente gli investimenti. Gli investimenti riguardano, da un lato, la digitalizzazione all'interno dell'azienda, la graduale conversione della flotta a forme di propulsione sostenibili e l'ampliamento dei servizi per garantire alle cittadine e ai cittadini un'offerta fair, smart ed ecologica nel trasporto pubblico. In questa occasione mi preme sottolineare che la collaborazione con i Comuni di Bolzano, Laives e Merano è ottima. Il patto parasociale garantisce delle forme di partecipazione dei Comuni alle decisioni che riguarderanno la SASA in futuro. L’aumento di capitale sarà un valore aggiunto importante per modernizzare e digitalizzare il trasporto pubblico nelle città”.