Wirtschaft | i muri sudtirolesi

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Anche noi sudtirolesi abbiamo dei muri, che ci piaccia o meno...ma il progresso non lo puoi fermare baby!
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Foto: skeeze

Come ampliamene preannunciato è stato bloccato da parte della Provincia autonoma di Bolzano Bozen il progetto di creazione di un centro commerciale a sud della città. Chiaramente la popolazione locale non è stata minimamente interpellata. E la stessa, quella che ha un lavoro, non si pone alcun problema. Ed è per questo che si merita prezzi delle case altissimi e mutui infiniti. Di fatto anche questa volta la capitale è stata umiliata. Le è stato impedito uno sviluppo, nuovi posti di lavoro (che a Bolzano Bozen mancano!), un aumento delle entrate comunali derivanti da tasse e introiti vari. Gli interessi di alcuni prevalgono su quelle di altri (anche se quest'ultimi sono la maggioranza). Stessa sorte potrebbe toccare al famoso progetto Benko, basterà trovare un cavillo formale e pazienza se i cittadini si sono espressi. 

Il 2016 verrà ricordato come l'anno dei muri. Il muro spinato eretto in Ungheria, quello che di fatto esiste già al Brennero (ma funziona solo in uscita, perché di emigranti scomodi ne stanno arrivando parecchi dall' Austria) e pure il muro evocato da Trump, anche grazie al quale ha vinto. Noi sudtirolesi abbiamo il muro commerciale!

Ma siccome la storia è maestra di vita sappiate che qualsiasi muro ha vita più o meno breve, soprattutto ora che esiste internet! E lo dico in primis ai commentatori entusiasti di questo blocco, ai proibizionisti del libero commercio. Quelli che vendono un centro commerciale come luogo di Satana. Gli stessi che usano smartphone e personal computer progettati negli Stati Uniti d'America e fabbricati in Cina per scrivere i propri anatemi sulle pagine si SALTO.BZ.

 Amazon, oltre al commercio online, che sta prendendo sempre più piede, sta sperimentando un supermercato fisico  privo di commesse. Ogni acquisto viene fatto tramite un' app e una serie di telecamere e sensori. Niente più commesse e commessi. Niente più coda. Ma anche niente più orari! Sono aperti 24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno. E questo, assieme alla auto elettriche a guida autonoma, ai treni che viaggeranno su vuoto spinto,  è quello che avverrà nei prossimi anni!

Il mio pensiero va subito a quelle persone che perderanno il posto di lavoro! Tutte le opportunità che verranno meno. Ma la gente, la massa, se ne frega. E' comodo e allora lo uso. Così come comodo è lo smartphone e tante altre cose. E' il progresso bellezza e non lo puoi fermare! 

Ecco che dobbiamo ripensare a nuove occupazioni, sviluppare nuove capacità e opportunità. Costruire barriere non serve a nulla!

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Andreas Berger Fr., 06.01.2017 - 18:18

Ma, mi sembra un nesso logico piuttosto azzardato, quello tra il rigetto del progetto Aspiag e il muro in Ungheria. Senza conoscere bene i dettagli della faccenda Aspiag (ma pure l'autore non vi entra neanche un po) credo che se ci sono regole vanno rispettate, e se non vi fossero buoni motivi per fermare il progetto la provincia non l'avrebbe fatto, considerando che l'impresa schiererà mezza dozzina di avvocati per ricorrere.

Fr., 06.01.2017 - 18:18 Permalink
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Massimo Mollica Mo., 09.01.2017 - 11:04

Antwort auf von Andreas Berger

Gentile Sig. Berger se vuole i dettagli della vicenda Aspiag vi sono tanti articoli a riguardo. In merito alle regole quelle si fanno e si disfano a piacimento. Non è un problema. Per pure esempio, solo un esempio, ora si potrebbe istituire una regola che chi si chiama Massimo Mollica, non può esprimere la propria opinione. Questa è una regola. E vale tanto quella che hanno fatto per impedire all' Aspiag di non fare il centro commerciale. Se fosse stata una regola dettata dal buon senso e civiltà l' Aspiag nemmeno poteva iniziare i lavori. Comunque io spero che l' Aspiag vinca il ricorso e che la Provincia paghi tutti i danni!

Mo., 09.01.2017 - 11:04 Permalink