Gesellschaft | Aborto

28.09 giornata per l’aborto sicuro

Soggetti pensanti, non solo corpi gestanti.
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28S aborto sicuro
Foto: 28 settembre

In Italia, abortire è legale dal 1978, grazie alla legge 194. Sarebbe bello potersi fermare qui, non dover aggiungere niente. Peccato che, in Italia, far valere il proprio diritto all’aborto sia ancora una questione di privilegio o di fortuna: di risiedere in una regione in cui il tasso di obiezione non impedisce di fatto l’accesso al servizio, di capitare in ospedale nei giorni in cui di turno non c’è un* obiettor*, il tutto rispettando la finestra temporale concessa dalla 194. È necessario anche avere avuto la “fortuna” di ricevere un qualche tipo di informazione al riguardo, dato che, sui siti ufficiali, il nostro Ministero della Salute di aborto non ne parla. Silenzio assoluto, per un diritto che ci viene ancora propinato sotto forma di peccato. Nel 2021 la sorte, o meglio, il patriarcato, ancora decide per il nostro diritto alla salute e dei nostri corpi.

Oggi, 28 settembre Giornata Internazionale per l’aborto sicuro, ci solleviamo e ci indignamo tutt* insieme, ancora una volta nonostante sia un diritto che abbiamo già acquisito ma che viene costantemente messo in dubbio dalla politica patriarcale che norma i corpi, soprattutto quelli femminili, e ci moralizza. Non siamo meri oggetti incapaci di autodeterminarsi e di fare la scelta giusta. Siamo persone, siamo donne e siamo pronte a lottare per i nostri diritti e per la nostra libertà.

Siamo stanch* che ci dicano cosa possiamo e non possiamo fare dei nostri corpi, dei nostri desideri, dei nostri bisogni e della nostra rabbia.

Chiediamo che la legge 194 sia applicata al massimo della sua potenzialità, come non è mai stato fino ad ora. Chiediamo che sia introdotta l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole di tutti i gradi. Chiediamo che i consultori vengano rifinanziati e chiediamo che l’obiezione di coscienza non venga permessa sulle spalle delle donne e dei loro diritti.

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Maximi Richard Mo., 04.10.2021 - 23:25

L’utilizzo ambulatoriale (adesso consentito) della pillola abortiva fino a 9 settimane di gravidanza riduce moltissimo il problema degli obiettori perché basta un ginecologo per ospedale. Non servono anestesisti, strumentisti, sale operatorie.

Mo., 04.10.2021 - 23:25 Permalink